Black (videogioco): differenze tra le versioni

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TriskelFabbro (rosica | curriculum)
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'''*Qui il teste s'interrompe per scatarrare una palla da basket di muco sul pavimento, poi si asciuga la bocca e riprende*'''
 
"''Dato che avevo già fatto uno strage... cioè, compiuto il mio dovere e comprato le mie Marlboro; decisi di dirigermi a casa. Sulla strada investii due negrineri col carrarmato, ma quando volli scendere a prestargli soccorso, il mio compagno [[Horatio Caine|Orazio]] mi fece notare che erano già morti e quindi era inutile. Io controbattei indicando che si muovevano ancora, al che lui mi risponse in maniera netta: gli sparò alle palle e diede fuoco ai loro cadaveri, a dimostrazione del fatto che fossero morti. Convinto, proseguii per casa senza altre esitazioni.''"
 
[[File:Folle con un numero spropositato di sigarette in bocca.jpg|160px|left|thumb|Foto sulla tessera d'identità di Jack Kellar.]]
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'''*Jack decide di prendersi una {{Citnec|boccata d'aria pulita|e=mai citazione fu più necessaria}}, perciò con una spada squarcia la nube di fumo davanti a lui per uscire. Purtroppo la differenza di pressione atmosferica tra il dentro e il fuori la stanza genera un'esplosione non appena la porta si apre. L'agente della CIA gli ordina di ritornare al suo posto e riprendere la storia dove ha interrotto.*'''
[[File:Black - Jack Kellar.jpg|150px|left|thumb|Il protagonista in una foto di repertorio: nonostante il nome del videogioco, non è [[negronero]] come ci si aspetterebbe.]]
 
"''Risolto il problema del manicomio, mi dissero che il mio bersaglio si era spostato in un porto e che per stanarlo mi avrebbero fornito due nuove squadre di supporto, con tanto di maschere anti-gas onde evitare altre perdite per causa mia. Purtroppo, durante la perlustrazione del porto, fummo costretti a dividerci e la mia squadra venne così brutalmente massacrata dai nemici. Quando trovammo i loro corpi esanime, capii che non c'era più niente da fare: nessuno di loro avrebbe più potuto pagarmi le sigarette che gli avevo offerto! Preso da un misto di collera e disperazione, mi diressi al Gulag di Spetriniv o come cazzo si chiama, ma per raggiungerlo dovevo passare per il ponte di Graznei... Comprai la cartina da un tabaccaio e la mappa da un libraio in zona, quindi mi avviai per la mia strada; dicendo a me stesso che gliel'avrei fatta pagare. Sì, gliel'avrei fatta pagare fino all'ultima sigaretta...''" dice Kellar con tono eroico-tragico, ancora in lacrime al ricordo di aver perso tutte quelle sigarette. Si asciuga le lacrime con una cicca e ricomincia a narrare come un menestrello strafatto di coca.
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*[[Sparatutto in prima persona]]
*[[Nero]]
*[[Negronero]]
*[[Fumo]]
*[[Marlboro]]
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{{EA Games}}
{{portali|Videogiochi}}
 
[[Categoria:Sparatutto]]