Parrocchia

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Fotografia di una parrocchia. A destra il furgone del sacerdote.
« Io l'ho cambiata molto tempo fa »
(Wlady)
« L'avevamo notato. »
(Tutti)
« Qui comando io! »
« Jawohl! »
« È il mio luogo abituale di svago. »
(Burzum)
« Ci divertivamo un sacco a giocare a calcio all'oratorio. »
(Slayer)


La parrocchia è una piccola città-stato a governo dittatoriale di stampo teocratico. In Italia e nel mondo ve ne sono migliaia.

Che cosa è di preciso?

La parrocchia è un'entità politica autonoma presente sul territorio da diversi anni. Fortunatamente, negli ultimi tempi la sua diffusione è in forte calo. Essa, solitamente consiste in:

Chiesa
  • Chiesa. Il luogo centrale di tutta la parrocchia. Non c'è parrocchia se non vi è un edificio adibito al culto religioso dove il capo supremo, il sacerdote, manovra il consenso della massa dei parrocchiani a suo favore.
  • Oratorio. Una caserma vera e propria, dove i bambini vengono indottrinati con dosi pesanti di catechismo. In questi locali è molto importante il ruolo ricoperto dai veri catechisti, che il più delle volte assumono caratteristiche sempre più simili a quelle del Sergente Hartman
  • Campo sportivo.In alcuni casi, le parrocchie più abbienti sono provviste di campi sportivi. Cosicche i giovani catecumeni siano temprati nello spirito e nel corpo per prepararsi allo scontro finale con le forze del male: la lobby ebraica, i Gay, quelli che hanno avuto rapporti prematrimoniali e i Metallari.
  • Segrete. Qui viene rinchiuso chiunque rifiuti il modo di pensare e di vivere dettato dall'ineffabile sacerdote. Le pene inflitte consistono nella visione forzata di Tele Radio Padre Pio e nell'ascolto prolungato di Radio Maria.
  • Campanile. Tutte le parrocchie non vogliono che si sappia in giro, ma la pena più pesante per i dissidenti recidivi consiste nell'essere legati e utilizzati come batacchio per le campane.

Sistema di Governo

Il duro regime dittatoriale della parrocchia è stato denunciato anche da "Amnesty International" ma nessuna entità istituzionale sovranazionale (non so bene cosa significhi questa ultima espressione, però dovrebbe riferirsi a ONU, NATO, Federazione Intergalattica e Neon Genesis Evangelion) si è mossa per risolvere il problema. Il governo della parrocchia è essenzialmente un'oligarchia così strutturata:

Sacerdote in visita presso dei malati.
  • Il capo supremo è il sacerdote e viene nominato dalla diocesi, un organismo che di fatto costituisce una federazione di più parrocchie. Qui, il sacerdote deve coltivare il proprio culto della personalità ed esaltare la sua totale ineffabilità. Per accapararsi il favore delle masse, questa figura organizza iniziative di puro carattere demagogico come feste parrocchiali, sagre (che non sono altro che delle trappole per attirare e catturare i dissidenti dell'ordine parrocchiale), riffe, tombole, feste per gli anziani (in cui i giovani pluriottuagenari vengono narcotizzati e privati dei loro portafogli) e visite presso i malati. Malati che spesso sono affetti da orchite causata dalle lunghe e inconcludenti omelie del sacerdote e del vice-parroco.
Noto viceparroco.
  • Il vice-parroco non è nient'altro che il luogotenente del sacerdote. Talvolta è molto più dotato e talentuoso dello stesso sacerdote nel tenere le briglie del potere ma difetta di quelle doti di carisma, sadismo e ambizione che sono proprie del suo diretto superiore. È comunque un ruolo importante all'interno della parrocchia poiché i vice-parroci sono gli occhi e le orecchie del sacerdote. Spesso viene incaricato nel tenere i grandi comizi domenicali per aggiornare i parrocchiani sulle condizioni della loro città stato e sui loro nuovi nemici (Teletubbies, Harry Potter e il temibile Yu-Gi-Oh).
Quest'uomo fa parte del gruppo sposi della sua parrocchia.
  • Il gruppo sposi è, di fatto, il consiglio di amministrazione della parrocchia. Per accedervi bisogna sposarsi secondo rito cattolico all'interno della parrocchia, ripetere a memoria sette volte sette l'"Inferno" di Dante Alighieri e intonare " Se l'arcivescovo di Costantinopoli si volesse arcivescovoscostantinopolizzare, vi arcivescovocostantinopolizzereste voi per arcivescovoscostantinopolizzare lui?" sulle note di una qualsiasi canzone di Umberto Tozzi. Per questo è molto difficile riuscire a farvi parte. È una maldicenza comune credere che per entrare nel gruppo sposi (quindi entrare nelle grazie del sacerdote), bisogni annullare ogni minima forma di libero arbitrio e pensiero indipendente. Le coppie (nella maggioranza dei casi, uomo e donna) che vi entrano hanno in mano le sorti della parrocchia: la loro sete di potere è insaziabile. Gli esponenti di spicco del gruppo sposi solitamente accompagnano le due massime cariche di governo (sacerdote & vice parroco, sempre loro...) nell'organizzazione della messa: questi individui vengono definiti accoliti.

Se proprio sei spinto da una curiosità morbosa, si accenna al gruppo sposi anche in questo articolo del piffero qui

Catechista. Lo si capisce dallo sguardo molto vivace
  • I catechisti rivestono un ruolo di primo piano. Fungono da raccordo tra le sfere alte (Sacerdote, vice-parroco e Gruppo Sposi) e il ventre molle della comunità, cioè i parrocchiani. Ma la loro funzione più importante è quella di somministrare la droga del catechismo ai più piccini, in modo tale da sopprimere qualsiasi forma di intelligenza creativa e incanalarli verso la sana (?) e cattolica vita parrocchiale. Un'abitudine molto diffusa dei catechisti è ascoltare Celine Dion. Emergere dal grado di catechista è molto difficile: dopo una certa militanza tra le fila della catechesi (78987 anni di servizio), quelli che non riescono ad accedere alla cerchia del gruppo sposi vengono abbattuti nel mattatoio personale del sacerdote, cosicche da avere carne fresca sempre a disposizione. La carne matura di catechista è molto prelibata.
Un gruppo di parrocchiani assetati di sangue pronti alla battaglia. È visibile la perfifia insita nei loro occhi.
  • I parrocchiani sono lo strato più ampio di popolazione della comunità parrocchiale. A nessuno degli aventi potere della parrocchia importa di loro e del loro pensiero, perché tanto non hanno né le forze né la voglia di cambiare le cose all'interno della loro piccola città-stato. Le loro capacità di ragionamento sono state notevolmente inficiate dalle pesantissime dosi di catechismo ed è totalmente impensabile che una qualsiasi forma di ribellione organizzata possa partire dal basso. Però, questa plebaglia si rivela un utile forza lavoro nell'organizzazione di eventi come sagre, feste e sanguinosi pestaggi di bambini cinesi.