Informazioni per "Andrea Camilleri"

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Informazioni di base

Titolo visualizzatoAndrea Camilleri
Criterio di ordinamento predefinitoAndrea Camilleri
Lunghezza della pagina (in byte)6 971
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ID della pagina71460
Lingua del contenuto della paginait - italiano
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Immagine della paginaCamilleri spegne la candelina di una torta.jpg

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Andrea Camilleri (1046 - 2011) nasce a Vigata, in una famigghia di spalatori di neve che dalla Val d'Aosta era emigrata in Sicilia per cercare fortuna. Cresciuto in un ambiente nel quale la cultura si respira a pieni polmoni, pensa bene di contaminarseli cominciando a fumare sigarette di zolfo rollate nelle foglie di fichi d'India, materie prime che non mancavano di certo a Vigata. Compiuti con successo gli studi elementari e avendo dimostrato spiccate attitudini letterarie per la precisione con la quale metteva uno dietro l'altro aste e puntini, si iscrive all'Avviamento professionale ad indirizzo Scrittura Creativa tenuto dall'ancora poco noto precettore privato Alessandro Baricco. Ne esce traumatizzato e a dodici anni si inserisce nel mondo lavorativo andando a spingere vagoni di zolfo in miniera. È qui[1] che matura le idee di sinistra che lo porteranno qualche anno dopo[2] a scrivere su l'unità. Il lavoro in miniera gli sta però stretto e nel 1254 si abbona alla Settimana Enigmistica e parte per le parole Crociate sotto il comando di Goffredo da Buttiglione. Nel 1492 tiene il diario di bordo di Cristoforo Colombo, ma lo fa in siciliano, con sovrabbondanza di tanticchia, arrisbigliato, macari, intorduto e viene buttato a mare a largo di Palos dalla ciurma genovese inferocita. Dal 1492 al 1790 dorme.Nel 1791 si sveglia di soprassalto e s'incazza perché non l'hanno avvisato che c'era la Rivoluzione Francese. Per dispetto torna a letto fino al 1954 quando viene assunto in Rai, secondo dopo Mike Bongiorno, nel ruolo di Aiuto regista. Visto che Mike non era regista e non c'era quindi nessuno d'aiutare, viene lasciato ad ammuffire per una quarantina d'anni quando, finalmente, pubblica il suo primo romanzo.
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