Cavalieri dello Zodiaco: differenze tra le versioni

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[[File:Perplesso.gif|right|thumb|250px|Tipica reazione dello spettatore medio di fronte all'elucubrazione ingannevole.]]
[[File:Perplesso.gif|right|thumb|250px|Tipica reazione dello spettatore medio di fronte all'elucubrazione ingannevole.]]
Una volta applicati i punti sopra esplicati, il dialogo si trasforma in questo modo:
Una volta applicati i punti sopra esplicati, il dialogo si trasforma in questo modo:
{{dialogo|Pegasus|Maledizione, il microcosmo di Docrates supera il macrocosmo universale. Battere Docrates sarà un'utopistica speranza. Possiamo costringere Docrates alla resa ma, eufemisticamente parlando, sarà piuttosto complesso. Crystal, hai tu qualche strategia a riguardo?|Crystal|Accidenti Pegasus, Docrates è un gigante<ref>Ma va?</ref>, la sua potenza rasenta quella di una furia divina incarnata in un corpo di roccia non scevro di bruta forza, se l'aver vinto avversari forti ci ha a nostra volta fortificati, sconfiggere un così possente colosso, dalle proporzioni titaniche, come Docrates, ritengo sia oltre ogni umana speme. Ma si, certo, quando mi allenavo col mio maestro mi disse che l'unico modo di sconfiggere i giganti è quello di congelar loro le gambe! Renderò ghiaccio i sui polpacci e brina le sue giunture. Distrai la sua rozza mente e nel frattempo io, concentrerò tutta la forza della galassia nei cristalli di ghiaccio scaturenti dai miei palmi, grazie alla meditazione in movimento appresa tra le desolate lande spazzate dal vento del nord.}}
{{dialogo|Pegasus|Maledizione, il microcosmo di Docrates supera il macrocosmo universale. Battere Docrates sarà un'utopistica speranza. Possiamo costringere Docrates alla resa ma, eufemisticamente parlando, sarà piuttosto complesso. Crystal, hai tu qualche strategia a riguardo?|Crystal|Accidenti Pegasus, Docrates è un gigante<ref>Ma va?</ref>, la sua potenza rasenta quella di una furia divina incarnata in un corpo di roccia non scevro di bruta forza, se l'aver vinto avversari forti ci ha a nostra volta fortificati, sconfiggere un così possente colosso, dalle proporzioni titaniche, come Docrates, ritengo sia oltre ogni umana speme. Ma si, certo, quando mi allenavo col mio maestro mi disse che l'unico modo di sconfiggere i giganti è quello di congelar loro le gambe! Renderò ghiaccio i suoi polpacci e brina le sue giunture. Distrai la sua rozza mente e nel frattempo io, concentrerò tutta la forza della galassia nei cristalli di ghiaccio scaturenti dai miei palmi, grazie alla meditazione in movimento appresa tra le desolate lande spazzate dal vento del nord.}}




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{{dialogo|Vecchio Maestro|Sirio non usare quel colpo, altrimenti morirai!|Sirio|Certo, maestro.}}
{{dialogo|Vecchio Maestro|Sirio non usare quel colpo, altrimenti morirai!|Sirio|Certo, maestro.}}


Nella versione italiana, a sottolineare la saggezza dello [[gnomo]] viola, nonchè la sua lieve tendenze allo sfrangere i [[maroni]], le cose cambiano leggermente. I discorsi si infraciscono di dotte considerazioni sul movimento degli astri, la crudeltà del fato, il destino dell'umanità, elementi di [[botanica]] spicciola, filosofia taoista, yoga, divertenti stacchetti di [[cabaret]] e così via. Il risultato è che il povero Sirio, ammesso di aver resistito a tutta l'[[omelia]] senza addormentarsi, alla fine del discorso non ricorda più quale colpo non deve usare. Vediamo come diventa nella versione italiana il passaggio esemplificato in precedenza:
Nella versione italiana, a sottolineare la saggezza dello [[gnomo]] viola, nonché la sua lieve tendenze allo sfrangere i [[maroni]], le cose cambiano leggermente. I discorsi si infarciscono di dotte considerazioni sul movimento degli astri, la crudeltà del fato, il destino dell'umanità, elementi di [[botanica]] spicciola, filosofia taoista, yoga, divertenti stacchetti di [[cabaret]] e così via. Il risultato è che il povero Sirio, ammesso di aver resistito a tutta l'[[omelia]] senza addormentarsi, alla fine del discorso non ricorda più quale colpo non deve usare. Vediamo come diventa nella versione italiana il passaggio esemplificato in precedenza:
{{dialogo|Vecchio Maestro|Sirio una lepre e un luccio si incontrarono un giorno in un bosco e la lepre disse: "Cosa fai fuori dall'Acqua?"|Sirio|Cosa maestro?|Vecchio Maestro|Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura|Sirio|Ehm... Certo, maestro!|Vecchio Maestro|Inoltre le Grossulariacee appartengono all'ordine delle Sassifragali e in queste sono le più vicine, evolutivamente, alle Sassifragacee.|Sirio|Uhm... Sì, sì.|Vecchio Maestro|Sirio, ricorda che il dragone nascente pusterdati con trazione Antani anche per due perde il contatto con la supercazzola e non stuzzica la brematurata|Sirio|Ehm... Che?|Vecchio Maestro|Ciupa!}}
{{dialogo|Vecchio Maestro|Sirio una lepre e un luccio si incontrarono un giorno in un bosco e la lepre disse: "Cosa fai fuori dall'Acqua?"|Sirio|Cosa maestro?|Vecchio Maestro|Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura|Sirio|Ehm... Certo, maestro!|Vecchio Maestro|Inoltre le Grossulariacee appartengono all'ordine delle Sassifragali e in queste sono le più vicine, evolutivamente, alle Sassifragacee.|Sirio|Uhm... Sì, sì.|Vecchio Maestro|Sirio, ricorda che il dragone nascente pusterdati con trazione Antani anche per due perde il contatto con la supercazzola e non stuzzica la brematurata|Sirio|Ehm... Che?|Vecchio Maestro|Ciupa!}}