Alfabeto fonetico internazionale: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia lubrificata per il piacere di lui e lei.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 2: Riga 2:
{{Sottotitolo|ðæ ŋoɳ:tʃiklo'pεdia}}
{{Sottotitolo|ðæ ŋoɳ:tʃiklo'pεdia}}
L''''alfabeto fonetico internazionale''' è un insieme di simboli indecifrabile inventato dai [[truzzo|linguisti]] per poter scrivere ogni suono riproducibile dall'[[uomo]] e, straordinariamente, anche dalla [[donna]].
L''''alfabeto fonetico internazionale''' è un insieme di simboli indecifrabile inventato dai [[truzzo|linguisti]] per poter scrivere ogni suono riproducibile dall'[[uomo]] e, straordinariamente, anche dalla [[donna]].
È composto da oltre [[mille mila]] simboli sconosciuti ai più.
È composto da oltre [[mille mila]] simboli sconosciuti ai più dei quali solo una cinquantina provengono dagli [[alfabeto|alfabeti]] finora conosciuti.
Lo sviluppo originale partì da sua glottetità [[Chic Bipapo]] nel 1886 quando, dopo un viaggio in PZlandia, capì la difficoltà di diffondere le sue opere grammaticalmente scorrette per qualsiasi lingua senza complicarle con un'insieme di segni inventati.
Nel 1989, alla convenzione di Kiel, si decise di usare l'alfabeto di Bipapo per un altro [[cazzata|uso più o meno nobile]] (quello attuale) e nel 2005 vennero inseriti quei 50 simboli esistenti negli alfabeti normali.
[[Categoria:Lingue]]
[[Categoria:Lingue]]

Versione delle 21:04, 27 dic 2009

Template:Incostruzione L'alfabeto fonetico internazionale è un insieme di simboli indecifrabile inventato dai linguisti per poter scrivere ogni suono riproducibile dall'uomo e, straordinariamente, anche dalla donna. È composto da oltre mille mila simboli sconosciuti ai più dei quali solo una cinquantina provengono dagli alfabeti finora conosciuti. Lo sviluppo originale partì da sua glottetità Chic Bipapo nel 1886 quando, dopo un viaggio in PZlandia, capì la difficoltà di diffondere le sue opere grammaticalmente scorrette per qualsiasi lingua senza complicarle con un'insieme di segni inventati. Nel 1989, alla convenzione di Kiel, si decise di usare l'alfabeto di Bipapo per un altro uso più o meno nobile (quello attuale) e nel 2005 vennero inseriti quei 50 simboli esistenti negli alfabeti normali.