Brigate Rosse: differenze tra le versioni

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Ciononostante, la "rotta amata", come venne da allora in poi chiamata l'oggetto sacro, divenne, per le implicazioni martirologiche ad esso legate, la stella polare dell'organizzazione, che attorno ad essa celebrava i suoi rituali più elaborati, poi formalizzati nelle cosiddette "[[risoluzioni strategiche ]]".
Ciononostante, la "rotta amata", come venne da allora in poi chiamata l'oggetto sacro, divenne, per le implicazioni martirologiche ad esso legate, la stella polare dell'organizzazione, che attorno ad essa celebrava i suoi rituali più elaborati, poi formalizzati nelle cosiddette "[[risoluzioni strategiche ]]".

Il persistere dell'opera di proselitismo evangelico delle Brigate Rosse, nonostante questo ed altri messaggi minatori, indusse la DC a un mutamento di strategia, consistente in un'opera di screditamento delle BR condotta con la sistematica simulazione di reati (rapine in banca, sequestri) la cui responsabilità veniva fatta ricadere, sulla base di indizi manipolati, sui membri dell'organizzazione clandestina ultra-cattolica.
Il persistere dell'opera di proselitismo evangelico delle Brigate Rosse, nonostante questo ed altri messaggi minatori, indusse la DC a un mutamento di strategia, consistente in un'opera di screditamento delle BR condotta con la sistematica simulazione di reati (rapine in banca, sequestri) la cui responsabilità veniva fatta ricadere, sulla base di indizi manipolati, sui membri dell'organizzazione clandestina ultra-cattolica.



Versione delle 13:55, 2 dic 2012

Il partito approva questo utente, soprattutto quando si scola mezza bottiglia di vodka e inizia a cantare:

☭ ... Москва не делать глупых этот вечер ... ☭
(Mosca nun fa' la stupida stasera)

Negli anni '70 l'opera di discredito condotta dalla DC a danno delle BR passava attraverso foto fasulle in cui suoi esponenti simulavano di essere stati sequestrati dalle seconde. Nella foto si noti il modo compiaciuto con cui il democristiano dà il segnale al fotografo per lo scatto.
La solare Nadia Desdemona Lioce, leader dell'ultimo gruppo di preghiera

Le Brigate Rosse sono una formazione pacifista sorta a partire dalla metà degli anni '70 come costola clandestina e settaria della Caritas.

Storia e ideologia

In una fase di involuzione anticlericale dello Stato Italiano legata all'incremento del prezzo dei metalli pesanti nei processi produttivi (i cd. "Anni di piombo"), un gruppo di seminaristi, in gran parte provenienti da un monastero tridentino, costituisce a Milano il Collettivo di Preghiera Metropolitano, al fine di elevare l'orazione al centro di una ben precisa Strategia, avente come scopo ultimo la disarticolazione e finale disattivazione del SIM (dispositivo alla base del funzionamento dei futuri cellulari, ritenuti dai brigatisti una macchinazione del diavolo).

Profondamente inviso agli ambienti libertari e radicali, prevalenti nella cultura politica dell'epoca in seguito alla cacciata del Papa dal Vaticano, il Collettivo di Preghiera Metropolitano dovette ben presto abbandonare la pubblica prassi della preghiera nel ciclo dottrina eucaristica- prassi- dottrina eucaristica, notoriamente al centro della sua azione di propaganda religiosa.

Il logorìo causato all'organizzazione, infatti, dall'opera di aperta guerriglia e scherno rivolta nei suoi confronti dalla principale formazione terroristica di quegli anni, la cd. DC (acronimo per "Devianza Consapevole"), nucleo di guerriglia urbana fondato da Marco Pannella, aveva reso necessaria il passaggio alla resistenza clandestina da parte dei membri, secondo il metodo della cd. "compartimentazione" (ispirandosi ai primi cristiani che sopravvissero alle persecuzioni antiche vivendo nelle ecatombi, i brigatisti pregavano clandestinamente a bordo di distinti scompartimenti ferroviari, ovviamente senza pagare il biglietto).

Per rendersi riconoscibili gli uni agli altri, i brigatisti, a bordo, usavano indossare un fazzoletto rosso nel taschino della giacca, ed è proprio a causa del colore rosso-cardinale utilizzato per quel segnale convenzionale, che le BR ricevettero il nome.

Il passaggio a Brigate Rosse e l'inizio della "rotta amata"

In uno degli episodi più gravi di intimidazione nei confronti delle neonate BR, al suo leader riconosciuto, Renato Curcio, fu sottratta la collana coll'effigie del Cristo, fatta ritrovare rotta solo successivamente, dopo essere stata profanata e calpestata, a seguito dell'accoglimento di una richiesta di riscatto proveniente dagli ambienti DC.

Si intendeva, con questa azione dimostrativa, seguire l'aureo precetto democristiano del "castigarne uno per educarne cento".

Ciononostante, la "rotta amata", come venne da allora in poi chiamata l'oggetto sacro, divenne, per le implicazioni martirologiche ad esso legate, la stella polare dell'organizzazione, che attorno ad essa celebrava i suoi rituali più elaborati, poi formalizzati nelle cosiddette "risoluzioni strategiche ".

Il persistere dell'opera di proselitismo evangelico delle Brigate Rosse, nonostante questo ed altri messaggi minatori, indusse la DC a un mutamento di strategia, consistente in un'opera di screditamento delle BR condotta con la sistematica simulazione di reati (rapine in banca, sequestri) la cui responsabilità veniva fatta ricadere, sulla base di indizi manipolati, sui membri dell'organizzazione clandestina ultra-cattolica.

Le inchieste penali scaturenti da quest'opera di attento depistaggio, la violenza guerrigliera della DC, e sintomi di stanchezza condussero alcuni esponenti brigatisti ad approdare al pentitismo.

I brigatisti, cioè, cercavano asilo nelle chiese non ancora abbattute dagli anticlericali, confessando ai parroci di turno ogni loro peccato, non sapendo che questi altri non erano che agenti dei servizi segreti sotto copertura.

Dal pentitismo alla strategica