Banda della Magliana: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Pijamo roma ma non pijamolo ner culo|Motto della band}}
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'''La Banda della Magliana''' è il nome attribuito a quella che è considerata la più potente banda musicale autoctona che abbia mai operato a [[Roma]]. Attiva dal [[1976]] al [[1990]] l'organizzazione nata nel quartiere della Magliana (da cui prende il nome) è di recente diventata l'idolo di numerosi [[bimbominkia]] [[romani]] che oggi collezionano album di figurine e magliette con le foto dei membri storici della banda, il tutto grazie ai [[Romanzo criminale|romanzi]], ai [[film]] e alle [[serie TV]] che ne esaltano gesta e performance musicali.
'''La Banda della Magliana''' è il nome attribuito a quella che è considerata la più potente banda musicale autoctona che abbia mai operato a [[Roma]]. Attiva dal [[1976]] al [[1990]], la band musicale nata nel quartiere della Magliana (da cui prende il nome) è di recente diventata l'idolo di numerosi [[bimbominkia]] [[romani]] che oggi collezionano album di figurine e magliette con le foto dei membri storici della banda, il tutto grazie ai [[Romanzo criminale|romanzi]], ai [[film]] e alle [[serie TV]] che ne esaltano gesta e performance musicali.
È famosa per essere stata una delle pioniere nella musica [[Strage|punk-rock stragista]]


== Le origini ==
== Storia della band ==

=== Le origini ===


Tutto cominciò nella prima metà degli [[anni settanta]], quando un giovane [[panettiere]] trasteverino amante del [[fumo]] libanese si fece fregare come un pirla la sua malconcia [[Cinquecento]] parcheggiata in doppia fila. Dopo l'inevitabile ''"li mortacci tua!"'' con un paio di bestemmioni assortiti, il giovane panettiere, che si chiamava ''Er Negro'' (proprio perché era un [[negro]]), decise di mettersi a cercare i responsabili per fargli un culo così, non tanto per la Cinquecento, quanto per il contenuto: una vecchia [[vuvuzela]] e un cappellino per l'[[elemosina]] con dentro [[duecento]] [[lira|lire]] che aveva sottratto ad un [[mendicante]] [[cieco]] dopo averlo malmenato la sera prima. Er Negro aveva sempre sognato di fare il [[musicista]] e non si sarebbe fermato proprio adesso che era riuscito a rimediare uno strumento prestigioso come la vuvuzela. Gira e rigira tra i suoi amici criminali riesce a scoprire che auto e vuvuzela sono già stati venduti, perciò si reca nel quartiere della Magliana assieme al suo amico tamburellista Renatino per parlare con Crispino il Semifreddo, l'uomo che aveva acquistato la merce. Riunitisi lì in una serata tra amici, tra una chitarra e uno [[spinello]], decidono di creare una "batteria", ma poi cambiano idea poiché non c'erano batteristi: ''"è meglio un'orchestra sinfonica"'', ''"no è troppo impegnativa"'', ''"allora creiamo una "banda musicale!"''. A quel punto restava una sola cosa da fare: imparare a suonare, e così, assieme ad un gruppo di drogati del quartiere, i tre musicisti in erba (poiché quella fumavano mattina e sera) un giorno rapirono un anziano [[professore di musica]] delle [[scuole medie]] e lo costrinsero a dargli lezioni gratis per due settimane, al termine delle quali lo fucilarono.
Tutto cominciò nella prima metà degli [[anni settanta]], quando un giovane [[panettiere]] trasteverino amante del [[fumo]] libanese si fece fregare come un pirla la sua malconcia [[Cinquecento]] parcheggiata in doppia fila. Dopo l'inevitabile ''"li mortacci tua!"'' con un paio di bestemmioni assortiti, il giovane panettiere, che si chiamava ''Er Negro'' (proprio perché era un [[negro]]), decise di mettersi a cercare i responsabili per fargli un culo così, non tanto per la Cinquecento, quanto per il contenuto: una vecchia [[vuvuzela]] e un cappellino per l'[[elemosina]] con dentro [[duecento]] [[lira|lire]] che aveva sottratto ad un [[mendicante]] [[cieco]] dopo averlo malmenato la sera prima. Er Negro aveva sempre sognato di fare il [[musicista]] e non si sarebbe fermato proprio adesso che era riuscito a rimediare uno strumento prestigioso come la vuvuzela. Gira e rigira tra i suoi amici criminali riesce a scoprire che auto e vuvuzela sono già stati venduti, perciò si reca nel quartiere della Magliana assieme al suo amico tamburellista Renatino per parlare con Crispino il Semifreddo, l'uomo che aveva acquistato la merce. Riunitisi lì in una serata tra amici, tra una chitarra e uno [[spinello]], decidono di creare una "batteria", ma poi cambiano idea poiché non c'erano batteristi: ''"è meglio un'orchestra sinfonica"'', ''"no è troppo impegnativa"'', ''"allora creiamo una "banda musicale!"''. A quel punto restava una sola cosa da fare: imparare a suonare, e così, assieme ad un gruppo di drogati del quartiere, i tre musicisti in erba (poiché quella fumavano mattina e sera) un giorno rapirono un anziano [[professore di musica]] delle [[scuole medie]] e lo costrinsero a dargli lezioni gratis per due settimane, al termine delle quali lo fucilarono.