Gianluca Casseri: differenze tra le versioni

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Versione delle 15:29, 16 dic 2011

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« Qualcuno deve pur farlo! »
« Un uomo saggio, onesto, intraprendente e accorto, che con il suo gesto ha contribuito in modo costruttivo al compimento dei sani princìpi leghisti. »

Gianluca Casseri (30 febbraio 1951 - 13 dicembre 2011) è stato un famoso scrittore di libri fantasy, simpatizzante di estrema destra, appassionato di tiro a segno e, soprattutto, mio cuggino. È tuttavia ricordato per aver freddato due senegalesi, ferito altri tre e per poi essersi suicidato in un sotterraneo pur di difendere la razza bianca: come al solito, nessuno si ricorda delle opere di bene di una persona e alla prima cazzata tutti te la rinfacciano: che ingrata, 'sta gente.

Vita morte e miracoli

Un esempio della cura Adolfino eseguita dal padre sul figlio quando era ancora in tenera età.

Gianluchino Adolf Benito Francisco Casseri nasce nella ridente comunità di

Cireglio, in Toscana, da una allegra famigliola: il padre, militante delle SS, catturato dagli americani fu costretto per anni a lavorare in un night club frequentato da afroamericani di un determinato orientamente sessuale. Tornato in patria, trova un prestigioso impiego a Lampedusa, dove pulisce i cessi dei centri di accoglienza, cosa che lo porterà ad odiare tutti quelli diversamente bianchi (sì, anche i teneri giapponesi). La madre, invece, dopo averlo conosciuto ad una festa, si fece ingravidare e, dopo aver messo al mondo il pargoletto, fuggì in Congo con un suo nuovo amico, più abbronzato e dotato.

Trascorre quindi un'infanzia serena, grazie soprattutto al padre che lo indirizza verso la sacra dottrina del nazionalsocialismo, e all'età di 10 anni partecipa anche a Chi ha incastrato Peter Pan? presentando la sua canzone preferita: l'inno della Germania nazista,

Dopo aver battuto in semifinale un giovane Tiziano Ferro, che pure aveva meravigliato i giudici con la sua celeberrima interpretazione di "Gelato al cioccolato" (già allora erano evidenti i suoi gusti sessuali), venne sonoramente sconfitto in finale dai Jackson Five, che dietro le quinte infierirono sul suo pisellino deridendolo davanti Paolo Bonolis. Ciò contribuì ad incrementare nel giovane Gianluchino un forte odio per tutti gli africani.

All'età di 16 anni

scoppia la scintilla del suo odio razziale quando il suo eroe, Rocky Balboa, viene sconfitto da Apollo Creed. Da allora si dà alla latitanza, con grande sollievo del frigorifero di casa e nonostante non lo cercasse mai nemmeno Equitalia e si iscrive in tutte le associazioni di estrema destra esistenti: CasaPound, Lega Nord, MSI, Pdl, Chiesa cattolica e Nonciclopedia, con l'unico scopo di vendicare i torti subiti.

Preparativi della strage

Si arma quindi di buona volontà (e di un kalashnikov) e progetta un astuto piano per la difesa della razza[citazione necessaria]. Si arruola volontario nei Marines, dove apprende il rigido addestramento e l'arte della guerra: tuttavia, essendo stato picchiato dal Soldato Biancaneve per colpa di una saponetta e deriso pubblicamente da tutti, è costretto a lasciare e tornare in patria.

Dopo aver quindi appreso le basilari regole della guerra,

si chiude in

casa per una settimana, buttando nel cesso qualsiasi oggetto che potesse essere recuperato da persone invadenti, tra cui i giornaletti porno.

Casseri affronta con coraggio la vita militare.

Si dà poi alla visione di tutti i film ultraviolenti esistenti sulla terra, tra cui Arancia Meccanica, Le colline hanno gli occhi, l'intera saga di Final Destination, Full Metal Jacket e Notting Hill.

Il giorno prima del fattaccio, invece, si dedica

ai suoi videogiochi preferiti, da buon nerd, in modo da darsi una forte carica emotiva: MW2, Gta 4, Battlefield 3 e The Sims.

Annebbiato quindi da questi bocconi di ultraviolenza (e dall'orrenda piaga dell'astigmatismo) carica la sua Colt e aspetta in trepida attesa il giorno successivo.

Il fattaccio

Il 13 dicembre, ordunque, Gianluchino pane e vino si dirige al mercato cittadino, noto luogo di ritrovo della comunità diversamente caucasica fiorentina. Raggiunge un rubicondo giovane senegalese, Mot 'inc' ul, intento a vendere preservativi usati, e fa fuoco. Mentre gli altri scappano, altri 4 coraggiosi giovani rimangono al loro posto, tentando di vendere al viso pallido la loro merce scadente, e anche loro ricevono, secondo la sacra istituzione del baratto, altrettante pallottole.

Dopo essersi diretto all'edicola, si compra Il Giornale e, con gli sbirri alle costole, scappa in un garage. S'incazza come una bestia dopo aver letto della tassa sulla prima casa imposta da Mario Monti, e quindi si spara (finalmente i proiettili vengono usati per una buona causa!) .

Reazioni comuni alla manovra finanziaria.

Le reazioni

« What the Fuck??!! »
(Obama su strage.)
« I giovani uccisi non erano di colore, erano solo abbronzati »
(Silvio Berlusconi sul fattaccio)
« È stata un'azione premeditata, un gesto estremo di un folle. Condanno aspramente l'episodio, e prego affinché tutto ciò non si realizzi mai più. »
« Cocco Beeeello! »
(Uno dei sopravvissuti commenta l'episodio davanti le telecamere di Pomeriggio 5.)

Tutto il mondo ha espresso cordoglio per l'accaduto, criticando apertamente la manovra finanziaria applicata da Monti, ma i più indignati sono stati, ovviamente, i senegalesi. Il presidente del Senegal, Adebe Afghynousponderklas, in collegamento diretto dal parlamento, ha criticato il folle gesto, richiedendo fermamente le scuse del popolo italiano. Poi ha chiesto qualche spicciolo.

Il maestoso parlamento del Senegal.

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