Armando
Armando è un signore coi baffi. Vive in una casetta sperduta nella campagna brianzola, con una cagnolina infetta da peste bubbonica (o forse è lupus?), e lavora dodici ore al giorno.
Il lavoro
Armando, come tutti i padani, ha molta voglia de laorà. Il pendolarismo non sembra essere un problema per lui: quando prende la macchina, il sole è già alto e splendente nel cielo. È pur vero che, ogni tanto, il detto veicolo si stanca e rifiuta di muoversi. Ma il nostro amico è pieno di risorse: spesso lo si vede tornare baldanzoso a piedi verso casa, con la fida ventiquattrore e l'immancabile cappello calcato sugli occhi in stile losco pedofilo.
Il mistero
Ora, voi vi chiederete che razza di lavoro possa fare questo spettabile rigurgito della società moderna. Secondo le fonti più accreditate, che fanno capo a una famosa canzone di Jannacci ("Il commissario Armando"), lavorerebbe nel corpo di polizia milanese. Armando sfrutterebbe la capacità della sua cagnetta di parlare con gli oggetti per ricostruire gli avvenimenti sulla scena del delitto. Sfortunatamente, la Pimpa è troppo occupata a viaggiare intorno al mondo con il suo aereo personale, per stare dietro agli impegni del suo coinquilino. Per questo, casi come quello di Cogne sembrano destinati a restare irrisolti.
La vita familiare
Armando non ha mo