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AL CAPONE alias Al Cappone, Al Cafone

Alfonso Capone, detto Al, nacque in un posto detto miezo o Casale nell'allora Comune di Secondigliano, alle porte di Napoli. È considerato una figura di filantropo e benefattore, sebbene abbia subito persecuzione a causa del fatto che sottrasse molti contribuienti allo Stato dell'Illinois (USA) mediante omicidi.

Infanzia di Al

Il piccolo Capone fu portato in America clandestinamente, nascosto nella valigia delle mutande del padre questo fatto condizionò la sua vita in quanto continuò a puzzare di urina, nella pelle e nel fiato per il resto della sua vita. Per tale ragione venne soprannominato "O' Pisciaturo" e non ebbe molti amici. Per vendicarsi del nomignolo durante la sua infanzia pisciava nei posti più impensati, soprattutto davanti a bar e ristoranti, i quali, per evitare le sue fetosissime "benedizioni" cominciarono a dargli piccole mance. Cominciò così la sua carriera, col ricatto pisciatorio, e divenne abbastanza ricco da comprarsi un orinatoio mobile, ed una pistola per difenderlo dai furti. Era solito ricattare i passanti minacciandoli di gettare loro addosso il contenuto dell'orinatoio e pretendendo il costo della lavanderia per cappotti e vestiti che avrebbe infetentito se non lo pagavano. Ma non sempre aveva urina sufficiente, ed allora pensò di alternare l'orinatoio con la pistola, quando il primo era scarico. In tal modo si costruì una picola fortuna di modo che pensò di sostituire la pistola con un mitra che poteva portare più comodamente a tracolla.

 
Il romantico strumento di lavoro di Al

Una volta inseguì uno che non voleva pagarlo fin dentro una banca e, con sua grande sorpresa, gli diedero tutti i soldi che erano lì: lui pensò che si fossero spaventati per il pisciaturo e, per dimostrare la sua disponibilità, lo posò a terra, lasciandosi distrattamente il mitra a tracolla. Fu anche conosciuto col nomignolo di Al Cappone perchè falliva sempre col fallo e le ragazze lo sfottevano parecchio.

La giovinezza di Al: Scarface

Al si guadagnò poi il nomigolo di Scarface (cicatrice sulla guancia) a causa di una ferita infertagli occasionalmente dal suo barbiere mentre lo radeva. Nel cadere morto dopo che Al gli aveva sparato perchè non gli piaceva l'angolo delle basette, il rasoio ferì Al. In seguito la cicatrice divenne il suo distintivo e, spesso, si riappacificava con i nemici facendogliene una ugale per regalo prima di ammazzarli. Oramai i tempi del pisciaturo erano passati, ma al riscuoteva uguualmente le mance dei vari commercianti del quartiere, che gli venivano date per simpatia; anzi, per aumentare il piacere di chi gliele offriva, ogni mese ne aumentava l'importo. In fondo, quale che fosse l'importo della mancia, era sempre meno del costo di un funerale. In quel periodo Al sottrasse al fisco circa 5000 persone, mettendole in condizioni da non dover più pagare nessuno, se non i becchini. Si lamentava per l'aumentoi eccessivo del prezzo delle pallottole e perciò spesso, per risparmiare, li omicidiava di coltello. Fu allora che pensò di darsi alla musica fondando una sua banda. Ma siccome non si trovano bravi strumentisti dovette arrangiarsi: reclutò per primo il suo vice-direttore, Jhonn Pisciazzuolo, un abile suonatore di bazooka. Fecero parte della sua orchestra bandistica Paul Rascasecca, Gigi D'Alessio, Alf Kakaturo, Billy Ballo, Desmond Tutu, Joe Ratzinger, Mariottide e, alle bestemmie, Germano Mosconi. Per dedicarsi alla musica fu costretto ad affidare il suo bordello alla maitresse Otelma, che istruiva le lavoranti sulla tecnica del boccheggio astrale ed affidò la sua agenzia finanziaria, che praticava interessi al 500% mensili, ad un certo Tony Bassolino, abilissimo nell'occultare soldi e farli sparire. La banda cominciò ad esibirsi e Chicago divenne una città molto movimentata, soprattutto la strada che portava al cimitero. Inoltre Al dovette nel tempo, licenziare alcuni suoi soci e collaboratori e ne approfittò per inaugurare la sua nuova ditta di pompe funebri. Dato che era lui a produrre la materia prima, i morti, tanto valeva ricavarci qualcos'altro. E col denaro divenne un uomo affermato in società, un gentelman, fine nel vestire, coi vsuoi vestiti a righe larghe viola e gialle, con le sue cravatte arancione a palle verdi, con le sue famose scarpe a punta con le quali sollecitava il lavoro dei suoi dipendenti.

Gentiluomo in carriera

 
Dolly Prore O'Mazz, la giovanissima attrice irlandese fidanzata di Al Capone

Per i suoi modi gentili e garbati Al Capone si meritò il soprannome di Al Cafone. La sua amante, l'attrice Dolly Prore O'Mazz, raccontava l'eleganza dei suoi rutti a distanza ravvicinata dal viso delle sue ospiti ed il fatto che a tavola si alzasse in piedi, si inclinasse a sinistra ed alzasse la gamba per scorreggiare sonoramente davanti ai suoi ospiti chiedendo loro di annusare i suoi prodotti, invito che accompagnava canticchiando una frase di una canzone napoletana: "siente siè che ciure e' arance" (trad. annusa questo profumo di fiori di arancio).Lo stile di Al si diffuse rapidamente a Chicago e divenne una moda: dappertutto si vedevano persone con finte cicatrici sulla guancia, rutti in faccia alle cene romantiche e, soprattuto in strada, la tecnica di esplulsione dei peti di Al era imitatissima, anche dalle donne. Nel frattempo Al inventò una nuova tecnica di conduzione degli affari commerciali; le dfifficoltà di trattazione si risolvevano rapidissimamente grazie al fatto che ai dissenzienti veniva poggiata la pistola dietro l'orecchio e, quando si sentiva il clik del cane che veniva sollevato, l'affare era concluso. Fu allora che Al pensò di diventare industriale di liquori a baso costo di produzione ed alto prezzo di vendita. Poichè il governo degli Usa aveva vietato il consumo di alcool, Al ,per protesta democratica, cominciò a produrne ed a venderne dappertutto. Wysky, birra, anisette, armagnac, cherry, rum, ecc. venivano prodotti dalle sue fabbriche clandestine ricavandoli dalle più svariate sostanze: bucce di patata, acqua di fogna, legni marci, ecc. Il prodotto non era granchè ma nessuno si poteva lamentare, sempre per la pistola dietro l'orecchio. Il successo di Al, alla fine, convinse il governo ad abolire la legge sugli alcolici, ma ormai erano già morte di avvelenamento circa 20.000 persone. Vedendosi mancare le tasse versate da uesti contribuenti, il fisco federale degli USA prese a malvolere Al.

Notte di S.Valentino: un party finito male

La concorrenza era molto invidiosa di Al e lui, per imbonirla, organizzò un party. Con la scusa di festeggiare l'onomastico di Rodolfo Valentino, che era stato di recente proclamato Santo, invitò tutti ad una festa memorabile. Senonchè accadde che Al aveva esagerato con le portate e gli ospiti fecero indigestione. In seguito si seppe che la colpa della loro morte non era dovuta alle salcicce di maiale, come Al diceva, ma ai confetti che, erroneamente, erano stati fabbricati col piombo invece che con le mandorle. Al fu molto dipiaciuto della loro morte: in una notte, per quel maledetto incidente, aveva perso circa 59 nemici, ma "pazienza" commentò, pensando con rammarico che forse non sarebbero morti se i confetti glieli avesse offerti in un cestino invece di sparaglieli nella pancia.

Al perseguitato dal fisco per sottrazione di contribuenti

L'ufficio federale del fisco era terrorizzato. Vi era una grave caduta delle riscossione delle tasse a causa di un eccesso di mortalità a Chicago. Pensarono che fosse colpa di Al e cominciarono a perseguitarlo. Alla fine, infatti, fu accusato per "tasse non pagate" non si sa bene se da lui o da quelli che aveva omicidiato. Comunque fu condannato a 120 000 anni di prigione, poi ridotti a 12 per buona condotta. Quando Al uscì dal carcere era molto malato, ma il carcere era semivuoto, chissà perchè. Molti detenuti erano morti durante la sua detenzione per asfissia, cioè tutti quelli che avevano diviso la cella con lui: presentavano sintomi di avvelenamento da fetogeni e da alcool tossico. Al morì di sifilide, una malattia contratta mentre soccorreva ragazze in difficoltà, a Miami Beach. Si dice che prima di morire volle assaggiare per la prima volta il liquore da lui steso prodotto: gli fu fatale.