Belluno: differenze tra le versioni
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Versione delle 17:28, 30 apr 2010
Vandali andate qui
(Stemma) | |
"Sani e grathie!" (Motto) | |
Posizione geografica | persa per sempre |
Anno di fondazione | non pervenuto, ma da Flavio Ostilio, ubriacone romano in preda ad un overdose di ectasy |
Abitanti | 30.000 belumat, 5.000 vacche e un branco di mufloni ingrifati |
Etnia principale | Homo alcool sapiens, ceterum nescens |
Lingua | in genere una. A volte biforcuta nelle femmine di mezza età note come "babe" |
Sistema di governo | Magistrato alla legna e ai boschi (a volte in provincia di Bolzano) |
Moneta | il baratto è ancora ampiamente diffuso in città |
Attività principale | la mona |
Fra le Prealpi e le bellissime Dolomiti si erge un agglomerato urbano che taluni si ostinano a chiamare città nonostante presenti ancora le caratteristiche di un paesetto montano. Stiamo proprio parlando di Belluno. È sostanzialmente una località in culo al mondo, tanto che neppure nelle provincie limitrofe si è a conoscenza della sua esistenza. Per un tempo assai lungo è stato una zona di confine fra il mondo veneto e quello tedesco, tanto che ancora oggi molti turisti sono convinti che appartenga alla Provincia di Bolzano. Nel 1404 è invece stato annesso alla Serenissima, e spacciato per veneto. Sono appunto i veneti per primi a dire che la non fa provincia, o perlomeno che non è etnicamente veneto in quanto non si riesce nemmeno a comprendersi parlando.
Storia
Si dice che dalla preistoria fino al 1404 i bellunesi controllassero il settore import-export dei traffici di ferro con l'oltralpe, imparando a masticare la pirite e sputare acciaio. Sono rinomate le spade bellunesi. Dopo l'annessione alla Serenissima la Provincia di Belluno è diventata una piccola colonia veneta, utile per la fornitura di legname. I tronchi, imballati in zattere prefabbricate con sofisticate macchine a poliuretano espanso, venivano trasportati lungo il corso del Piave da mitologiche creature chiamate "Zattieri". I viaggi titanici di questi strani esseri sono narrati su tavolette di pietra in caratteri cuneiformi Sumeri rinvenibili da chiunque direttamente sul greto del fiume ormai sempre in secca. Sebbene siano così ben conosciute le loro imprese per la consegna del legname a Venezia, rimane avvolto nei sette misteri gaudiosi il loro ritorno tra le montagne. Dopo aver studiato le orme dei tronchi lasciate lungo il corso del Piave, Piero e Alberto Angela hanno concluso che molto probabilmente gli zattieri tornavano a Belluno nuotando contro corrente alternando lo stile libero allo stile salmone. Per la loro grande puntualità nelle consegne, gli Zattieri godono ancora oggi di grande fama nella città che, nonostante si siano estinti, li festeggia ogni anno in un derby del cuore "Partigiani vs Zattieri". Il legname consegnato serviva per l'arsenale veneziano, per il pagamento di tributi e per farsi bruciare in nome della difesa contro Carlo IV d'Asburgo. Ancora oggi vi sono dei moti nazionali per rivendicare l'autonomia della Provincia.
Geografia
La parte alta della Provincia è completamente montuosa e abitata dai ladini. Sono una tribù probabilmente autoctona che parla un idioma che tutti reputano incomprensibile, quasi come l'italiano. Verso l'alpago, nella riserva del Cansiglio, vengono conservati in vitro alcuni resti dei Cimbri. La parte bassa è costituita dalla larga valle del Piave. Resta un mistero l'amministrazione del territorio: gli studiosi pensano sia in provincia di Bolzano (Bellunese), la maggioranza della popolazione italiana pensa sia in provincia di Cortina mentre Venezia è convinta che appartenga al Magistrato alla Legna e ai Boschi. Alcuni autoctoni parlano di un luogo oscuro che loro stessi chiamano "Alpago"; Tolkien a suo tempo vi si ispirò e creò Mordor.
Economia
I bellunesi sono abituati a lavorare continuamente e prenderla sempre in culo. Le industrie sono prevalentemente meccaniche e lattiero-casearie. Importante la presenza del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e di un settore di volontari e piccole imprese che riescono ad arginare i danni delle catastrofi naturali prima ancora che arrivino i soccorsi.