Virginia de Winter
Biographia
A oggi, è probabilmente la scrittrice di Funfiction più conosciuta d’Italia, nota al popolo per volere Accessorize come salotto (tratto da un’intervista in radio) e per mandare in tilt le stampe della sua madrina Fazi, causa lunghezza dei romanzi. Virginia de Winter, feticista dei guantini in pizzo, nasce nel soleggiato Sud e la sua prima frase è pressappoco la seguente:
Della sua fanciullezza si sa ben poco, ma molto probabilmente è cresciuta a pane e glitter, tra una lettura di Platone e una di Seneca.
Progetti di conquista del mondo
Stilista sottovalutata con il pallino per le perle e per il pois, entra in uno stato di semi-emo e comincia a leggere libri sui vampiri. Da sempre innamorata delle Charlie’s Angels per le tutine aderenti e sgargianti, un giorno di ozio e torte salate, è contattata dalla Fazi, agenzia segreta per la Conquista del Mondo, sottocopertura nel settore editoriale. Il suo nome in codice è V per VendettaDelleFanwritersConApparecchio o più semplicemente Virginia de Winter.
Bibliographia
A tredici anni scrive il suo primo racconto, utilizzando poco meno di milleseicentootto block notes: Dialogo sulla sottovalutazione delle tonalità di verde, andato oggi perduto.
Nelle migliori librerie del mondo, potete trovare:
- Black Friars - chi l'ha letto, metta un riassunto online, accidenti!
- L’ordine della Chiave – per tutti gli aspiranti scassinatori. Alla cassa non vi daranno lo scontrino, ma un ingresso omaggio per fare la claque a Studio Aperto, mentre Benedetta Parodi cucinerà per tutti i fan il menù tipico di Altieres[1].
Note
- ^ un incrocio tra Trastevere e Tor Bella Monaca