Basso continuo

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Questo povero cucciolo sta ascoltando un concerto in cui è presente il basso continuo. Guardate la sua espressione, sembra dire: "Vi prego, basta! È un continuo!".
« "È proprio basso!". "Sì, ma è continuo!" »
(Discussione tra amici alti e discontinui)
« Questo basso è estenuante! »
(Critica di una certa altezza espressiva)
« Oggi non conta la melodia, ma il basso! »
(Così disse uno gnomo compositore)

Il basso continuo è una caratteristica di molte opere orchestrali barocche e classiche. Il suo scopo principale è quello di ammorbare e percuotere psicologicamente l'esecutore talmente tanto da indurlo il uno stato di shock anafilattico. La consequenzialità melodica ossessiva e pedante fa sì che, qualora si ha mangiato troppo a colazione, in qualche modo ci si possa liberare dagli intoppi dello stomaco. Infatti, i concerti in cui è presente il spesso si suonano di mattina (per digerire o evacuare completamente la colazione) o in tarda notte (per eliminare la cena). Solitamente il basso continuo è affidato al clavicembalo o al contrabbasso.

Struttura del basso continuo

Chiamato anche basso cifrato o numerato, consiste in un accompagnamento armonico per l'intera durata del pezzo musicale. Sono di solito quattro note, della durata di un'ora e mezza l'una, con dei numeri supra o sotto. Tali numeri servono ad indicare l'accordo che il musicista non legge direttamente, ma deve desumere dal numeretto posto sopra la nota. Perciò, è un misto tra un sudoku e un disegno ad acquerelli, con qualche puntino nero qua e là (che rappresenterebbe le triple semibrevi sul pentagramma).

Particolarità

Ecco un esempio di sputacchiera per bassocontinuisti, utilizzata molto spesso in concerti di lunga durata.

L'intero pezzo musicale si basa su questa linea di basso. Inoltre, il povero disgraziato addetto all'esecuzione del basso continuo non può staccare la mano neanche per grattarsi il naso. Infatti, il basso non si schioda mai, ma continua (infatti è continuo) per tutta la durata del pezzo: anche se tutta l'orchestra tacesse, il bassista continuista continuerebbe imperterrito a suonare. A proposito di questo si sono fatti numerosi studi. Per accedere all'oneroso compito di bassista continuista è necessario avere una ferrea resistenza psicologica. Perciò, al momento dell'esame per essere ammessi all'esecuzione del basso continuo, agli esaminandi viene fatta suonare una straziante e languida melodia al clavicembalo per circa due ore e mezza di seguito. La prova si suddivide in due parti: nella prima ora, il ragazzo viene lasciato da solo a suonare la cupa melodia, mentre nella restante ora e mezza arrivano, con un colpo di scena improvviso, gli esaminatori della commissione e cominciano a prendere a bastonate il povero suonatore di basso. Se il bassista smette, la prova è fallita, mentre se resiste e mette in atto tutta la forza psichica che ha, l'esame è superato. Spesso, il bassista non riesce a staccarsi dallo strumento neanche dopo l'esame e perciò la commissione è costretta a prenderlo per i piedi o a staccarlo usando un apposito crick per betoniere. In casi estremi, lo si trascina fuori con tutto il clavicembalo in mano.

Tuttavia, il basso continuo, anche al giorno d'oggi, continua a mietere vittime. L'eccessiva compostezza da tenere durante l'esecuzione sfiora i limiti dell'animalesco o del disumano. Non è possibile staccare le mani neppure per uno starnuto o un colpo di tosse (perciò molto spesso accanto ai clavicembali e in generale agli strumenti dei bassisti ci sono dei secchi di latta che raccolgono gli sputi e il catarro dei musicisti durante gli starnuti e i momenti culminanti di crisi isterica).

Compositori di basso continuo

Ecco il ritratto di un notissimo compositore di concerti con basso continuo

I compositori di basso continuo molto spesso soffrono di sadismo compulsivo e perciò hanno bisogno di sfogarsi con qualche musicista sfigato. Ne elenchiamo qualcuno: Johan Sebastian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart, Antonio Vivaldi, i Pooh, Winnie the Pooh, le ambulanze, gli antifurto.

Il mondo ha conosciuto anche dei compositori (che per carità dei lettori non elenchiamo) che hanno scritto addirittura degli assoli per basso continuo. In questi casi, durante il concerto la maggior parte del pubblico andava in appendicite flagellante cronica oppure i più fragili morivano all'istante dopo il terzo quarto d'ora di agonia.