Nonnotizie:Incidente ad un Intercity in galleria. Paura armi batteriologiche

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6 giugno 2009


Il treno Intercity Milano-Napoli era appena entrato in galleria quando è avvenuta la tragedia. Si trovava all'altezza di Prato, e il convoglio viaggiava tranquillo con a bordo i normali pendolari. Poco dopo le 10 del mattino però la calma del viaggio è stata interrotta per colpa di un'esplosione avvenuta nei vagoni di prima classe. I passeggeri più vicini sono morti sul posto, ma quelli delle classi inferiori sono riusciti a scappare nel trambusto generale, finché il treno non è deragliato, causa il tremendo olezzo che si era improvvisamente diffuso in tutto il mezzo, facendo svenire il macchinista.

Il treno è uscito dai binari all'altezza dell'uscita della galleria, sbattendo contro un secondo treno, proveniente da Firenze. Tale treno infatti aveva perso il controllo dopo essere incappato in una nube verdastra e puzzolente apparentemente proveniente dall'Intercity.

Il treno vittima dell'incidente dopo il peto spazziale

Dopo una collisione devastante e minuti di totale orrore per tutti i passeggieri sopravvissuti, sono arrivati i primi soccorsi sul luogo del disastro. Il panorama che hanno incontrato era spaventoso: la maggior parte dei passeggeri era svenuta o morta asfissiata da quella che sembrava una enorme nube puzzolente. Ulteriori indagini hanno portato alla luce che la nube proveniva dal bagno della prima classe. A questo punto si è temuto di essere di fronte ad un attentato terroristico, in cui erano state utlizzate armi batteriologiche di ultima generazione. Una volta arrivate le forze speciali si è finalmente fatta irruzione nel gabinneto.

Con incredibile stupore dei soccorritori non è stato trovato altro che, seduto sulla tazza del cesso, Giuliano Ferrara, armato di un rotolo di carta igienica. Dopo una tremenda lotta per disincastrarlo dalle lamiere, l'enorme politico è stato portato in salvo, dove è stato interrogato.

« Come pranzo ci hanno portato fagioli »

Questa la giustificazione rifilata da Ferrara ai soccorsi e agli altri passeggeri, dopo essersi finalmente pulito il culo.

Uno dei passeggeri dell'Intercity che stava aspettando per andare in bagno è rimasto gravemente ferito durante il poderoso peto/esplosione, e ha riportato ingenti danni al sistema nervoso. Il medico del 118 che lo ha visitato stazione di Prato dichiara che i danni sono irreversibili. I circa 500 viaggiatori che erano sul convoglio sono stati sottoposti a lavanda gastrica e a lavaggio con acido per eliminare ogni traccia dei fagioli del pranzo di Ferrara. Hanno proseguito in seguito con un altro treno arrivato da Firenze. Molti hanno raccontato di aver passato le due-tre ore ad aspettare i soccorsi totalmente in apnea, e senza osare aprire bocca, per non rischiare di venire asfissiati.

Uno dei superstiti ricoverati dopo il disastro.
« Avevamo paura. Non ho mai sentito un botto così forte, neanche dopo un'intera porzione del minestrone di mia nonna »

Ha dichiarato uno choccato superstite. E' ancora meno rassicurante la dichiarazione delle Ferrovie dello Stato:

« L'onda d'urto causata dall'esplosione ha urtato uno dei vetri frontali del locomotore del treno Intercity 585 Milano-Napoli in viaggio tra Bologna e Firenze. Il vetro si è scheggiato provocando il leggero ferimento del macchinista. Il treno si è poi scontrato contro un altro velivolo, vittima anche lui della disastrosa scoreggia. Sono ancora sconosciute le condizioni del macchinista, ma si teme il peggio. »

La piccola interruzione ha causato ritardi fino a 180 minuti, e la nube tossica sfuggita dal controllo dei soccorritori ha causato la morte di 50 contadini del luogo, distruggendo millemila ettari di raccolto. Non si hanno notizie invece del colpevole di tutto questo, ma tutti sperano che si trovi al posto giusto.


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