Blue Öyster Cult

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Template:Incostruzione Con Blue Öyster Cult, il Culo dell'Östrica Blu, o più semplicemente BÖC[1], si è soliti indicare la più grande band di jewish-hard rock dell'antico testamento metal.

Örigini

I BÖC difatti non solo furono i primi ad utilizzare nel nome della band la dieresi, primato poi ignominiosamente millantato dai Negramarö, band di gentili negri, ma, dietro consiglio del loro storico manager/padrone assoluto Sandro Pirla, furono i primi a parlare a casaccio di invasioni aliene, e questo già nei tardi anni sessanta, quando cioè il Pirla venne rapito dai marziani e ne scrisse poi un articolo scientifico di indubbia veridicità. Allora si facevano ancora chiamare Bianchi, leggeri e non molto belli, ma i contenuti dei loro testi rimanevano arcani, tanto che nessuno riusciva a capire cosa diavolo blaterassero, non essendo ancora andato in onda Mistero. Per questo motivo decisero - decise il Pirla - di cambiare nome, e scelsero il meno intuitivo e più scuro Blue Öyster Cult, riducendo ulteriormente il numero di fan.

Il loro fu fin dall'inizio un incomprensibile coacervo di rock progressista, psichedelia e ortodossia ebraica, mascherata da tematiche visionarie e misteriose simbologie esoteriche tratte dall'album da disegno dell'asilo del Pirla.

La förmazione cult

I BÖC, avendo avuto origine dall'antico testamento ed essendo quindi come gruppo relativamente anziani, figuriamoci come membri, hanno nel corso dell'evoluzione cambiato più volte formazione, tanto che l'attuale, utilizzata soltanto per fare qualche concerto ogni tanto a casa degli amici, gli ultimi quattro rimasti, ha raggiunto il N. 8767. Ma ciò non interessa a nessuno, in quanto i veri padri fondatori, coloro che furono realmente cagati dalla mente distorta di Sandro Pirla e dal culo dell'ostrica blu, erano i rigorosamente newyorkesi brooklyniani:

  • Alieno Laniero, alle tastiere, di tanto in tanto alla chitarra, occasionalmente amante di Patty Smith.
  • Ericchio Bloom (poi gentilizzato in Blu, sostituì il vocalist originale ed ebreo ultraortodosso Les Braunstein), alla voce, di tanto in tanto alle tastiere, occasionalmente amante di Patty Smith.
  • Donaldo “Buco Dharma” Roeser (o Röser con l'umlaut), alla chitarra, di tanto in tanto alla voce (poca), occasionalmente amante di Patty Smith.
  • Joe Bugiard, al basso, di tanto in tanto alla batteria e ai bonghi, occasionalmente amante di Patty Smith.
  • Albert Bugiard, fratello del precedente, alla batteria e ai bonghi, di tanto in tanto al basso, occasionalmente amante di Ericchio Blu.

Come si può chiaramente notare tutti cinque i membri erano strumentalmente interscambiabili, per cui i BÖC erano l'unico gruppo al mondo che, senza cambiare line-up, poteva sembrare tutto un altro gruppo - quando succedeva venivano difatti scambiati per i Pooh. Erano inoltre interscambiabili anche nel letto di Patty Smith, senza che lei se ne rendesse conto, a parte quando c'era Albert Bugiard.

Critica

I BÖC furono perennemente criticati dalla critica per la scelta del paranormale come ispirazione, per aver cambiato più volte stile, per la dubbia tecnica musicale, per lo spreco di energia elettrica nei loro super show galattici e soprattutto per la glacialità che li contraddistingueva invece in studio, per cui non ne fecero mai una giusta, e ciò conferma la tesi secondo cui, nonostante tutto, la critica li vedeva soltanto come degli ebrei.

Discögrafia

  • Il culo dell'ostrica blu (1971)
  • Tyranny e mutanty (1973)
  • Secrezioni truzze (1974)
  • All'impiedi o da dietro (1975, vivo)
  • Agenti della finanza (1976)
  • Spettri specchiati (1977)
  • Certe notti stregate (1978, vivo)
  • Specchi spettrali (1979)
  • Inculösaurus erectus (1980)
  • Fumo di origine sconosciuta (1981)
  • Vivere da extraterrestre (1982, vivo)
  • La rivöluzione si fa di notte (1983)
  • Ninja Football Club (1986)
  • Immagino di no (1986)
  • Paradiso proibito, inferno libero (1998)
  • Bestemmia alla telecamera nascosta (2001)
  • La breve notte di un lungo giorno (2002, vivo)

Nöte

  1. ^ letto böc, con la “o” a culo di gallina e la “c” dolce, ovvero buco