Alison Goldfrapp

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(Rimpallato da Alison goldfrapp)
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(Spongebob su Alison Goldfrapp)

Alison Goldfrapp è nata a Predappio (ForlìCesena) nel 1942 da Claretta Petacci e Rachele Mussolini, in seguito a un menage à trois tra le due amanti e il Duce. La nascita prodigiosa fu subito occultata dalle madri per evitare lo scandalo, pertanto Alison fu segregata in un bungalow nel bolognese dove, tuttavia, venne accudita da Wanna Marchi, la quale impartì alla fanciulla le prime lezioni di canto. La piccola Alison non venne mai a conoscenza delle sue origini, perciò dopo la fine dell’epoca fascista fu adottata dalla seconda amante del Duce, la allora trentenne Raffaella Carrà.

Gli esordi

Alison Goldfrapp pochi istanti prima la sodomizzazione a opera di Luca Giurato

Grazie alla nuova madre Carrà, Alison era finalmente felice: all’età di 16 anni cominciò a lavorare nel mondo della prostituzione trans-gender sulla statale che collegava Bari e Cosenza, guadagnando abbastanza da potersi permettere gli studi di canto nell’”Accademia Canora di Cristiano Malgioglio”. La voce della giovane Goldfrapp colpì tutti i critici di “TV sorrisi e canzoni”: riusciva a unire la potenza da soprano impartitale dall’ormai defunta Wanna Marchi e la grazia femminea del Malgioglio, del quale imitò prontamente lo stile nell’abbigliamento. Diventata ormai famosa nella scena underground capitanata da Raoul Casadei, Alison riuscì a entrare in contatto con Luca Giurato: questo la sodomizzò in diretta su “Colpo Grosso”, fin quando non venne evirato da Umberto Smaila, diventando così una soubrette nota col nome di Amanda Lear. Quest’esperienza turbò la giovane cantante, ormai innamorata del giornalista romano, a tal punto che decise di farsi installare nell’utero un vibratore sensibile al moto delle gambe: dopo l’operazione, Alison Goldfrapp si diede alle maratone, tanto da battere in svariate occasioni lo stesso Gianni Morandi. Da quel giorno, inoltre, Alison cominciò a cantare ansimando, aiutata da un microfono con effetti di riverbero che l’avrebbero ricondotta agli acuti dei tempi della sua adolescenza.

Il successo

Resasi conto di non saper più cantare come ai tempi del dopoguerra, la cinquantenne Alison decise, nel 1992, di darsi alla vita eremita, vivendo sulla cima di un pilastro in Palestina per sette lunghi anni, privandosi di cibo e botulino.
Alison Goldfrapp durante l'ascesi in Palestina

Al settimo anno dell’ascesi, Alison cominciò a scendere dal pilastro, ma proprio in quel momento si spezzò il tacco dei sobri stivali in pelle rossa glitterati che indossava: cadde a gambe aperte su un passante, il musicista Will Gregory, il quale proprio in quell’istante stava avendo un’erezione alla vista di un beduino dalle sembianza di Cristo. I due, quindi, ebbero un rapporto sessuale accidentale: il vibratore installato nell’utero di Alison, a causa della potenza del colpo, le salì in gola e vi rimase incastrato per sempre. L’urlo che ne conseguì fu potente e tremante al contempo: il prodigio si era compiuto, Alison aveva di nuovo una voce meravigliosa. Ripeterono la scena per poterla registrare, componendo così il loro primo brano musicale, “Slippage”. Questa non finì, però, nel loro primo album, “Felt Mountain”, ovvero “Montagna sentita” (ovvio riferimento al piacevole incidente che permise ai due di conoscersi). Il duo finì per chiamarsi “Goldfrapp”: questo fu un regalo di Will Gregory per il fatto di aver perso finalmente la verginità grazie alla caduta miracolosa della sua nuova amica. I due cominciarono a frequentare un corso d’uncinetto per affinare le abilità artistiche e curare i loro artwork: Alison fu l’unica a diplomarsi, spacciando l’attestato per una laurea all’Accademia delle Belle Arti. Col successo del primo album, Alison decise di rinnovare la sua immagine: si recò da Alba Parietti, la quale le vendette un paio di protesi usate a prezzo scarno e la reliquia del primo parrucchino di Mike Bongiorno. Il nuovo album, “Black Cherry”, vide la prestigiosa collaborazione di Donatella Rettore, la quale diede ad Alison preziosi consigli su come affrontare gli impulsi suicidi e i primi segni della menopausa. Nel 2005 Alison e Will pubblicano “Supernature”, originariamente intitolato “Superdotato”, un omaggio nostalgico alla sua breve e intensa relazione giovanile con Luca Giurato, rimembrato nelle vesti di Amanda Lear nel celebre video di “Ride a white horse”, nel quale i critici del “Cioè” hanno intravisto un riferimento alla cara madre Raffaella Carrà. Attualmente Alison Goldfrapp è in Nigeria a provare la veridicità dello stereotipo secondo il quale gli africani hanno un pene di dimensioni maggiori rispetto alla norma. Si vocifera che sia rimasta soddisfatta già dopo il settimo esperimento: da qui il titolo dell’ultimo album uscito: "Seventh Tree" ovvero la "Settima Sequoia", disco dalle sonorità etno-pop.