Vanna Marchi
Vanna Marchi è una squallida mercenaria operante nel decisivo campo delle Televendite, assoldata fin dalla più tenera età dagli alieni Capitalisti per intontire l'opinione pubblica e condizionarla.
Biografia
Incrocio tra una balena albina e un palo della luce, si fa precocemente notare per la sua grande raffinatezza nel raccogliere lo sterco di mucca senza guanti. A 10 anni viene notata da un camionista che aveva finito il carburante e le viene offerto di recitare come controfigura di Godzilla. La piccola Wanna accetta entusiasta e da lì spicca il volo nell'universo del cinema, diventando una diva dei film muti lituani. Dopo brevi e chiaccherati flirt con Robert de Niro, Al Pacino, Dustin Hoffman, un giovanissimo Rocco Siffredi e il macellaio sotto casa mia, a 25 anni lascia Hollywood e si fa suora, diventando una delle più controverse figure religiose della seconda metà del Novecento, capace di miracoli quali arraffare miliardi di euro e farli tranquillamente sparire alle Isole Fiji. Papa Ratzinga l'ha indicata recentemente come esempio di vita per i giovani, altro che Che Guevara o Padre Pio.
Personaggio emblematico dell’900 italiano, la sobria e umile Wanna Marchi ha vissuto come San Francesco una vita fatta di privazioni per donare al prossimo, nella più assoluta povertà, elargendo ogni suo avere, frutto di miracoli, ai poveri. Si è inoltre dedicata agli animali, in particolare cani, porci e lupi con i quali, si dice, parlava. Ricevuto il dono dell’immortalità –celebre l’ intervista in cui rivela con il suo solito fare misurato e garbato : “Wanna Marchi non morirà mai”, parlando in terza persona di se stessa- decide di abbracciare la clausura e si ritira, senza alcun clamore, nella sua villa in Romagna per 10 anni.
Curiosità
- E' lei che ha sponsorizzato davanti ad un pubblico immenso il nuovo e subdolo prodotto dei Capitalisti: il Comunismo di Mercato Cinese.
- E' dotata di grandi - ancorché rozze - capacità recitative ed è in grado di ipnotizzare con autentiche suggestioni mediatiche le masse becere ed incolte (talora chiamate ironicamente "opinione pubblica") ben più di un Hitler e di un Benito Mussolini.