Utente:KITT01/Sandbox 2 - Il ritorno

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Chitarrista

Gesù Cristrock
Protettore dei chitarristi.
« Cosa sono questi strani geroglifici? »
(Chitarrista davanti ad uno spartito)

Il chitarrista è un soggetto della razza umana caratterizzato dalla capacità di rompere le palle come pochi, di vantarsi di conoscenze e abilità (in italiano skills) neanche tanto particolari, di fare le facce più buffe mai viste e di decidere le sorti di una band, spesso in peggio, pur non avendo la minima idea di cosa stia facendo.
Ah, e sa pure suonare la chitarra, dimenticavo.
Il numero di elementi di questa specie è aumentato esponenzialmente fra l'inizio e la fine del Novecento, toccando il suo apice massimo fra gli anni '70 e '80, a causa della diffusione di una pericolosa malattia chiamata Rock, la quale era riconoscibile dai tipici sintomi: capelli lunghi, vestiti impresentabili e versi in qualche lingua incomprensibile, presumibilmente un misto di lingua negromanzia e celtica alla quale è spesso stato paragonato l'inglese, con infuriate reazioni da parte degli inglesi.

Etimologia e caratteristiche generali

Il sogno erotico di ogni chitarrista, tranne i punk

Il nome di questa sottospecie di esseri umani deriva dallo strumento da loro utilizzato per incantare i simili, per difesa e per riprodursi, la mitica chitarra. Essa generalmente non è attaccata al corpo del chitarrista alla nascita, ma si applica successivamente, tanto che diventa parte del corpo stesso e non si riesce più a staccare, per la gioia dei genitori del soggetto e dei vicini di casa.
Nel caso si abbia la sfortuna di averne uno proprio al di là del muro della propria stanza da letto, si consiglia di attuare una delle seguenti soluzioni:

  • pannellare con materiale fonoassorbente la fonopatata il muro;
  • acquistare una batteria per crogiolarsi nella spietata vendetta;
  • noleggiare l'impianto di amplificazione dei Metallica e renderlo sordo come Beethoven;
  • acquistare un fucile a pompa per poi tendergli un agguato sul pianerottolo.

Nell'ultimo caso, a lavoro fatto, si potrà usufruire delle speciali attenuanti previste dal codice penale.

Un principiante che ancora non ha capito come impugnare l'odioso attrezzo.

Eliminare con tatto un chitarrista scarso dalla propria band è estremamente semplice: basterà mettere in scaletta The Dance Of Eternity dei Dream Theater, dopo tre o quattro giorni inizierà a parlare di crisi mistica e passerà a suonare la ciotola da meditazione tibetana.

Il chitarrista passa l'intera esistenza ad escogitare un modo per restare per sempre nella memoria dei propri fan, di solito passando a miglior vita in tenera età ricorrendo ad uno dei seguenti metodi:

  • spappolamento del fegato tramite nocino;
  • schianto con macchina potente addosso ad una sequoia;
  • overdose di barbiturici;
  • overdose di carbonara.

Tuttavia, da qualche anno, la mania di sensazionalismo ha imposto la moda di tentare il suicidio impiccandosi col Mi cantino. Ad oggi nessuno è mai riuscito nell'impresa, occorrerebbe pesare non più di 8 kg e comunque non è detto che la corda in questione regga, il Mi cantino è bastardo di natura e si rompe sempre quando serve.
Anche se per una buona causa.

Tipologie

Uno dei rari esemplari femminili, dopo aver infilato le gambe in un tostapane

Come tutte le bestie, anche i chitarristi hanno più sottofamiglie nelle quali si riconoscono. Sono ivi elencate le più importanti.

Chitarrista classico

Questa tipologia di chitarrista è la più innocua, poiché generalmente ha sui 60-70 anni e anche se volesse inseguirti non supererebbe i 20 metri. Il chitarrista classico è una persona silenziosa, tranquilla, molto compita e competente in ciò che fa, come un bravo scolaretto prima della ribellione adolescenziale.

È regola fissa che porti gli occhiali o comunque una camicia bianca o azzurra e che quando suoni chiuda gli occhi, per far percepire al pubblico la passione con cui si approccia allo strumento, ma probabilmente si è solo addormentato.

È spesso connotato dai capelli brizzolati lunghetti e mossi, anche se si tratta di un ventenne, con i quali incanta le cinquantenni amanti della musica. La sua faccia varia dal serio al serissimo, con leggeri sorrisi che ogni tanto sbucano dalle labbra sottili, volti più che altro a dimostrare di non essere un professore universitario di filosofia, soggetto con il quale tipicamente gioca a scambiarsi i ruoli.

Generalmente, possiede una sciarpa di colori scuri quali testa di moro, marrone scuro, blu scuro, ma mai nero, con la quale è solito ripararsi dal freddo, anche se si trova a trenta centimetri da una stufa a pieno regime. E poi si chiede perché lo scambino per un professore di filosofia...

È un assiduo frequentatore dei negozi di dischi, conosce i padroni meglio della propria moglie

Chitarrista rock

Il chitarrista rock, hard rock, prog rock e tutte le forme di rock esistenti sul pianeta, è connotato dalla stessa identica capigliatura e dalla stessa tipa mise.

Chitarrista metal

Questa categoria si divide in tre sottocategorie:

Quello che si getta a cazzo duro a fare Thrash/hard'n'heavy/Death

Di solito suona a torso nudo, al massimo coperto da un gilet di pelle quasi sempre aperto davanti. Se il concerto è tenuto in inverno avrà il colorito di un puffo negro, ossia tendente al blu tenebra, lo stesso colore di un cadavere tirato fuori per l'identificazione all'obitorio.

In estate invece suda come un manovale del Gibuti in una giornata afosa, la conseguente pozza di sudore che si forma è quasi sempre letale per le sue articolazioni e per questo motivo non si muove molto sul palco, si limita ad assumere una postura a gambe divaricate leggermente piegato sulle ginocchia, tipo quando una donna va in un cesso pubblico molto sporco.

Suona prevalentemente sugli ultimi tasti e le note molto acute fanno accorrere tutti i randagi presenti nel raggio di 40 km. La maggior parte dei concerti si chiude con l'intervento degli accalappiacani, che portano via il chitarrista metal per risolvere l'emergenza senza affaticarsi troppo.

Quello che fa prog metal o una variante prog dei generi sopracitati

Nonstante possa condividere diverse cose con il suddetto metallaro ignorantone, questo qui è invece tendenzialmente parecchio più Nerd della variante sopracitata.
È possibile che sappia leggere uno spartito e sappia esplorare idee musicali più interessanti, come è matematico che si sia dimenticato come stare con le persone. Ops.

Picchiatelo in 7/4 e il problema si risolverà.

Quello che fa glam metal

Al contrario degli altri due, costui non è generalmente un grande strumentista: alla chitarra preferisce altre distrazioni, bionde o more che siano. Generalmente è solito mimetizzarsi fra i suoi simili in un groviglio di capelli e lacca. Suona massimo quattro power chords, ma quando parte a fare assoli non lo ferma più neanche il fuoco.

Questo chitarrista ha visto un buon successo nellas econda metà degli anni '80, forse perché era l'unico periodo nel quale egli poteva non essere tacciato di essere ghei.

Chitarrista funky

Non importa se sia effettivamente bravo, il chitarrista funky è sempre considerato un mostro, molto probabilmente per la voluminosa capigliatura stile afro che copre il diametro di un piccolo pianeta a sé stante. Infatti, non importa il colore della pelle, sia ai bianchi che ai neri che ai sinogiapponesi, appena si approcciano alla chitarra funky, esplodono i capelli. L'unica grande eccezione a questa regola è John Frusciante dei Red Hot Chili Peppers, tuttavia la band è catalogata come funk rock e quindi non fa testo. Tiè.

Il chitarrista funky tende ad elogiare il fondamentale contributo di Nile Rodgers, George Clinton, Earth, Wind & Fire e Heather Parisi allo sviluppo della musica funk dai tratti ballabili, mentre in realtà ascolta solo Michael Jackson.

Chitarrista punk/new wave/alternativo

« Ma che diavolo vuoi che ne sappia »
(Chitarrista new wave risponde alla domanda "Che accordo stai suonando?")

Il chitarrista punk, new wave o alternativo è forse quello più umano di tutta la categoria. Sa suonare solo i cinque-sei accordi che compongono le sue composizioni (nel caso del punk generalmente gli accordi sono tre, due per tutta la canzone e il terzo per l'outro ad effetto), e il massimo virtuosismo che riesce a fare è passare dal Do al Mi bemolle, tuttavia è sempre il membro che conosce meglio la musica (fatta eccezione nel caso vi sia un tastierista, in quel caso è lui e il chitarrista può tornare a farsi le pippe).

Chitarrista principiante

«  0 3 5 / 0 3 6 5 / 0 3 5 / 3 0 [1] »
(La chitarra di uno di questi soggetti, in ogni momento della giornata)

Il principiante è forse la tipologia più pericolosa di tutte. Oltre a mancare della bravura che consente agli altri chitarristi di emettere suoni quantomeno gradevoli, manca della conoscenza di qualcosa di diverso dai soliti tre riff che torturano l'umanità da cinquant'anni a questa parte. Tuttavia, egli penserà di essere bravo, o tuttalpiù deciderà di esercitarsi di più, scassando ancor di più le balle dei malcapitati.

Il chitarrista principiante, di solito, veste con magliette di gruppi hard&heavy famosi, anche se la sua cultura in ambito rock sfiora al massimo i Linkin Park o, nei casi più disperati, i Tokio Hotel. A questo vestiario aggiunge anche decori quali anelli, spille, catene di plastica (sostiene che quelle in ferro o acciaio siano troppo pesanti, o che appartengano ad una sottocultura totalmente diversa rispetto alla propria) e qualche cerotto dovuto al suo poseraggio molesto negli ambienti sbagliati.

Il principiante appartiene alla categoria dei riccardoni, o, nei casi peggiori, del poser.

...

In diversi, nel corso della storia, hanno tentato di porre rimedio a tale situazione e, visto il proliferare di chitarristi, non hanno avuto grandi risultati. Un rimedio efficace sembra essere la cuffia da cantiere, utile strumento che tuttavia non è al 100% utilizzabile perché rovina la permanente alle nonne. Un altro valido rimedio sembra essere il critico musicale: questo soggetto, di solito intriso d'odio per tutto ciò che suona come nuovo o semplicemente diverso dallo standard[2], subito porrà fine all'88% delle aspirazioni artistiche di questi soggetti.

Tuttavia, l'unico rimedio certo e sicuro è una buona .44 magnum. Quella non tradisce mai.

Habitat

Il chitarrista medio, per qualche strana legge matematico-fisica, vive vicino a chiunque non apprezzi la musica. È invece scientificamente ed empiricamente provato che non abita mai vicino a chi ne avrebbe bisogno, produttori musicali in primis.

La casa del chitarrista generalmente è una piccola villetta o un piccolo appartamento dalle caratteristiche molto sobrie e normali se non fosse che le mura sono tappezzate di poster di altri chitarristi, di film trash degli anni '70 e '80 che nessuno ha mai visto, di film degli anni '80 e '90 che tutti hanno visto, e, nei casi più recenti, di cartoni animati, che spaziano dai Simpson a Jem e le Holograms.

A differenza del tastierista e del batterista, che soggiornano nello studio di registrazione per gran parte della loro giornata, egli vi resta solo due ore, il resto del tempo lo passa al bar con gli amici chitarristi o a fare interviste sulla sua vita privata. Più scandalosa essa si presenta, più interviste lo vedranno occupato.

Curiosità

  • Il chitarrista dorme con la sua chitarra di fianco. E la moglie sul pavimento.
  • Il chitarrista pretende sempre di dirigere la band, anche se è un turnista e la band suona synthpop.
  • Il chitarrista, talvolta, è capace di cantare. Soprattutto sotto la doccia.
  • Per uccidere un chitarrista bastano un paio di accordi che non sa fare. Oppure una bella forbice sulle corde...
  • Diventa uno di loro!

Voci correlate

Note

  1. ^ Se non hai capito si cosa sto parlando, clicca qui
  2. ^ Non è una frecciatina, ma potrebbe esserlo