Amedeo Modigliani: differenze tra le versioni

m
Annullate le merdifiche di Rossana Filippi (rosica), riportata alla versione precedente di Wedhro
Nessun oggetto della modifica
m (Annullate le merdifiche di Rossana Filippi (rosica), riportata alla versione precedente di Wedhro)
Etichette: Rimosso rimpallo Rollback
 
(31 versioni intermedie di 5 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{citazione|Io gnon sciono ubriaaaco!|Amedeo Modigliani, mentre tentava di dipingere con uno [[spazzolino da denti]]}}
{{inc}}
'''Amedeo Modigliani''', detto ''Modì'', è stato un [[pittura|pittore]], [[scultura|scultore]] e la maggior fonte di reddito dei [[barista|baristi]] [[parigini]]. Artista tormentato, dopo gli studi accademici prestò servizio come volontario al [[Pronto Soccorso]] dell'[[ospedale]] di [[Livorno]]: da questa esperienza trarrà ispirazione per la sua famosa serie di ritratti di persone dal collo lunghissimo e con evidenti deformazioni maxillofacciali.
 
{{citazione|C'è solo un uomo a Parigi che sappia vestirsi, ed è Modigliani.|[[Enzo Miccio]] su Amedeo Modigliani}}
A lungo sottostimato, in vita Modigliani riuscì a vendere un solo quadro, peraltro di [[Van Gogh]].<br />Morì a soli trentacinque anni schiacciato dal basculante del proprio [[garage]], durante un maldestro tentativo di ballare il [[limbo]].
'''Amedeo Modigliani''', detto ''Modì'', è stato un [[pittura|pittore]], [[scultura|scultore]] e la maggior fonte di reddito dei [[barista|baristi]] [[Parigi|parigini]]. Artista tormentato, dopo gli studi accademici prestò servizio come volontario al [[Pronto Soccorso]] dell'[[ospedale]] di [[Livorno]]: da questa esperienza trarràtrasse ispirazione per la sua famosa serie di ritratti di persone dal collo lunghissimoslogato e con evidenti deformazioni maxillofacciali.
 
A lungo sottostimato, in vita Modigliani riuscì a vendere un solo quadro, peraltro di [[Van Gogh]].<br />Morì a soli trentacinque anni schiacciato dal basculante del proprio [[garage]], durante un maldestro tentativo di ballare il [[limbo]].
 
== Biografia ==
 
[[File:Amedeo Modigliani, Ritratto di Leopold Zborowski.jpg|thumb|''Ritratto di Leopold Zborowski'', [[cagno]] di [[whisky]] su tela, collezione privata.]]
Modigliani nacque nel [[1884]] a Livorno in un ambiente intellettualmente vivace: la madre si occupava di traduzioni e critica letteraria; il padre era un appassionato cultore della filmografia di [[Jenna Jameson]].<br />Fin dall'adolescenza fu afflitto da gravi problemi di salute, tanto che in famiglia presero la simpatica abitudine di scommettere su quando avrebbe tirato le cuoia. A quattordici anni si ammalò di [[tubercolosi]], restando per mesi tra la vita e la morte. In questo periodo maturò una grande passione per il disegno, suscitando l'ammirazione di amici e parenti. In realtà i suoi disegni facevano cagare a spruzzo, ma non era cosa da dire a un ragazzino [[tisi|tisico]]. Negli anni seguenti contrasse:
 
*il [[vaiolo]];
*la [[varicella]];
*l'[[alluce valgo]];
*il [[gomito]] che fa contatto con il [[piede]];
*il [[tifo]], diventando [[Ultras|capoultrà]] delle Brigate Autonome Livornesi.
 
A diciassette anni, un po' in ritardo rispetto alle sue amiche, gli vennero le [[mestruazioni]].<br />A peggiorare una già precaria condizione di salute contribuì la diagnosi sbagliata del medico di famiglia, tale dottor Funesto Ammazzalomini, che vedendolo un po' giù prescrisse ad Amedeo una scrupolosa [[dieta]] a base di [[alcol]]. Anche per questo, il giorno del suo diciottesimo compleanno, invece di una macchina, i suoi genitori gli regalarono un [[fegato]] nuovo.
 
Dopo una breve militanza nei [[Macchiaioli]], un gruppo di artisti che dipingeva le proprie tele per mezzo di [[polluzione notturna|polluzioni notturne]], Modigliani andò a studiare a [[Venezia]], dove ottenne soltanto di farsi cacciare dall'[[Heineken Jammin' Festival]] per condotta indecorosa.<br />Nel [[1906]] si trasferì a Parigi, dove si guadagnò da vivere disegnando ritratti per i turisti e picchiando quelli che non volevano comprarli.
 
Influenzato dai [[cubismo|cubisti]] e soprattutto dalle [[cubista|cubiste]] che affollavano [[Montmartre]], Modigliani sviluppò uno stile pittorico innovativo e originalissimo, fatto di volti stilizzati, tonalità vellutate e di [[monte di Venere|monti di Venere]] schiaffati in faccia all'osservatore. Nel [[1917]] Modigliani tenne la sua prima mostra personale. Il capo della polizia di Parigi rimase scandalizzato per l'immoralità delle opere e per il fatto che nel [[buffet]] mancassero le tartine al [[salmone]], e condannò Modigliani a sedici ore di lavori socialmente utili, ossia urlare "''Zozzoni!''" alle coppiette che si appartavano al [[Bois de Boulogne]].
[[File:Ubriaca.JPG|thumb|left|250px|Jeanne Hébuterne in posa per Modì.]]
Nello stesso anno Modigliani conobbe l'amore della sua vita, [[Jeanne Hébuterne]], pittrice e modella, che posò per lui in decine di ritratti e in un video [[softcore]] oggi reperibile su Youjizz. I due ebbero una figlia, che chiamarono Gianfilippo (Modigliani non era molto bravo a capire il [[sesso]] dei neonati).
Alle gioie familiari faceva però da contraltare l'insuccesso lavorativo. Modigliani continuava a proporre nuovi dipinti, ma il pubblico lo snobbava e i giornali si occupavano di lui solo per le sue vicende giudiziarie: arrestato cinque volte per [[atti osceni in luogo pubblico]], si giustificò in fase di processo dicendo: "''È stato un venerdì impegnativo.''"<br />Non essendo riuscito ad affogare la [[suocera]] nel [[bidet]], cercò allora di affogare i dispiaceri nelle droghe. È comprovata la sua dipendenza dall'[[eroina]], dall'[[LSD]] e dalle [[musicassetta|musicassette]] di [[Alizée]]. Per dimenticare i suoi fallimenti, intensificò la sua attività di [[alcolista]]. La terapia funzionò: una mattina si svegliò e si rese conto di non ricordare niente.<br />Fu così che scoprì di avere l'[[morbo di Alzheimer|Alzheimer]].
 
Modigliani morì a soli trentacinque anni schiacciato dal basculante del proprio [[garage]], durante un maldestro tentativo di ballare il [[limbo]]. Cinque minuti dopo la sua morte venne innalzato a genio dell'arte mondiale e i suoi calzini sporchi vennero battuti all'asta per circa 200 milioni di [[dollari]].
 
== Opere ==
 
[[File:Quadro di Modigliani.jpg|thumb|200px|''Donna devastata da un gancio al mento durante una lite domestica'', Musée de la [[Baguette]], Parigi.]]
*''Jeanne Hébuterne''
*''Jeanne Hébuterne con cappello''
*''Jeanne Hébuterne senza cappello''
*''Ancora Jeanne Hébuterne''
*''Dio, quanto mi piace dipingere Jeanne Hébuterne!''
*''Ritratto di [[Picasso]]''
*''Ritratto di [[Diego Rivera]]''
*''Ritratto di [[Gianni Rivera]]''
*''Ritratto di Monsieur Lepoutre con giarrettiera fucsia e reggiseno a balconcino''
*''Autoritratto con Jeanne Hébuterne davanti''
*''Jeanne Hébuterne davanti a una bottiglia di [[Don Perignon]]''
*''Ritratto di [[Jack Daniel's]]''
*''Nudo seduto''
*''Nudo disteso''
*''Nudo in piedi''
*''Nudo nudo''
*''Monsieur Lepoutre nudo''
*''Devo ricordarmi di non accettare più commissioni da Monsier Lepoutre''
*''Albero e casa''
*''Casa e cipressi''
*''Albero, cipressi e Jeanne Hébuterne''
 
== Le vere false teste di Modigliani ==
 
{{citazione|Quelle tre teste sono autentiche, mi ci gioco le palle!|[[Giulio Carlo Argan]], critico d'arte, politico e futuro [[eunuco]]}}
 
Nel [[1984]] il Museo progressivo di arte moderna di Livorno ospitò una mostra su Modigliani. Per ravvivare l'attenzione attorno a un avvenimento che aveva ben poco da offrire (l'unico pezzo originale in esposizione era il disegno di una casetta fatto dall'artista ai tempi della [[scuola materna]]), la curatrice dell'evento Vera Durbè decise di far dragare il Fosso Reale, dove secondo la leggenda Modigliani aveva gettato alcune sue sculture che non gli piacevano.<br />Nel fosso vennero rinvenuti:
[[File:Testa femminile di Modigliani.jpg|thumb|Testa femminile di Modigliani, vincitrice nel [[1916]] della prima edizione del premio ''Ero capace anch'io''!]]
*Sette paia di stivali.
*Lo scheletro di un tifoso del [[Associazione Calcio Pisa 1909|Pisa]].
*Un'[[Alfa Romeo Alfasud|Alfasud]] 4 porte.
*La confessione scritta di [[Pietro Pacciani]].
*Tre sculture di [[granito]] raffiguranti dei volti dai tratti allungati.
 
I critici, su tutti Vera Durbè e Giulio Carlo Argan, non ebbero dubbi: le sculture erano di Modigliani! Le tre teste, ancora sporche di alghe e fango, vennero incluse nella mostra. Su Livorno si riversarono frotte di [[Turista giapponese|turisti giapponesi]] e le troupe giornalistiche di tutto il mondo. Articoli, saggi e monografie sul miracoloso ritrovamento si sprecarono.<br />Peccato che fosse una [[bufala]].
 
Un mese dopo, si scoprì che le tre teste erano state realizzata da autori diversi:
 
*La prima era opera di quattro [[studenti universitari]] che, invece di studiare per l'[[Esame universitario|esame]] di [[chimica]] previsto per l'indomani, avevano deciso di baloccarsi nella scultura scimmiottando lo stile di Modigliani. I quattro, usando un [[trapano]] [[Black & Decker]], crearono un secondo falso durante uno Speciale [[Tg1]]. Nessuno di loro passò l'esame di chimica.
*La seconda era opera di Angelo Froglia, un [[porto|portuale]] tossicodipendente, il quale dichiarò che la sua non voleva essere una burla, ma che si trattava di "un'operazione estetico-artistica per verificare fino a che punto la gente, i critici, i mass-media creano dei miti". Oggi Froglia è uno stimato gallerista tossicodipendente.
*La terza era un [[souvenir]], come si poteva facilmente desumere dalla sigla made in [[Taiwan]].
 
Dopo questa colossale figura da cioccolatai i critici d'arte che si erano detti certi dell'autenticità delle teste scapparono in luoghi deserti e privi di mezzi di comunicazione.<br />Vera Durbè, dopo essersi dimessa dal ruolo di curatrice e da quello di persona intelligente, è rimasta chiusa in casa fino al [[2009]] e oggi fa la [[Fruttivendolo|fruttivendola]]. Quando assicura che le sue [[albicocca|albicocche]] sono squisite nessuno le crede.
 
== Curiosità ==
 
{{curiosità}}
*Modigliani voleva fare lo scultore, ma rinunciò perché la polvere gli procurava una fastidiosa [[rinite]] allergica. Passò quindi all'[[arte povera]] riciclando le bottiglie vuote di [[Peroni]].
*Fu lui a rendere storpio [[Henri de Toulouse-Lautrec]] picchiandolo con un [[parchimetro]].
 
{{Pittori}}
{{Latrina|giorno=16|mese=10|anno=2016|votifavorevoli=3|votitotali=3|argomento=arte}}
 
[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Pittori]]
[[Categoria:Alcolisti]]