Anatema

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Arma letale indispensabile per risolvere controversie religiose, solitamente accompagnata da rutti, peti, loffe, pernacchie, fischi e gesti osceni. Anatema, letteralmente, significa, tema anale, cioè una tesi esposta per dimostrare l'ininculabilità dell'avversario.E' un'arma ad effetto sicuro e venne usata nel passato per affermare dogmi relativi soprattutto alla verginità (anteriore e ad-tergum) dei vari Papi che la utilizzarono.

Storia

La forma più nota di anatema si ebbe quando il Papato era scisso e vi erano, conteporaneamente addirittura tre Papi: a Roma, ad Avignone e ad Arcore. A Roma papava Callisto XVIII, ad Avignone Certusio IV e ad Arcore Silvio I, eletto Papa nel Conclave di Forza Italia grazie all'appoggio del Cardinale Dell'Utri e dei suoi amici siciliani.

Il conflitto teologico

Per non riconoscere gli avversari, ciascun Papa non nominava mai per nome gli altri: il Papa di Roma chiamava quello di Avignone "er puttano francese", quello di Avignone chiamava quello di Roma "er puzzone" e tutti e due chiamavano quello di Arcore "er tappo pelato". Questa confusione, per la quale Dio neppure ci capiva più nulla e non sapeva chi fosse il suo Amministratore di Condominio nel Mondo, fu risolta, appunto, a colpi di anatema. Il Papa di Arcore si ritirò in attesa della liberazinone da carcere del Cardinale Previti, ed attese diversi secoli per la rivincita. Vinse allora il Papa di Roma, che disponeva di Cardinali più robusti e che ruttavano e scorreggiavano più forte. Egli profferì un anatema, rimasto nella storia, così terribile da schiantare il suo avversario. Disse :"Scurnacchiato!".

Anatema moderno

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