Carlo V del Sacro Romano Impero: differenze tra le versioni

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==Biografia==
==Biografia==
Figlio di Filippo il bello e di Giovanna la pazza, il ragazzo assomigliava molto ai suoi genitori, dal padre prese la sanità mentale e dalla madra l'avvenenza fisica. Un mix che gli avrebbe presto permesso di governare il più vasto impero del mondo.<br />
Figlio di Filippo il bello e di Giovanna la pazza, il ragazzo assomigliava molto ai suoi genitori, dal padre prese la sanità mentale e dalla madra l'avvenenza fisica e la pazzia. Un mix che gli avrebbe presto permesso di governare il più vasto impero del mondo.<br />
Durante l'infanzia fu educato nelle Fiandre da Guillaume de Croy e da Adriaan Florensz di Utrecht, tra i suoi mentori mancati va ricordato anche Erasmo da Rotterdam che si licenziò poco dopo, scrivendo all'amico Tommaso Moro:
Durante l'infanzia fu educato nelle Fiandre da Guillaume de Croy e da Adriaan Florensz di Utrecht, tra i suoi mentori mancati va ricordato anche Erasmo da Rotterdam che si licenziò poco dopo, scrivendo all'amico Tommaso Moro:
{{quote|Mai in sulla terra si è visto un ragazzo di tali irrisorie capacità mentali. Insegnargli qualcosa sarebbe come cercare di istruire un rospo all'arte della pittura su ceramica.}}
{{quote|Mai in sulla terra si è visto un ragazzo di tali irrisorie capacità mentali. Insegnargli qualcosa sarebbe come cercare di istruire un rospo all'arte della pittura su ceramica.}}
Pessima mossa per Erasmo, infatti il piccolo Carletto divenne re di Spagna all'età di sei anni e suoi due maestri rimasti poterono così assisterlo nella corretta gestione del suo impero. Cosa che comprendeva una ricca rendita per loro e un certo numero di ville con piscina.<br />
Pessima mossa per Erasmo, infatti il piccolo Carletto divenne re di Spagna all'età di sei anni e suoi due maestri rimasti poterono così assisterlo nella corretta gestione del suo impero. Cosa che comprendeva una ricca rendita per loro e un certo numero di ville con piscina.<br />
Per una serie di <s>morti sospette</s> circostanze fortuite il ragazzino ereditò, nei nove anni successivi, quasi tutto quello che si potesse ereditare: il regno di Castiglia, il ducato di Borgogna, l'impero d'Austria, il ducato di Milano, le Fandre e il San Marino. Siccome questo non gli bastava sposò la regina del Portogallo, fondando così la dinastia spagnogallese.
Per una serie di <s>morti sospette</s> circostanze fortuite il ragazzino ereditò, nei nove anni successivi, quasi tutto quello che si potesse ereditare: il regno di Castiglia, il ducato di Borgogna, l'impero d'Austria, il ducato di Milano, le Fandre e il San Marino. Siccome questo non gli bastava sposò la regina del Portogallo, fondando così la dinastia spagnogallese.


==Note==
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Carlo V ritratto mentre si tocca i genitali, cosa che non lo salverà dalla scabbia.
« Sono padrone di un impero su cui non piove mai. »
(Carlo V.)
« Parlo spagnolo a Dio, italiano alle donne, francese agli uomini e tedesco al mio cavallo. »
(Carlo V sul razzismo.)
« È il mio MENTOre. »

Carlo V (Gand, 24 febbraio 1500 – Cuacos de Yuste, 21 settembre 1558]), o Carlo d'Asburgo, fu sovrano di qualsiasi cosa. Il che potrebbe anche sembrare una figata ma si trattava in effetti di una grossa fregatura, visto che doveva lavorare dalla mattina alla sera: combattere in Germania i protestanti che avevano litigato con il Papa,controllare che i conquistadores procedessero regolarmente con lo sterminio degli indigeni, un sacco di guerre in giro per l'Europa (Inghilterra, Francia, Legoland, ecc...) e nei ritagli di tempo fare a gara con Solimano il magnone a chi ce l'aveva più lungo, il cannone.

Biografia

Figlio di Filippo il bello e di Giovanna la pazza, il ragazzo assomigliava molto ai suoi genitori, dal padre prese la sanità mentale e dalla madra l'avvenenza fisica e la pazzia. Un mix che gli avrebbe presto permesso di governare il più vasto impero del mondo.
Durante l'infanzia fu educato nelle Fiandre da Guillaume de Croy e da Adriaan Florensz di Utrecht, tra i suoi mentori mancati va ricordato anche Erasmo da Rotterdam che si licenziò poco dopo, scrivendo all'amico Tommaso Moro:

« Mai in sulla terra si è visto un ragazzo di tali irrisorie capacità mentali. Insegnargli qualcosa sarebbe come cercare di istruire un rospo all'arte della pittura su ceramica. »

Pessima mossa per Erasmo, infatti il piccolo Carletto divenne re di Spagna all'età di sei anni e suoi due maestri rimasti poterono così assisterlo nella corretta gestione del suo impero. Cosa che comprendeva una ricca rendita per loro e un certo numero di ville con piscina.
Per una serie di morti sospette circostanze fortuite il ragazzino ereditò, nei nove anni successivi, quasi tutto quello che si potesse ereditare: il regno di Castiglia, il ducato di Borgogna, l'impero d'Austria, il ducato di Milano, le Fandre e il San Marino. Siccome questo non gli bastava sposò la regina del Portogallo, fondando così la dinastia spagnogallese.

Note

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