Ferrovie dello Stato

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Le nuove vetture delle FS
« Quando c'era LUI, i treni arrivavano in orario. Ad Auschwitz. »
(Silvio Berlusconi sulle Ferrovie dello Stato negli anni 30.)
« E in effetti perfino i vagoni piombati erano più comodi dei treni di oggi. »
(Deportato ad Auschwitz sulle Ferrovie dello Stato.)


Le Ferrovie dello Stato - anche dette Ferrovie dello strazio, FS, FFSS e EFFEESSE - erano una società che gestiva il trasporto su rotaia in tutta Italia tranne che nella Barbagia e in Sardegna (per via dei briganti che assaltano i treni) e a Matera (per evitare che la gente scappi via); fondate ai tempi dei Savoia nei primi del '900, furono portate in auge dal Duce, che volle darci il treno oltre che la luce.

In Repubblica avanzata le FS diventarono Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A., che incorpora tutto quello che erano una volta le FS, ma suddiviso in tante aziende con tanti dirigenti e altrettanti segretari, che possono così rimpallarsi tra di loro all'infinito le responsabilità di qualunque cosa, senza licenziare mai nessuno.

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NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Ferrovie dello Stato.


Storia

Le FS (Ferrovie dello Stronzo) furono create a fine '800, senza che nessuno lo avesse mai esplicitamente chiesto.
Durante il ventennio fascista le Ferrovie raggiunsero il loro apice, sia per la loro proverbiale puntualità (quando c'era lui...) sia per aver fornito un servizio di trasporto efficiente e adeguato ai numerosi turisti ebrei in visita ai campi di divertimento nazifascisti costruiti in in Germania.

Nel corso della storia, le FS hanno sviluppato, come tutte le reti ferroviarie mondiali, un linguaggio binario.

Le FS oggi

Avveniristico ponte ferroviario costruito nell'ambito del progetto Grandi Opere-TAV. Realizzato in materiali ecocompatibili (muesli e riso soffiato), ha la piacevole caratteristica di essere biodegradabile (svanisce alle prime piogge)

Al giorno d'oggi le cose sono cambiate molto, anche se si tenta di ritornare a quel tempo apportando una serie di cambiamenti:

  • Carrozze (e passeggini): sono state reintegrate le carrozze di legno del ventennio, con relativi ebrei morti asfissiati e di fame ancora perfettamente conservati. I sedili al tempo erano optional ed è stato pensato di fornirli solo al personale di bordo. Grazie ai cadaveri, è possibile imbattersi in ogni tipo di bestia, dalle pulci alle iene che si nutrono di carogne. Degne di nota le porte scorrevoli (si fa per dire) fra un vagone e l'altro, che pesano 500 kg ciascuna e i cui meccanismi sono inceppati da tonnellate di residui organici non meglio identificati, e i finestrini, anch'essi inceppati dallo stesso tipo di composti.
  • Orari (dischi): è stata presa l'iniziativa dello "scherzo al pendolare", ovvero proprio prima di arrivare a destinazione, se non è stato accumulato abbastanza ritardo, viene bloccato il treno in un punto a caso del tragitto e chiesto ai passeggeri di scendere per un "foro a una gomma". Grasse risate quindi!
  • Pulizia (putredine): è stato arruolato un intero plotone di leghisti capeggiati da Borghezio che si prenderanno cura della pulizia dei vagoni anche solo sfiorati dai culi infetti degli extracomunitari. Ha commentato sarcastico uno dei leader di Lega Nord: "Avremmo dovuto fare come a Treviso: bruciare una fabbrica di elettrodomestici e soffocarli tutti con le sostanze". Pazienza. Intanto fioccano le proposte di distinguere nei treni Intercity il carrellino per i padani (con salame, soppressa, coppa, spritz e vin brulé) e quello per gli extracomunitari (con beveroni di olio di ricino preparati appositamente per l'occasione).
  • Costi (e costate): si sono tutti stupiti, ma il cambio di valuta non ha modificato le politiche di Trenitalia, che ha continuato con la politica tradizionale di aumento dei prezzi. "Speravamo in una riesamina delle scelte finanziarie" Aveva detto il delegato Consob - ebbene, la riesamina c'è stata, e si è scelta una conversione semplificata per aiutare gli anziani a dilapidare la loro pensione. 30.000 lire = 30.000 euro. "Facile - commenta l'addetto alle pubbliche relazioni - bastava cambiare il punto in una virgola". Trenitalia ha saputo ancora una volta caricare passeggeri e riportarli al punto di partenza.
Il Pendolino.
  • Cartaviaggio (e salvacondotti papali): nulla di più chiaro. Consideriamo il caso dei possessori di carta Smart (<25 anni). Se lo desiderano possono pagare un ticket che garantisce il 10% di sconto per la modica cifra di 40€ annuali. Oppure, cosa più saggia, non lo pagheranno, ma usufruiranno di quei pochi posti junior scontati 10% o 20%. Nulla di più facile: le macchinette elettroniche non leggono il ticket, internet dichiara non valide combinazioni di sconti che invece sono disponibili allo sportello. Del resto lo sportello è uno solo in città dove il numero dei pendolari supera di molto quello dei posti disponibili...
  • Fermate: si è deciso di creare fermate nel nulla per fare in modo che si trovino posti a sedere vicino alle stazioni di fine corsa. Quindi attenti, se in mezzo alla steppa sentite il computer di bordo (che in realtà non è altro che il controllore) annunciare "prossima fermata", seguito da una voce carina di signorina che dice "Roma Termini".


Pubblicità ai tempi del Ventennio sull'immigrazione clandestina nei campi di concentramento

Scemo e + scemo

Dal 1994 le FS si sono avvalse di 2 eminenti figure che hanno portato la compagnia, nell'ambito della classificazione "EU-Ranking" dal livello "Questi vanno ancora col vapore" al livello "Chi cazzo s'è fregato il binario 2, che fino a ieri c'era !?"

  • Giancarlo Cimoli: in arte Terminator, dopo aver portato il bilancio delle FS a un livello concavo e aver inventato l'azienda TRENI-TAGLIA, è passato all'Alitalia ribattezzandola ALI-TAGLIA, facendo atterrare le azioni della società (perché, come riferito da Cimoli stesso, un atterraggio sicuro è la prima buona regola). Voci di corridoio affermano un suo prossimo ingaggio direzionale nel settore della Marina, che verrà ribattezzata IMPRESA TITANICA.
  • Elio Catania: detto "quel gran genio del mio amico" (da Cimoli) è il padre del progetto Grandi Stazioni, volto a trasformare le suddette in grandi centri megapolifunzionali ripieni di tutto (bar, tabaccherie, casinò, farmacie, guardie mediche, ospedali, chiese, CIA, FBI, ausiliari del traffico, bordelli, megaparcheggi, ristoranti, ma soprattutto cessi a pagamento e macchinette obliteratrici rotte), fregando le mattonelle e le murature dalle altre 8.000 stazioni italiane. Altro obiettivo di sua invenzione è la realizzazione della TAV (anche e sopratutto per la tratta Carugate-Busto Garolfo), progetto atto a spostare le stazioni centrali delle città a minimo 35 km dalle città stesse.

Grandi opere

Megastazione di Sanremo

M di, appunto, Megastazione.

Fra queste mirabolanti opere si ricorda la nuova Megastazione di Sanremo dove c'è di tutto: 2 maxiparcheggi, cinema multisala, fortezza delle scienze con rampa di lancio per Mazinga, biglietteria con sportelli informativi in 74 lingue, centro commerciale, piazzale con taxi fluttuanti (stile Ritorno al futuro), ambasciate di 120 paesi, stadio di calcio, palazzetto di basket, giardino botanico di 20.000 ettari, cosmodromo, biblioteca, policlinico, aeroporto, luna park, centro benessere e zoo-safari.

Per un piccolo errore di calcolo sono però stati dimenticati i binari, e la stazione stessa si trova in un luogo non precisato del Piemonte (o forse della Francia).


Stazione di Vesuvio Est

Mitologica stazione (o forse autogrill) sull'A30 Salerno-Caserta) posizionata nessuno sa dove, al servizio di non si sa quale comune.

Per chi riuscisse a trovarla è in palio come premio un panino doppio camogli sugna-strutto-besciamella del 1981. La consorella stazione Vesuvio Ovest, posizionata sulla caldera del Monte Somma, è durata 12 minuti dalla sua inaugurazione.

Un tipico cartello che avvisa della presenza di binari.

TAV

   La stessa cosa ma di più: TAV.

La nuova grandiosa rete per Treni A Vapore.

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