Radio (elemento)

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Generalità
Nome, Simbolo Radio (Ra)
Serie chimica metalli Alcalino-Terroni
Gruppo, Periodo, Blocco 2(IIA), 7, a destra, dritto in Via Roma
Aspetto Vagamente simile al cappero nasale
Proprietà atomiche
Peso atomico [226,0254] amu. Ma ora è a dieta
Configurazione elettronica Leggere il manuale nella confezione
Raggio di van der Waals ...eh?
Proprietà fisiche
Punto di fusione 700°C
Punto di ebollizione 700°C e una manciata di gradi
Isotopi
Isotopi più stabili Radio Maria, Radio Vaticana

Il Radio è un elemento chimico, noto per essere più radioattivo dell'uranio, del plutonio e dell'alito pesante in generale (noto col termine chimico di "fiatella"). A contatto con l'aria, diventa secco e scuro, per questo viene solitamente confuso con le caccole del naso che hanno la medesima caratteristica.

Scoperta e Studi

Fu scoperto dallo scenziato Mario "Marione" Curie rispondendo esattamente[1] a una domanda del quiz Chi vuol essere contaminato, in cui veniva chiesto appunto cosa fosse il Radio. In seguito alle ripetute radiazioni assorbite dal suo corpo, il buon Marione è stato immediatamente affetto dalla tipica sindrome da Distacco del pisello o Perdita del pesce, diventando così donna e prendendo il nome di Marie Curie.

Nonostante fosse consapevole della tossicità del Radio, la Curie volle proseguire i suoi studi su questo elemento con gli esperimenti più svariati. Lo usò per farci il brodino al posto del dado Knorr (il celebre cuoco Gianfranco Vissani consiglia anche una leggera spruzzatina di cadmio e mercurio per dare quel tocco di sapore in più); lo utilizzò per costruire delle simpatiche collanine luminose da vendere sulle assolate spiagge di Chernobyl; provò persino a usarlo come concime per l'orto, ottenendo dei pomodori grossi come cocomeri.

Caratteristiche Chimiche

Il Radio viene estratto dall'uraninite, un'infezione acuta del Pianeta Urano. L'estrazione può avvenire sulla ruota di Milano, sulla ruota di Torino, quella di Bari, eccetera. Oltre a protoni, neutroni ed elettroni, il suo atomo presenta delle particelle particolarmente intraprendenti: gli sboroni.

Grazie alle sue radiazioni, sprigiona una certa energia, che ha diversi effetti sia sull'uomo sia nell'ambiente circostante. A contatto con il Radio, si hanno brufoli, crescita a dismisura delle sopracciglia, asma, cacarella grave e forti tendenze sadomaso. È noto che Rocco Siffredi sia stato ampiamente contaminato dal Radio, che gli ha causato la crescita di una gamba in più. All'aria aperta, può ionizzare i gas (i cosiddetti gas cogli ioni), contaminare l'acqua e provocare la vittoria dei Radicali alle elezioni.

Tende a disintegrarsi per la sua radioattività: il suo nucleo si dimezza ogni 1602 anni, esattamente come Giulio Andreotti[2]. Persa totalmente la sua radioattività, si trasforma in omogeneizzato per bambini. Parte del radio si trasforma in un altro elemento chimico, il Radon, un gas invisibile ed altamente tossico, praticamente una sorta di loffa radioattiva sganciata dal Radio quando digerisce.

Curiosamente, il Radio ha sesso maschile e femminile. Le femmine sono spesso dei pezzi di isotòpe.

Utilizzo

In base alle dosi, è largamente utilizzato in diverse applicazioni:

  • In medicina, è usato nella radioterapia, cioè il curare i malati terminali facendo ascoltare loro ininterrottamente Radio Maria, fino a farli invocare disperatamente l'eutanasia;
  • Con la vodka, si mescola per un cocktail molto in voga tra i giuovani di oggi: il Vodka-Radio;
  • Usato dagli ultras durante le loro simpatiche e goliardiche risse negli stadi per disintegrare poliziotti e tifosi rivali.

Reperibilità del Radio

È abbastanza facile da reperire. I suoi minerali si possono trovare benissimo nei giacimenti di Vergate sul Membro, nei panini del McDonald's, sugli strappi di carta igienica usata, nell'Inter e nei libri di Federico Moccia.

Può essere acquistato comodamente anche su eBay o sul Postalmarket.

Note

  1. ^ Si presume a culo.
  2. ^ Diversi studi dimostrano che anche Andreotti contiene forti quantità di Radio.