Bari: differenze tra le versioni

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|Nome=Bari
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{{Citazione| Dò a Bar, acchemmanne Frankino Camel Light. Cudd iè test adaver |Pupo |Pupo | Bari}}

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'''Bari''' è una città italiana delle [[Puglie]], nota per il suo magnifico stadio costruito per i mondiali di Italia90 ed ora rinomato luogo sessuale utilizzato tutte le sere dalle 21.00 in poi dai più famosi scambisti di coppie di tutta italia.
[[Immagine:Scippo.jpg|left|thumb|150px|Uno dei vari divertimenti offerti dal "Percorso delle sgagliozze"]]
Gli abitanti di Bari, cioè i [[Baresi]], sono tra le persone più simpatiche del mondo, se non fosse per il loro [[dialetti|dialetto]], che definire incomprensibile sarebbe quasi un complimento.<br>
==Turismo==
Classico itineriario turistico di Bari è il '''"Percorso delle sgagliozze"''', attraverso il quale sarete guidati in uno stupendo mondo mosso da scippi, bestemmie e motorini truccati. È buona regola munirsi, per vivere al meglio questo tour, di oggetti il più tecnologico possibile, in maniera tale da uscire indenni dal tour evitando spiacevoli minacce di morte, ritorsioni familiari e sparatorie a causa della pochezza del bottino. La principale attrazione è quindi lo scippo (normalmente in Vespa, con le varianti Bicicletta e "A Piedi Con Coltellino o Kalashnikov").
[[Immagine:Pieroscamarcio2.jpg|left|thumb|150px|Piero Scamarcio - Sindaco di Bari]]
Importante è il quartiere '''San Paolo''' detto anche CEP (Centro Estrazione Portafogli,oppure Centro Elementi Pericolosi), creato dal mitico [[Igor Protti]] nel lontano [[1997]] perché aveva troppi soldi e non sapeva cosa farne. Ora tale quartiere è diventato la punta di diamante di Bari poiché molto noto grazie sopratutto alla famosa canzone di Toti & Tata , chiamata "Sambaolo", canzone di stampo samba che descrive le affinità turistiche ed intellettive del quartiere.


Il turismo interno del barese medio, ha luogo in alcune località dove è consentita la balneazione(davvero raro per la città) dislocate lungo il litorale sud. Luogo privilegiato appena al di fuori della città è Torre a Mare. Noto ai più per le sue bellissime spiagge contaminate quali "il bunker" e "motel agip". Non è raro infatti tagliarsi con vetri di bottiglie di Peroni o sporcarsi con profilattici abbandonati sul litorale scoglioso.
Altro nodo fondamentale del turismo estivo del barese è sito in Capitolo. Spiaggia sabbiosa lungo la quale si possono incontrare famiglie composte da almeno 15 membri, le quali degustano i piatti tipici della terra di Bari. Veri e propri accampamenti vengono eretti al fine di proteggere dal sole e da sguardi indiscreti. Necessaria la presenza di frigorifero portatile, anche noto come "ghiacciara", riempito all'orlo di birra Peroni.

==Curiosità==
*Il governo è di tipo latitante e il sindaco è [[Piero Scamarcio]] che è anche un cantante di grido degli anni '80-'90, che si dilettava a rendere ancora più originali le canzoni inglesi dell'epoca traducendole in uno stupendo dialetto barese.)


{{cosa}}
il popolo femminile del capoluogo è nettamente divisibile in due grandi categorie: La ragazza del Mudù e La ragazza del Pane e Merda (chiosco fast food di panini).
La prima è solita vestire capi d'alta moda, seguire la moda-capelli di Simona Ventura e seguire il famoso motto: "Non te la darò mai!" La donna del mudù si circonda di compagnie che lei stessa definirebbe "di un certo tipo". È sempre composta, dà l'impressione di esserela figlia di Berlusconi, ma in realtà nel portafogli di Louis Vuitton ha solo i documenti. A testimonianza di ciò, questo tipo di ragazza cerca in qualsiasi modo di non pagare l'ingresso nelle discoteche, di non spendere un centesimo in cocktail e si dedica all'attività quotidiana dello "scrocca-[[sigaretta|sigarette]]".
La seconda, quella del Pane & merda, veste con abiti all'insegna della non eleganza. I Suoi modi cafoni e squilibrati, portano spesso a confonderla con un uomo. Degusta Peroni gelata in bottiglia ed è spesso soggetta ad assumere atteggiamenti violenti. Facinorosa, si spinge allo stadio dove è la promotrice di scontri con la tifoseria avversaria. È maestra nel tiro dei capelli. Attività legata alla lotta corpo a corpo con esemplari dello stesso sesso. Sfoggia di solito tatoos che raffigurano il volto di san nicola o della madonna o ancora meglio le iniziali del proprio amore, recluso da 10 anni.

Il vero barese…..


1. Beve solo ed esclusivamente Peroni da tre quarti (e lotta contro la diffusione della Dreghèr da 33 o della Raffo tarantina).

2. Ha mangiato almeno una volta i frutti di mare sul porto (contrastando la concorrenza sleale della costa di San Giorgio): in particolare, si esibisce nel risucchio di ricci (rabbrividendo all'idea che in Giappone li credono velenosi) o taratuffi.

Corollario 1: All'estero, ha gridato almeno in un ristorante la mitica frase Giovane, spacchi due cozze.

Corollario 2: Almeno una volta nella vita è finito in ospedale per il tifo, e gli stadi non c'entrano nulla.

3. Riconosce come sport ufficiale il Gioco della birra, anche se gli tocca fare il sott.

4. Si riconosce dai gadgets della auto: santino di Padre Pio, sciarpa del Bari e stemma della società accanto alla targa.

5. Da '90 al '95 ha fatto almeno un abbonamento al San Nicola.

6. Ha le maglie di Igor Protti, David Platt e Joao Paulo.

7. Se di sesso femminile, ha partecipato almeno una volta alla nottata delle zitelle nella Basilica di San Nicola.

8. Consuma abitualmente (o lo ha fatto perlomeno una volta) sgagliozze e bopizze, altrimenti le vende.

9. Conosce a memorie tutte le canzoni di Toti & Tata e le trame delle loro sit com.

Corollario: Sa tutte le battute di Solfrizzi in Selvaggi.

10. Ha visto con commossa partecipazione tutte le puntate de Le Battagliere.

11. Ha come profeta Gianni Ciardo, e scambia i suoi detti (sopra alla nonna o abbasso alla commara?) per il Bignami.

12. Ha fatto almeno un bagno a Pane e Pomodoro, contraendo in un sol colpo ebola, malaria e febbre gialla, ma soprattutto affrontando l'impresa con la stessa fermezza con cui un induista fa le abduzioni nel Gange.

13. Si esprime in un linguaggio comprensibile solo dai suoi simili: usa cadenzialmente interiezioni tipo Mò e ce cous, Matà, e sottili metafore come Vai a rubare a San Nicola o Ne hai fritti di polpi.

14. Compra la Gazzetta del Mezzogiorno, ma la usa solo per foderare la cuccia del cane o la gabbia del canarino.

15. A distanza di decenni è ancora convinto che Business serva a tappezzare la macchina quando ci si infratta.

16. Usa passare la domenica mattina dilettandosi nella sacra arte dell'arricciamento del polpo.

17. Consuma periodicamente panini alla chitemmurt o chitestramurt dai panemmerda, o i panzerotti al cofano.

18. Riconosce come piatto nazionale le orecchiette alle cime di rapa, che consuma almeno una volta a settimana.

19. Ha assistito almeno una volta ad uno scippo a Bari vecchia.

20. È stato sfiorato più di una volta dal pensiero di comprare un appartamento a Punta Perotti. [[Immagine:http://farm1.static.flickr.com/206/443318141_9e3afd668c.jpg]]

21. Il grado di pericolosità di un barese si racchiude in un monito: IAPRE L'ECCHJIE...

22. Ogni padre barese aspetta il momento giusto per dire al figlio: ti devo imbarare e ti devo perdere...

23. Se ti chiami Nicola, esistono notevoli probabilità che tu abbia origini baresi.

Corollario: Se quando ti presenti col solito Piacere, Nicola ti senti rispondere Questa è la mano e questa è la ciola, allora ti trovi di fronte ad un barese.

24. Ogni cuoca barese conosce una sola certezza: La mort d'u pulp iè la chpodd.

25. Quando segna a calcetto, costringe la sua squadra ad esultare col trenino.

26. Conosce la questura in quanto palazzo del piazzale dei Battiti live.

Corollario: per il barese un po' più elevato, la Questura è il palazzo accanto al parcheggio del Piccinni.

27. È FERMAMENTE convinto che "Ce Parigi avesse ù mar sarebbe 'na piccole Bàr" E lui a Parigi non ci è mai stato.

28. Se un inglese gli scrive "Kiss, so love me", si guarda intorno per capire chi ha fottuto le uova dell'inglese.

29. Può vantarsi di aver indossato negli anni '90 la mitica tuta acetata.

30. Parcheggia in seconda fila ANCHE con la bici.

31. Se negli anni '90 era un bambino, è cresciuto con la convinzione che esistessero davvero bambini come Cosè Cosè.

32. Il vero barese CANOSOSCE A SADDAMM!

33. Nonostante il Bari in B, il Petruzzelli ancora in rovina, gli autoradio che spariscono, i parcheggi che sprofondano...ha ancora il coraggio di cantare: "Cuss addò stam, iè ù megghiìe paise".

== Storia di S.Nicola ==
La storia di S. Nicola di Bari è conosciuta in tutto il mondo sotto il nome de "Il signore degli anelli".
Nel lontano medioevo, mentre nel mondo si andavano creando comuni e con essi anche i santi protettori, a Bari, all'epoca un semplicissimo villaggio di pescatori e scippatori, Frodo si dilettava nel turismo locale e scippava con uno scooter una anziana vecchietta. Pochi minuti dopo, comparve Gandalf spiegando che Lecce aveva ben 3 santi protettori che facevano migliorare le possibilità di successo degli scippi. Bari non è conosciuta come una terra di santi (tranne Al Bano) quindi un concilio di Baresi decise di fare una rapida spedizione per cercare il santone che si adattasse meglio alla cultura barese. La scelta ricadde in Nicola di Myra, un vecchio turco che era morto e che aveva iniziato a fare più miracoli da morto che da vivo. All'epoca c'era anche Venezia di mezzo che aveva anche lei messo gli occhi su Nicola.

La situazione si stava facendo molto calda tra Bari e [[Venezia]]; per fortuna un gruppo di scippatori riuscì a rubare dal capoluogo veneto una barca elfica con cui andare a prelevare il santo molti giorni prima della spedizione veneziana. In poco tempo i migliori scippatori baresi si trovarono a Myra di fronte alle spoglie del turco. Dovete sapere che uno scippatore non conserva mai tutto il bottino per cui i baresi decisero di rubare solo metà del corpo di S. Nicola sostituendo la parte superiore con dei cuscini.
Dopo pochi giorni ritornarono trionfanti a Bari mostrando alla popolazione incredula parte della salma del nuovo santo protettore rubato. Quel giorno fu l'8 maggio e ancora oggi si festeggia il giorno del più grande scippo di Bari: il giorno in cui S. Nicola di Myra divenne S. Nicola di Bari.

[[categoria:Città]]
'''Grassetto'''

Versione delle 21:41, 29 lug 2007

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Bari
File:Bari.gif

(Stemma)

"Chittemmurt!"

(Motto)

Posizione geografica Golfo del Polpo
Anno di fondazione 2020
Abitanti Baresi
Etnia principale Baresi
Lingua D'u sine e d'u none
Sistema di governo Latitante
Moneta Cd Contraffatto
Attività principale Scippo, Rapina
Patrono S. Cippo
«  Dò a Bar, acchemmanne Frankino Camel Light. Cudd iè test adaver  »
(Pupo )
«  Che poi Frankino lo chiamano anche Justin. Si sciala...  »
(Articolo 31 )
«  Sti ricottar tìrene le pit. S'u pigghìiasser tutt m-mocche...  »
(Frankino )
«  Com la mettìte e la mettìte, le Baris so le megghiìe e comunque la malavita iè la C.A.A.  »
(Gianpierao )

Bari è una città italiana delle Puglie, nota per il suo magnifico stadio costruito per i mondiali di Italia90 ed ora rinomato luogo sessuale utilizzato tutte le sere dalle 21.00 in poi dai più famosi scambisti di coppie di tutta italia.

Uno dei vari divertimenti offerti dal "Percorso delle sgagliozze"

Gli abitanti di Bari, cioè i Baresi, sono tra le persone più simpatiche del mondo, se non fosse per il loro dialetto, che definire incomprensibile sarebbe quasi un complimento.

Turismo

Classico itineriario turistico di Bari è il "Percorso delle sgagliozze", attraverso il quale sarete guidati in uno stupendo mondo mosso da scippi, bestemmie e motorini truccati. È buona regola munirsi, per vivere al meglio questo tour, di oggetti il più tecnologico possibile, in maniera tale da uscire indenni dal tour evitando spiacevoli minacce di morte, ritorsioni familiari e sparatorie a causa della pochezza del bottino. La principale attrazione è quindi lo scippo (normalmente in Vespa, con le varianti Bicicletta e "A Piedi Con Coltellino o Kalashnikov").

Piero Scamarcio - Sindaco di Bari

Importante è il quartiere San Paolo detto anche CEP (Centro Estrazione Portafogli,oppure Centro Elementi Pericolosi), creato dal mitico Igor Protti nel lontano 1997 perché aveva troppi soldi e non sapeva cosa farne. Ora tale quartiere è diventato la punta di diamante di Bari poiché molto noto grazie sopratutto alla famosa canzone di Toti & Tata , chiamata "Sambaolo", canzone di stampo samba che descrive le affinità turistiche ed intellettive del quartiere.


Il turismo interno del barese medio, ha luogo in alcune località dove è consentita la balneazione(davvero raro per la città) dislocate lungo il litorale sud. Luogo privilegiato appena al di fuori della città è Torre a Mare. Noto ai più per le sue bellissime spiagge contaminate quali "il bunker" e "motel agip". Non è raro infatti tagliarsi con vetri di bottiglie di Peroni o sporcarsi con profilattici abbandonati sul litorale scoglioso. Altro nodo fondamentale del turismo estivo del barese è sito in Capitolo. Spiaggia sabbiosa lungo la quale si possono incontrare famiglie composte da almeno 15 membri, le quali degustano i piatti tipici della terra di Bari. Veri e propri accampamenti vengono eretti al fine di proteggere dal sole e da sguardi indiscreti. Necessaria la presenza di frigorifero portatile, anche noto come "ghiacciara", riempito all'orlo di birra Peroni.

Curiosità

  • Il governo è di tipo latitante e il sindaco è Piero Scamarcio che è anche un cantante di grido degli anni '80-'90, che si dilettava a rendere ancora più originali le canzoni inglesi dell'epoca traducendole in uno stupendo dialetto barese.)


Template:Cosa il popolo femminile del capoluogo è nettamente divisibile in due grandi categorie: La ragazza del Mudù e La ragazza del Pane e Merda (chiosco fast food di panini). La prima è solita vestire capi d'alta moda, seguire la moda-capelli di Simona Ventura e seguire il famoso motto: "Non te la darò mai!" La donna del mudù si circonda di compagnie che lei stessa definirebbe "di un certo tipo". È sempre composta, dà l'impressione di esserela figlia di Berlusconi, ma in realtà nel portafogli di Louis Vuitton ha solo i documenti. A testimonianza di ciò, questo tipo di ragazza cerca in qualsiasi modo di non pagare l'ingresso nelle discoteche, di non spendere un centesimo in cocktail e si dedica all'attività quotidiana dello "scrocca-sigarette". La seconda, quella del Pane & merda, veste con abiti all'insegna della non eleganza. I Suoi modi cafoni e squilibrati, portano spesso a confonderla con un uomo. Degusta Peroni gelata in bottiglia ed è spesso soggetta ad assumere atteggiamenti violenti. Facinorosa, si spinge allo stadio dove è la promotrice di scontri con la tifoseria avversaria. È maestra nel tiro dei capelli. Attività legata alla lotta corpo a corpo con esemplari dello stesso sesso. Sfoggia di solito tatoos che raffigurano il volto di san nicola o della madonna o ancora meglio le iniziali del proprio amore, recluso da 10 anni.

Il vero barese…..


1. Beve solo ed esclusivamente Peroni da tre quarti (e lotta contro la diffusione della Dreghèr da 33 o della Raffo tarantina).

2. Ha mangiato almeno una volta i frutti di mare sul porto (contrastando la concorrenza sleale della costa di San Giorgio): in particolare, si esibisce nel risucchio di ricci (rabbrividendo all'idea che in Giappone li credono velenosi) o taratuffi.

Corollario 1: All'estero, ha gridato almeno in un ristorante la mitica frase Giovane, spacchi due cozze.

Corollario 2: Almeno una volta nella vita è finito in ospedale per il tifo, e gli stadi non c'entrano nulla.

3. Riconosce come sport ufficiale il Gioco della birra, anche se gli tocca fare il sott.

4. Si riconosce dai gadgets della auto: santino di Padre Pio, sciarpa del Bari e stemma della società accanto alla targa.

5. Da '90 al '95 ha fatto almeno un abbonamento al San Nicola.

6. Ha le maglie di Igor Protti, David Platt e Joao Paulo.

7. Se di sesso femminile, ha partecipato almeno una volta alla nottata delle zitelle nella Basilica di San Nicola.

8. Consuma abitualmente (o lo ha fatto perlomeno una volta) sgagliozze e bopizze, altrimenti le vende.

9. Conosce a memorie tutte le canzoni di Toti & Tata e le trame delle loro sit com.

Corollario: Sa tutte le battute di Solfrizzi in Selvaggi.

10. Ha visto con commossa partecipazione tutte le puntate de Le Battagliere.

11. Ha come profeta Gianni Ciardo, e scambia i suoi detti (sopra alla nonna o abbasso alla commara?) per il Bignami.

12. Ha fatto almeno un bagno a Pane e Pomodoro, contraendo in un sol colpo ebola, malaria e febbre gialla, ma soprattutto affrontando l'impresa con la stessa fermezza con cui un induista fa le abduzioni nel Gange.

13. Si esprime in un linguaggio comprensibile solo dai suoi simili: usa cadenzialmente interiezioni tipo Mò e ce cous, Matà, e sottili metafore come Vai a rubare a San Nicola o Ne hai fritti di polpi.

14. Compra la Gazzetta del Mezzogiorno, ma la usa solo per foderare la cuccia del cane o la gabbia del canarino.

15. A distanza di decenni è ancora convinto che Business serva a tappezzare la macchina quando ci si infratta.

16. Usa passare la domenica mattina dilettandosi nella sacra arte dell'arricciamento del polpo.

17. Consuma periodicamente panini alla chitemmurt o chitestramurt dai panemmerda, o i panzerotti al cofano.

18. Riconosce come piatto nazionale le orecchiette alle cime di rapa, che consuma almeno una volta a settimana.

19. Ha assistito almeno una volta ad uno scippo a Bari vecchia.

20. È stato sfiorato più di una volta dal pensiero di comprare un appartamento a Punta Perotti. File:Http://farm1.static.flickr.com/206/443318141 9e3afd668c.jpg

21. Il grado di pericolosità di un barese si racchiude in un monito: IAPRE L'ECCHJIE...

22. Ogni padre barese aspetta il momento giusto per dire al figlio: ti devo imbarare e ti devo perdere...

23. Se ti chiami Nicola, esistono notevoli probabilità che tu abbia origini baresi.

Corollario: Se quando ti presenti col solito Piacere, Nicola ti senti rispondere Questa è la mano e questa è la ciola, allora ti trovi di fronte ad un barese.

24. Ogni cuoca barese conosce una sola certezza: La mort d'u pulp iè la chpodd.

25. Quando segna a calcetto, costringe la sua squadra ad esultare col trenino.

26. Conosce la questura in quanto palazzo del piazzale dei Battiti live.

Corollario: per il barese un po' più elevato, la Questura è il palazzo accanto al parcheggio del Piccinni.

27. È FERMAMENTE convinto che "Ce Parigi avesse ù mar sarebbe 'na piccole Bàr" E lui a Parigi non ci è mai stato.

28. Se un inglese gli scrive "Kiss, so love me", si guarda intorno per capire chi ha fottuto le uova dell'inglese.

29. Può vantarsi di aver indossato negli anni '90 la mitica tuta acetata.

30. Parcheggia in seconda fila ANCHE con la bici.

31. Se negli anni '90 era un bambino, è cresciuto con la convinzione che esistessero davvero bambini come Cosè Cosè.

32. Il vero barese CANOSOSCE A SADDAMM!

33. Nonostante il Bari in B, il Petruzzelli ancora in rovina, gli autoradio che spariscono, i parcheggi che sprofondano...ha ancora il coraggio di cantare: "Cuss addò stam, iè ù megghiìe paise".

Storia di S.Nicola

La storia di S. Nicola di Bari è conosciuta in tutto il mondo sotto il nome de "Il signore degli anelli". Nel lontano medioevo, mentre nel mondo si andavano creando comuni e con essi anche i santi protettori, a Bari, all'epoca un semplicissimo villaggio di pescatori e scippatori, Frodo si dilettava nel turismo locale e scippava con uno scooter una anziana vecchietta. Pochi minuti dopo, comparve Gandalf spiegando che Lecce aveva ben 3 santi protettori che facevano migliorare le possibilità di successo degli scippi. Bari non è conosciuta come una terra di santi (tranne Al Bano) quindi un concilio di Baresi decise di fare una rapida spedizione per cercare il santone che si adattasse meglio alla cultura barese. La scelta ricadde in Nicola di Myra, un vecchio turco che era morto e che aveva iniziato a fare più miracoli da morto che da vivo. All'epoca c'era anche Venezia di mezzo che aveva anche lei messo gli occhi su Nicola.

La situazione si stava facendo molto calda tra Bari e Venezia; per fortuna un gruppo di scippatori riuscì a rubare dal capoluogo veneto una barca elfica con cui andare a prelevare il santo molti giorni prima della spedizione veneziana. In poco tempo i migliori scippatori baresi si trovarono a Myra di fronte alle spoglie del turco. Dovete sapere che uno scippatore non conserva mai tutto il bottino per cui i baresi decisero di rubare solo metà del corpo di S. Nicola sostituendo la parte superiore con dei cuscini. Dopo pochi giorni ritornarono trionfanti a Bari mostrando alla popolazione incredula parte della salma del nuovo santo protettore rubato. Quel giorno fu l'8 maggio e ancora oggi si festeggia il giorno del più grande scippo di Bari: il giorno in cui S. Nicola di Myra divenne S. Nicola di Bari. Grassetto