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[[File:Luca Carboni Torino.jpg|miniatura|200px|Uno spacciatore di anfetamine, oppure Luca Carboni, a scelta.]]
{{Cit2|Questa canzone mi mette allegria.|[[Nessuno]] su un [[Tutto|qualunque]] brano di Luca Carboni}}
'''Luca Carboni''' ([[Bologna]], [[1962]]) è [[cantautore]] malinconico, [[poeta]] disperato e [[musicista]] scazzato [[italiani|italiano]], nonché noto ladro di mille lire. Esordendo nel [[1984]], nel panorama musicale nazionale si configura come esponente chiave di una intera generazione: i ragazzi con l’Invicta strappata e le toppe sui gomiti.
{{Cit2|Perchè fra gioia e dolore che differenza c'è?|Luca Carboni riflette sugli aspetti della sua vita}}
{{Cit2|Per tutti i crepuscoli, questo figliolo ha il colore della notte quando le campane suonano al morto|[[Pier Paolo Pasolini]] dopo aver ascoltato un album intero di Luca Carboni}}

'''Luca Carboni''' (Bologna, 1962) è cantautore, poeta malinconico, musicista italiano nonché noto ladro di mille lire. Esordendo nel 1984, nel panorama musicale nazionale {{citnec|si è sempre distino per il carattere riflessivo ed intimista dei suoi testi.}}
{{Wikipedia}}
{{Wikipedia}}

== Biografia ==
== Biografia ==
=== Le origini ===
Luca Carboni, figlio illegittimo di [[Dustin Hoffman]] e di una suora del convento delle carmelitane di Ravenna, viene adottato da una famiglia di contadini bolognesi che per questa adozione ricevettero dei sussidi statali mensili di 15 mila lire. Cresce per i colli bolognesi dando un valido contributo alle formiche della zona: si impegna costantemente al trasporto di quelle più caricate al proprio nido; sfortunatamente per loro, spesso sbaglia nido.
Luca Carboni, figlio illegittimo di [[Dustin Hoffman]] e di una suora del convento delle carmelitane di [[Ravenna]], viene adottato da una famiglia di contadini bolognesi che volevano tanto un figlio che rallegrasse la loro vecchiaia. Gli è andata male.
Gli anni delle scuole medie furono tragici, iniziò a provare rancore verso il suo padre naturale e verso i suoi compagni di classe che non volevano giocasse con loro a calcio poiché si ostinava a tirare in porta il pallone con le mani.

All’età di 14 anni, anno in cui inizia a frequentare la ragioneria, ad una visita parrocchiale a Firenze incontra [[Marco Masini]], giovane fiorentino quasi coetaneo, con il quale instaura una breve ma intensa amicizia di penna. I due ragazzi sembrano avere molto in comune: una vita solitaria, il rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere ma non è stato, per quello che può essere ma che non è, per quello che potrà essere ma che sicuramente non sarà e, addosso, il peso di un mondo che non va. Si scambiano teneramente consigli su come resistere agli urti della vita, e certe volte anche alla sfiga. Ad un certo punto intuiscono che avrebbero potuto trovare conforto nella musica, unica compagna di vita che non li avrebbe mai traditi o abbandonati. Così ha inizio la loro lunga ma tintinnante carriera musicale. Purtroppo l’amico, esasperato dai drammi adolescenziali di Luca, tronca improvvisamente la loro amicizia e, come ultimo atto, gli dedica una famosa canzone <ref>la canzone è un invito ad andare in un [[Vaffanculo|luogo]]</ref>.
Gli anni delle [[scuole medie]] furono tragici. Iniziò a provare [[rancore]] verso i suoi compagni di classe che non volevano giocasse con loro a calcio poiché si ostinava a tirare in porta il pallone con le mani. All’età di 14 anni, durante una visita parrocchiale a [[Firenze]], conosce [[Marco Masini]], giovane fiorentino quasi coetaneo, con il quale instaura una breve ma intensa amicizia basata sulla [[sfiga]] esistenziale. I due ragazzi sembrano avere molto in comune: una vita solitaria, il peso addosso di un mondo che non va, il rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere ma non è stato, per quello che può essere ma che non è e per quello che potrà essere ma che sicuramente non sarà, e la convinzione che, in fondo, nel mercato discografico italiano c'è una lucrosa nicchia per le canzoni che fomentano la [[depressione]].
Durante questi anni scopre nuovi sentimenti e, con essi, nuovi problemi, tutti riconducibili a un senso di inadeguatezza esistenziale. Si innamora di una ragazza della sua scuola, una certa Silvia. Purtroppo questo amore non è ricambiato, e lui attribuisce ciò al suo fisico poco prestante. Deluso da ciò, si iscrive in palestra, spiffera a Silvia che il suo fidanzato Luca, un suo omonimo che lui non esitò a definirlo buffo e a prenderlo in giro, si bucasse ancora e scrive una canzona sull’intera vicenda. Si riprende subito dalla vicenda grazie proprio alla musica, infatti in seguito commenterà {{quote|Non mi lamento per la mia situazione se posso scrivere una canzone.|}}

== Gli anni della maturità musicale ==
Durante questi anni Carboni scopre nuovi sentimenti e si innamora di una ragazza della sua scuola, una certa Silvia. Purtroppo questo amore non è ricambiato, e lui attribuisce ciò al suo fisico poco prestante. Deluso da ciò, si iscrive in [[palestra]], scrive una canzone, spiffera a Silvia che il suo fidanzato - un [[omonimo]] del cantautore - si bucasse ancora; quindi scrive un'altra canzone. Tuttavia, si riprende subito dalla triste vicenda grazie proprio alla musica, infatti in seguito commenterà:
Passato il periodo adolescenziale, ma non gli aspetti tipici di esso, inizia a comporre canzoni a raffica, tutte ispirate al suo vissuto, passato e presente. Finalmente scopre l’amore vero, portatore di fugaci gioie, effimere passioni e intense sofferenze. Lei è Lina, ragazza dal gentil aspetto e musa ispiratrice di tutte le sue future canzoni. Lina, detta Farfallina per il suo svolazzare da [[Pene|fiore]] a [[Pene|fiore]], pare abbia conosciuto Luca in una serata in cui era ubriaca (come tutte le altre sere) promettendogli fin da subito amore eterno. Un bel dì, esattamente due giorni dopo, Luca andò a prenderla a casa, ma appena aprì la porta la trovò mentre stava [[sesso|morendo]] insieme a un certo Simone. L’episodio lo segnò profondamente, tant’è che questa volta non gli bastò una canzone per dimenticarla.
{{Citazione|Non mi lamento per la mia situazione se posso farmi un po' di diritti d'autore scrivendoci una canzone.}}
== Gli anni del declino ==

Come una donna che non si accorge degli anni che passano così Masini continua imperterrito a scrivere canzoni. I riferimenti al suo passato sono sempre presenti, attua una autocritica <ref>dice: '''a quel tempo ero solo un ragazzo che stava cambiando la pelle, non ero padrone di niente!'''</ref> della sua vita ma non abbandona la speranza di un miglioramento.
=== Gli anni della maturità musicale ===
Passato il periodo adolescenziale, ma non le seghe mentali che da esso conseguono, inizia a comporre canzoni a raffica, tutte ispirate al suo vissuto, per lo più inventato. Finalmente scopre l’amore vero, portatore di fugaci gioie, effimere passioni e intense sofferenze: lei è Lina, detta Farfallina per il suo svolazzare da [[Pene|fiore]] a [[Pene|fiore]], conosciuta in una serata in cui era ubriaca (come tutte le altre sere) promettendogli fin da subito amore eterno. Il giorno dopo Luca va a prenderla a casa, ma appena apre la porta la trova mentre stava [[Orgasmo|morendo]] insieme a un certo Simone. L’episodio lo segna profondamente, tant’è che questa volta non gli basta una canzone per dimenticarla.

=== Il declino ===
Come una donna finge di non accorgersi degli anni che passano e non tollera che glielo si dica, così Carboni continua imperterrito a scrivere canzoni che non piacciono un granché (neanche a lui). I riferimenti autocritici al suo passato sono sempre presenti, ma non abbandona la speranza di un miglioramento, infatti continua a cantare in anfiteatri semivuoti durante le poche piovose serate estive.

== Il carattere poetico dei suoi testi ==
== Il carattere poetico dei suoi testi ==
A parte {{citnec|lo spessore dell'introspezione che c'è dietro le sue melodie orecchiabili}}, in esse è riscontrabile anche una vera e propria prosa che lascia spazio, spesso e volentieri, alla poesia. Infatti tante sono le figure retoriche presenti nei suoi testi. Vediamo qualche esempio di ossimoro:
A parte {{senfon|lo spessore dell'introspezione che c'è dietro le sue melodie orecchiabili}}, in esse è riscontrabile una prosa che lascia spazio, spesso e volentieri, al mettere insieme parole a caso. Infatti tante sono le figure retoriche presenti nei suoi testi. Alcuni esempi di [[Contraddizione|ossimoro]] carbonesco:

{{quote|L'amore forse è solo una bugia, '''la bugia più grande, la più vera''' che ci sia sia.|}}
{{Citazione|L'amore forse è solo una bugia, '''la bugia più grande, la più vera''' che ci sia.|}}
{{quote|È primavera e mi prende '''un bisogno di leggerezza e di pesanti passioni'''.

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{{Citazione|È primavera e mi prende '''un bisogno di leggerezza e di pesanti passioni'''<ref>[[Leopardi]] gli fa una pippa.</ref>}}
== Conclusioni ==

Si configura come esponente rappresentativo di una intera generazione, i ragazzi con l’Invicta strappata e le toppe sui gomiti. Influisce anche sulle generazioni future, anticipando l’idea della necessità di un fisico bestiale, indispensabile perfino per bere o per fumare.
== Discografia ==
* 1984 - ''...intanto Dustin Hoffman c'ha un naso più grosso del mio''
* 1985 - ''For Eva''
* 1987 - ''Luca Carboni''
* 1989 - ''Persone affette da afasia''
* 1992 - ''Aridaje Carboni''
* 1995 - ''MONGOLO mongoloid mongo mongollienne''
* 2001 - ''STO*CA''
* 2006 - ''...le band si sciolgono, ovvero come razionalizzo il fatto che nessuno m'abbia preso a fare il cantante in una band''
* 2011 - ''Senza titolo e, a dirla tutta, senza neanche 'sta gran voglia''
* 2015 - ''Poppe up''
* 2018 - ''Sputi''


== Note ==
== Note ==
<references />
{{legginote}}

{{note|2}}
{{Musicaitaliana}}
{{Portali|Musica}}

[[Categoria:Cantautori|Carboni]]

Versione attuale delle 02:36, 13 giu 2023

Luca Carboni (Bologna, 1962) è cantautore malinconico, poeta disperato e musicista scazzato italiano, nonché noto ladro di mille lire. Esordendo nel 1984, nel panorama musicale nazionale si configura come esponente chiave di una intera generazione: i ragazzi con l’Invicta strappata e le toppe sui gomiti.

Uno spacciatore di anfetamine, oppure Luca Carboni, a scelta.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Luca Carboni

Biografia

Le origini

Luca Carboni, figlio illegittimo di Dustin Hoffman e di una suora del convento delle carmelitane di Ravenna, viene adottato da una famiglia di contadini bolognesi che volevano tanto un figlio che rallegrasse la loro vecchiaia. Gli è andata male.

Gli anni delle scuole medie furono tragici. Iniziò a provare rancore verso i suoi compagni di classe che non volevano giocasse con loro a calcio poiché si ostinava a tirare in porta il pallone con le mani. All’età di 14 anni, durante una visita parrocchiale a Firenze, conosce Marco Masini, giovane fiorentino quasi coetaneo, con il quale instaura una breve ma intensa amicizia basata sulla sfiga esistenziale. I due ragazzi sembrano avere molto in comune: una vita solitaria, il peso addosso di un mondo che non va, il rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere ma non è stato, per quello che può essere ma che non è e per quello che potrà essere ma che sicuramente non sarà, e la convinzione che, in fondo, nel mercato discografico italiano c'è una lucrosa nicchia per le canzoni che fomentano la depressione.

Durante questi anni Carboni scopre nuovi sentimenti e si innamora di una ragazza della sua scuola, una certa Silvia. Purtroppo questo amore non è ricambiato, e lui attribuisce ciò al suo fisico poco prestante. Deluso da ciò, si iscrive in palestra, scrive una canzone, spiffera a Silvia che il suo fidanzato - un omonimo del cantautore - si bucasse ancora; quindi scrive un'altra canzone. Tuttavia, si riprende subito dalla triste vicenda grazie proprio alla musica, infatti in seguito commenterà:

« Non mi lamento per la mia situazione se posso farmi un po' di diritti d'autore scrivendoci una canzone. »

Gli anni della maturità musicale

Passato il periodo adolescenziale, ma non le seghe mentali che da esso conseguono, inizia a comporre canzoni a raffica, tutte ispirate al suo vissuto, per lo più inventato. Finalmente scopre l’amore vero, portatore di fugaci gioie, effimere passioni e intense sofferenze: lei è Lina, detta Farfallina per il suo svolazzare da fiore a fiore, conosciuta in una serata in cui era ubriaca (come tutte le altre sere) promettendogli fin da subito amore eterno. Il giorno dopo Luca va a prenderla a casa, ma appena apre la porta la trova mentre stava morendo insieme a un certo Simone. L’episodio lo segna profondamente, tant’è che questa volta non gli basta una canzone per dimenticarla.

Il declino

Come una donna finge di non accorgersi degli anni che passano e non tollera che glielo si dica, così Carboni continua imperterrito a scrivere canzoni che non piacciono un granché (neanche a lui). I riferimenti autocritici al suo passato sono sempre presenti, ma non abbandona la speranza di un miglioramento, infatti continua a cantare in anfiteatri semivuoti durante le poche piovose serate estive.

Il carattere poetico dei suoi testi

A parte lo spessore dell'introspezione che c'è dietro le sue melodie orecchiabili[senza fonte], in esse è riscontrabile una prosa che lascia spazio, spesso e volentieri, al mettere insieme parole a caso. Infatti tante sono le figure retoriche presenti nei suoi testi. Alcuni esempi di ossimoro carbonesco:

« L'amore forse è solo una bugia, la bugia più grande, la più vera che ci sia. »
« È primavera e mi prende un bisogno di leggerezza e di pesanti passioni[1] »

Discografia

  • 1984 - ...intanto Dustin Hoffman c'ha un naso più grosso del mio
  • 1985 - For Eva
  • 1987 - Luca Carboni
  • 1989 - Persone affette da afasia
  • 1992 - Aridaje Carboni
  • 1995 - MONGOLO mongoloid mongo mongollienne
  • 2001 - STO*CA
  • 2006 - ...le band si sciolgono, ovvero come razionalizzo il fatto che nessuno m'abbia preso a fare il cantante in una band
  • 2011 - Senza titolo e, a dirla tutta, senza neanche 'sta gran voglia
  • 2015 - Poppe up
  • 2018 - Sputi

Note

  1. ^ Leopardi gli fa una pippa.