Ragazzaccia

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Una ragazzaccia chiama l'amica.
« Vaffanculo! »
(La ragazzaccia risponde ad un complimento.)
« Fatti gli affari tuoi »
(La ragazzaccia risponde a “Ciao, come stai?”)

La ragazzaccia, secondo alcuni ricercatori illustri, è l'essere umano femminile mentalmente più vicino all'uomo.

Codesto personaggio, a differenza delle fighette, non ce l'ha di Prada, quindi non sei tu a provarci ma è lei che, se ha voglia, te la tira dietro. E se rifiuti

« Allora sono botte. »

La ragazzaccia non odia le fighette, le schifa, e se una di loro la incrocia per strada potrebbe esserne calpestata, salvo poi ricevere le sue scuse

« Oh, scusa. Comunque dicono che porta bene. »

Piccola

Una ragazzaccia da piccola che insegue il fratellino perché le ha rubato i petardi.

Da bambina è quella che alla foto del battesimo fa le corna, a quella della prima comunione la linguaccia e a quella della cresima non si vede, perché è già diventata atea da tre anni. Avete presenti quelle pesti che a otto anni vogliono il posto a capotavola altrimenti si rifiutano di mangiare, e che se non gli regalate la Barbie metallara/riot/gangsta vi tirano dietro i giocattoli? Sono le ragazzacce da piccole, quelle che alle medie fumano nei bagni con i bidelli, al liceo spacciano e perseguitano i ragazzini della prima (loro non sono mai in prima, si iscrivono già come ripetenti, perlopiù all'ITIS) e all’università si fanno firmare la presenza dalle fighette, minacciandole di dire ai prof che hanno l’Aids. Le secchione invece sono quelle che gli devono passare gli appunti che loro non prendono mai.

« Oggi non mi vuoi passare gli appunti? Allora ti brucio la macchina. »

Media

Purtroppo questa ragazza ha osato dire qualcosa a una ragazzaccia.

La ragazzaccia beve birra e ascolta metal, punk e rap, ma se si tratta di far su qualche maschio con la puzza sotto il naso, tanto per levargli la puzza può anche frequentare posti dove questi solitamente si ritrovano, bere cocktail e ascoltare house a tutto volume.

La ragazzaccia suona il basso in una band metal o fa cover dei Sex Pistols e degli N.W.A. perché cantare è troppo femminile (lei preferisce insultare il pubblico) e frequentando solitamente gente di questo spessore può succedere che dimentichi di depilarsi e che dopo essersi bevuta un litro di rossa rutti in faccia al bartender.

La ragazzaccia non pratica sport da femmine come la ginnastica artistica, la pallavolo e il calcio, ma il football americano e l'hockey su ghiaccio. Il pugilato e il karate per lei non sono sport: li usa per tenere lontani i ragazzini arrapati e per rendere più divertente e movimentato il sesso. La ragazzaccia non parla: strilla. La sua stridula voce isterica potrebbe sembrare un sintomo di malessere interiore, ma non è così: lo fa per distinguersi dai grugniti dei maschi che solitamente la circondano.

La ragazzaccia guida prevalentemente auto sportive, pick-up e motociclette, e dispone di un brevetto per pilotare anche il Concorde. Quando non si occupa di musica e sport, svolge mansioni non stereotipate.

La ragazzaccia non urla: sbraita.

In centro, il sabato pomeriggio, si può sentire la sua voce mentre parla con le amiche

« Vaffanculo, stronza! »
Le vere ragazzacce vestono di nero, il colore del loro umorismo.

Se qualcuno non le va a genio, gli vomita addosso i peggiori improperi e la colazione.

Per strada non la si vede camminare, ma marciare con una specie di passo dell’oca. Questo non perché sia di idee fasciste (la ragazzaccia è tendenzialmente anarchica, nel senso che non sopporta nessuno, in modo particolare le specie inferiori) ma per farsi largo nella calca e dare gomitate e calci a più fighette possibili.

Se porta gli occhiali neri non è per il sole ma per non farsi riconoscere dalle telecamere di sorveglianza mentre sul marciapiede infierisce con gli stivali su una fighetta che non le ha ceduto il passaggio.

La ragazzaccia non partecipa ai cortei di protesta per protestare, ma per far sentire i suoi insulti col megafono. In queste occasioni, quando particolarmente ispirata è in grado di inventarsi le peggiori bestemmie e nuove parolacce.

« Maschio sciovinista pezzo di invertebrato, per sentirti gridare devi essere frustato! »
« Chi non salta lava i piatti! (agli studenti dell’alberghiero). »
« Chi non salta un cameriere è! è! (sempre agli studenti dell’alberghiero). »
« Dio poser! Uccidiamoli tutti! »
« Ehi tu, brutta scema introiettata che studi psicologia, analizzami il buco del culo e così sia. »
Questi gli effetti di due ragazzacce in macchina.

La sua canzone preferita è “My girlfriend's girlfriend” dei Type O Negative, che canticchia 24 ore su 24, e questo potrebbe far ritenere che sia lesbica ma non è necessariamente così: è che ormai, nonostante sia morto, si è del tutto identificata con Peter Steele, tanto che quando va in bagno lascia sempre la tavoletta alzata.

La ragazzaccia, quando va in bagno, si fa accompagnare da due ragazzi.

Fuma Lucky Strike, Chesterfield e Camel senza filtro, tanto non le respira, lo fa solo per soffiare il fumo in faccia alla gente.

Quando una fighetta la incrocia per strada, cambia marciapiede. Se è già sull’altro marciapiede, è la ragazzaccia che attraversa la strada. Se la fighetta non cambia marciapiede, le cammina sopra.

La ragazzaccia è pronta per una notte di passione.

A letto è una fiera, non un luna park ma un predatore con la bava alla bocca. Per creare l’atmosfera si beve mezza bottiglia di Jack Daniel’s con le olive e per eccitarsi mette su “Walk” dei Pantera, una volta dopo l'altra. Indossa solo gli stivali, perché fa molto nazi. Solitamente usa tacchi 12, per spogliare il suo uomo (mai chiamarlo “ragazzo” o “fidanzato” altrimenti potreste venire sommersi da un tale numero di parolacce che anche il più duro e indifferente alla fine potrebbe demoralizzarsi) e stuzzicarlo lì dov’è più vulnerabile.

Quindi prende le dovute precauzioni: gli fa mangiare mezzo chilo di parmigiano (addolcisce) infilare poi un profilattico borchiato (per il suo piacere) e firmare infine un’impegnativa per l’assunzione di tutta la responsabilità in caso di incidenti e una liberatoria per mandare il video del coito (che un’amica sta riprendendo seduta sul divano) su Youtube e vantarsi al bar con le altre. A questo punto fa tutto lei: il compito del maschio è mantenere l’erezione per almeno mezz’ora (se no sono frustate) e dire di sì. Se tutto va bene, se non si rompe niente e il maschio ha fatto il bravo, gli dà un cioccolatino alla cannella e lo sbatte fuori, così che possa riguardarsi il video con la sua amica e farsi quattro risate. Ma prima si affaccia sul pianerottolo

« E ricordati di portare fuori la spazzatura! »

Grande

La ragazzaccia è impertinente anche da grande.

Se nel frattempo non si è schiantata contro un muro guidando il furgone del gruppo, non le hanno ritirato la patente e non è finita in prigione per schiamazzi e atti osceni in luogo pubblico, come malmenare un fighetto con la catena della borsetta, strangolarlo con le calze a rete, prenderlo a calci con gli anfibi e ficcargli i leggings in bocca perché le ha offerto un bloody mary, la ragazzaccia mette la testa a posto, smette di tormentare gli sfigati e di far finta di studiare e va a lavorare in ufficio, diventa una iena e incomincia a tormentare i colleghi.

Quando entra dalla porta, tutti gli altri cambiano stanza per evitare di essere rimproverati, anche se non hanno fatto niente. Se provano a farle notare che ha sbagliato qualcosa, risponderà strillando

« E allora?! »

Se addirittura osano contraddirla passerà invece alle minacce

« Non ti permettere più di fare una cosa del genere, altrimenti ti faccio timbrare il badge al posto mio per altri sei mesi. »

I suoi colleghi parlano di lei solo a distanza di sicurezza

Se non trova nessuno da tormentare la ragazzaccia può darsi all'alcolismo.
« Stamattina l’ho chiamata con l’interno. Mi fa incazzare solo a sentirla dire “Pronto”. »
« A me fa incazzare solo a sentirla respirare. »

È una leader nata, i suoi modelli sono Elisabetta I d’Inghilterra, Margaret Thatcher, Angela Merkel e Giorgia Meloni. Non essendoci nessuno alla sua altezza il suo attuale punto di riferimento è se stessa.

La ragazzaccia non si sposa perché altrimenti dovrebbe smettere di andare a caccia ed esporre i suoi trofei sulla parete del salotto, e poi dovrebbe mettersi un vestito bianco.

Comunque, per riconoscere una ragazzaccia cresciuta è sufficiente guardarle le scarpe: se sulla punta ci sono tracce di cerone e sotto i tacchi brandelli di pelle è lei. Se invece non ha le scarpe, provate a farle un complimento o a chiederle come va.

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