Purgatorio

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Catone, lo scapolo d'oro del Purgatorio.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Purgatorio
« Guardate che il purgatorio esiste e un giorno il Signore ve lo farà vedere, e dopo che a noi cattolici ci avrete preso in giro saprete la verità! »
(Un eletto del Signore si impegna per farsi mandare all'Inferno visto che in Purgatorio non sono abbastanza fighi)
« Negligenti:si pentirono solo in punto di morte. Occupati in armi, pensiero o fuffa, trascurarono fino all'ultimo la propria conversione. »
(Quel posto del Purgatorio che, secondo Dante, è riservato agli utenti di questo sito.)

Descrizione

Nella dottrina cattolica, il Purgatorio è un villaggio turistico ultraterreno dove potersi rilassare con pratiche di purificazione new-age, cinesi e omeopatiche. Non mancano però anche svaghi più classici come gli schacchi masochisti[1], la tarantella sui carboni ardenti e gli sport da spiaggia il cui campione assoluto è Marco Porcio Catone.

A differenza di quanto Dante possa far pensare questo ameno luogo è raggiungibile solo dalle anime dei defunti e i vivi, per avere una cosa simile, devono accontentarsi di un lavaggio intestinale.

I classici abitanti del purgatorio sono i defunti che, pur suscitando la simpatia di Cristo Compagnone, non sono abbastanza dentro, bro, capisci? Non ci stanno ancora, quindi prima di andare in Paradiso devono diventare più ganzi e imparare nuovi sgami. Essi si impegnano duramente nel loro percorso di formazione purificatorio per diventare sempre più fighi agli occhi del grande capo Cristo che eventualmente, alla fine, concederà loro il ticket d'ingresso per una della sue serate più in, previa approvazione di Barabba DJ.

Dunque, il Purgatorio non è una crudele punizione divina ma un bel regalo pre-beatitudine. Considerando che in paradiso non si fa un cazzo dalla mattina alla sera e ci si frantumano i maroni a fissare sempre lo stesso punto come degli autistici, perché non passare un po' di tempo a divertirsi prima? Tanto c'è tutta l'eternità per annoiarsi.

Purgazioni, purgature e purgamenti

I purgatori, cioè gli addetti alle purgature, sono professionisti importati dall'Inferno, molto volenterosi e capaci di somministrare allo stesso purgando anche 50 purghe al giorno, che lo voglia o no.

Il purgante è costituito da sale inglese, una sostanza in grado di trasformare l'intestino in un frullatore, ed olio di ricino, una sostanza che obbliga a contrazioni violentissime i muscoli dell'intestino medio e del retto. Questi due purganti vengono somministrati alternativamente al purgato, in dosi crescenti fino a 5 Kg di sale inglese o 5 Lt di olio di ricino. Nel caso che il purgato non cachi subito, è evidente che è costipato e quindi un purgatore si occupa di disintasarlo con un bastone che viene introdotto nell'ano fino all'intestino medio e poi agitato per favorire l'espurgo[2].

I teologi cattolici non spiegano quale sia la dieta di coloro che sono detenuti nel Purgatorio. San Certusio, considerando il fatto che il Purgatorio non importa alimenti, pensò che, poiché essi devono comunque cacare pressocché initerrottamente, è evidente che debbano anche ingoiare ininterrottamente cibo come materia prima. Secondo il Santo si tratta di merda di recupero, prodotta dagli stessi condannati, sapientemente miscelata con segatura di rovere e limatura di ferro. Si realizzerebbe così un circuito chiuso per cui lo stesso condannato ingoia e ricaca sempre la stessa merda, prima in forma di pastone e poi in forma liquida.

Secondo San Purgazio, uno specialista degli studi sul Purgatorio, esiste una precisa tabella che indica la quantità di merda da cacare a seconda del peccato da scontare; ma spesso i purgatòri non ne tengono conto e vanno avanti finché qualcuno non si accorge che il condannato non caca più. A quel punto, dopo un bidé al lisoformio, viene impacchettato e spedito in Paradiso con l'etichetta "CPC" (cacavit peccata sua).

Il Purgatorio per Dante Alighieri

Durante il periodo più buio della sua adolescenza, il poeta toscano partorì la seconda cantica della Divina Commedia[3]. Inspiegabilmente, analizzando l'opera[4], pare che il 98% dei purgandi incontrati lungo il cammino di Dante, sia suo amico o fiorentino o comunque italiano. Questi dati portano quindi il lettore a 3 considerazioni importanti:

  1. I racconti di Dante sono oggettivissimi e assolutamente imparziali
  2. L'Italia è la patria di tutti i peccatori della storia nonché dei principali uomini puniti dal Signore
  3. Dante doveva essere l'uomo più conosciuto e apprezzato dell'epoca

Nella sua opera, il sommo Alighieri mostra tutto il suo distacco personale[citazione necessaria] dalle vicende narrate attraverso artifici virtuosi come quello che possiamo trovare nel canto XI versetti 97-99:

Così ha tolto l’uno a l’altro Guido

la gloria de la lingua; e forse è nato

chi l’uno e l’altro caccerà del nido.

Tradotto:

Così Guido Cavalcanti ha scalzato Guinizelli

nell'arte della poesia; e forse è già nato

chi supererà entrambi con la sua bravura.

Evidente, in queste ultime parole, come non ci sia nessun riferimento all'umilissimo protagonista o alle sue opere[5].

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Nel Purgatorio il rumore di fondo è simile a quello delle cascate del Niagara solo che a far rumore non è acqua ma merda liquida.

Note

  1. ^ Ogni pezzo mangiato va davvero mangiato.
  2. ^ Questa prassi, però, è severamente vietata se il purgato manifesta gradimento per il trattamento
  3. ^ scritto del quale nessuno sentiva la mancanza
  4. ^ ed esattamente come nell'Inferno e nel Paradiso.
  5. ^ d'altra parte, alcuni studiosi affermano di essere davanti alle prime forme di pubblicità occulta e conflitto di interessi.