Doraemon

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I figli nati dall'incesto tra Doraemon e Dorami: ci si prepara ad un invasione di gatti alieni.
« DORAAAAAEEEEEEEMOOOOOOOOOOOONNNNNNNN! »
(Nobita, in ogni puntata, a Doraemon)
« Nobita! Vieni subito QUI che ti ammazzo! »
(Mamma di Nobita dopo aver trovato delle verifiche di scuola con voto 0 su 100 e dei tarzanelli spalmati sulle pareti del cesso)


Doraemon è un gatto robot proveniente dal futuro, cugino di secondo grado di Lupo Alberto, giunto dal futuro con l'intento di vendere sulle spiagge e alle bancarelle i suoi ciuski, degli inutili gadget Made in China.

Trama

Una rara immagine di Doraemon prima che cominciasse a drogarsi.

Nobita, un sedicente decenne con gravi disfunzioni alla vista, è un povero sfigato: va male a scuola, picchiato e non solo dai suoi sadici compagni di classe. Tuttavia, un giorno riceverà la visita del gatto robot Doremon che spunterà dal suo cassetto dicendogli che nella vita sarà un fallito, che non riuscirà a entrare all'università, e che si sposerà con un gorilla del Burubundi o con un orso del Kispios (la sorella di Gian).

E che la ditta in fuochi d'artificio che metterà su farà il botto.

Nel senso peggiore che potete immaginare ovviamente.

Si scopre che in realtà, Doraemon sa tutte queste cose perché viene nientepopodimeno che dal futuro, nel quale, come è notoriamente risaputo, sia cani che porci (o anche gatti robot) possono affittare una DeLorean o un cassetto con le medesime funzioni e tornare indietro nel tempo per cambiarlo, infischiandosene di qualsivoglia paradosso temporale che la sola presenza di un gatto robot nel XXI secolo dovrebbe comportare.

Per non parlare dei Ciuski [1] che Doraemon puntualmente tira fuori dal tuo gattapone: uno solo di essi normalmente dovrebbe influenzare tutto il continuum spaziotempo e cambiarlo in maniera irreversibile e impensabile, ma a quanto pare, questo non accade. Forse perché questo è un cartone destinato ai bambini. O forse perché il cartone è altamente idiota. Boh, fate un po' voi.

Quindi il compito del gatto è quello di far diventare Nobita non un riccastro, ma perlomeno non un barbone.

Schema tipo

(Uff! avrei preferito un 1-1-1 alla Holly e Benji!)

Ebbene sì. Ogni puntata di Doraemon è maledettamente e fottutamente uguale alle altre, seguendo, sempre, il fottuto e il maledetto seguente schema:

  • Nobita ha un problema, il solito maestro o la solita mamma che gli fanno un cazziatone perché non studia, il solito bullo che lo picchia, il solito amico riccone che lo sfotte, la solita amichetta che non gliela dà e che spesso preferisce stare con il solito secchione che lo fa ingelosire...
  • Nobita piange come Jean Claude e Doraemon tira fuori il solito aggeggio magico/tecnologico e dirà a Nobita di fare attenzione al lato oscuro della forza, indi per cui non deve utilizzarlo per scopi personali e malvagi.
  • Nobita usa l'oggetto per scopi malvagi e personali, trasgredendo così all'avvertimento di Doraemon. Oppure il bullo e il riccone gli fottono l'aggeggio.
  • L'oggetto si ritorce contro Nobita. O nel caso del bullo e del riccone, si ritorce contro essi.
  • La situazione catastrofica viene risolta, in un modo o nell'altro, e tutto tornerà come a inizio puntata (questo passaggio può mancare in qualche episodio).
  • Nobita (o il bullo) dice di aver imparato la lezione, ma ovviamente se lo scorderà nel giro di una puntata.

Personaggi

Nobita: un povero sfigato in tutti i sensi. Talmente povero da dover andare in giro in qualunque stagione con gli stessi vestiti, talmente debole da essere picchiato in qualunque puntata da chiunque, talmente piagnone da far pena persino ad Attila, e talmente stupido da non riuscire a combinare un emerito cazzo, nonostante, in ogni puntata, Doraemon gli dia oggetti in grado di poter fare soldi a palate o conquistare il mondo semplicemente spingendo un bottone, e Shizuka non lo considera se non per scansarlo.

Ha degli occhiali tanto spessi che Daitarn III tenta da anni di rubarne il progetto, senza riuscirci. Come tutti sappiamo, infatti, Daitarn III utilizza l'energia solare, e convogliandola dentro gli occhiali di Nobita avrebbe creato un'arma talmente potente da spazzare via gli alieni nella prima puntata e ci avrebbe risparmiato un bel po' di infarti.

Doraemon: gatto robot proveniente del futuro, che si propone l'impossibile compito di far diventare Nobita una persona decente. A causa di una disfunzione cerebrale si crede alternatamente o il maestro Yoda, o il Dottor Emmett Brown, quindi non fa altro che dare lezioni di vita a Nobita: che gli amici non vanno traditi, che non si ruba, che fatta una promessa bisogna mantenerla, che la forza va utilizzata per il bene del mondo e che pensare in una geometria euclidea è una grandissima stronzata.

È parente e grande amico di Eta Beta, con cui condivide lo stilista, si dice in giro che abbia addosso un Napapijri dal quale tira fuori i suoi chuski.


Dorami: sorellina di Doraemon, ha un fiocco in testa ed è di colore giallo. Inizialmente era blu ma, essendo entrata a fine serie, è marcita nel magazzino. È abbastanza idiota pure lei.

Gian: un bullo grande, grosso, giuggiolone, mammone, con una faccia di una bellezza equivalente a quella di un cesso pubblico dell'Autogrill, con una simpatia equivalente ad un attacco di emorroidi e con problemi di colesterolo alto che tenta di picchiare a sangue quel povero Sfigato di Nobita coinvolgendo nella lotta anche 2 o 3 Pokemon nonché il suo amico Suneo.

Ha partecipato più volte al Festival di San Remo, poiché intonato come un vecchio asmatico ubriaco. I suoi acuti sono più potenti di una bomba nucleare e sono in grado di provocare schianti aerei!

Un'altra sua caratteristica è quella di menare non solo Nobita, ma anche Doraemon, Suneo, Tamako Nobi (madre di Nobita), C-17, C-18, Cell, Jiren, Mike Tyson, Matt (il Mii) e Cannavacciulo.


Suneo: il classico figlio di papà che ha SEMPRE qualche nuovo giuoco regalatogli dal padre (Flavio Briatore), dallo zio (il sultano di San Marino) dall'ambasciata cinese o dal cugino che ogni volta fa uscire dal culo una nuova macchina radiocomandata. Con questa roba farà rosicare puntualmente Nobita anche se si tratta perlopiù di oggetti privi di una qualsivoglia utilità.

Shizuka: la classica bimbominkia giapponese che certe volte dà retta a Nobita e altre non lo caga. Come ogni bambina giapponese che si rispetti, non sa fare altro che piangere, lamentarsi e allargare a sfracellare le palle agli spettatori. Si dice sia stata presa nel cartone soltanto perché sia figlia del barista che prepara i cornetti alla troupe.

Dekisugi: il risultato di un incrocio tra un nerd e un fighetto, piace a Shizuka soltanto perché nella prima puntata le regala un diamante da qualche carato. Ma alla fine verrà scartato, come ogni persona lontanamente decente, in favore di Nobita.

Maestro (di Nobita): un tizio uscito da chissà quale cesso del Giappone che passava di là mentre si facevano le riprese. Ha la caratteristica di trovarsi sempre in mezzo alle palle quando Nobita e Doraemon vanno a mignotte e ne combinano alcune delle loro.

Genitori di Nobita: due tizi completamente diversi: il padre obeso dalla nascita nonché maestro di sumo schiavo della moglie che lo usa come Mocio Vileda nelle pulizie di casa; la madre è il leader incontrastato nonché schiavista di casa che non fa un cazzo dalla mattina alla sera e fa sgobbare il marito e il figlio sotto la sua supervisione a raggi X.

Doppiaggio storico

Anche Eta Beta è in grado di tirare fuori degli oggetti dal suo gonnellino.
« A me mi piaceresse un robot che farebbe i compiti miei, il più meglio di tutta la scuola sarei... »
(Sigla vecchia di Doraemon)
« Protestiamo! Non è possibile! Questo non è italiano, questo è bimbominkiese! »
(L'associazione "W la grammatica" sulla vecchia sigla di Doraemon)

Ebbene sì, prima che Doraemon raggiungesse il suo indubbio e indiscusso successo sulla Mediaset, esisteva un'altra versione, messa per la prima volta in onda nel 50 a.C. su Raidue e nel 43 d.C. su varie reti regionali, tra cui Super 3.

In questa splendida versione i nomi sono stati perfettamente italianizzati, per cui:

  • Nobita diventa Guglielmo Guglielmini detto Guglia.
  • Suneo assume il più che affascinante nome di Zippo[2]
  • Gian diventa Giangi[3]
  • Shizuka diventa Susi[4]
  • Doraemon[5] e Dekisugi[6] sono gli unici che si salvano.

Doraemon e il MOIGE

La nuova sigla di Doraemon per qualche strana ragione non è stata approvata dal MOIGE, questa è la versione non censurata:


Curiosità

  • Altre incoerenze che possono far rabbrividire ogni persona dotata di un cervello funzionante, posso essere captate dal fatto che Nobita, quando la prima volta lo visita Doraemon, si sarebbe sposato con la sorella di Gian. Poi, più tardi, si scoprirà che in realtà si sposerà con Shizuka. La faccenda mi risulta ancora poco chiara.
  • Alcuni potrebbero spiegare il fatto come "Doraemon ha cambiato il futuro di Nobita e quindi lui si sposa con Shizuka e non con il gorilla", ma allora si parlerebbe di cose di poca intelligibilità quali universi paralleli, futuri alternativi, e il fatto che Doraemon in fondo non ha combinato un emerito nulla.
  • Doraemon è un ricercato a livello mondiale per vendita e pubblicità di sostanze stupefacienti.

Note

  1. ^ se siete dei nippomani e vi state chiedendo da quale astrusa parola giapponese proviene questa parola, risparmiatevi la fatica: è milanese
  2. ^ Come tutti sappiamo, Zippo è uno dei nomi più utilizzati in tutta Italia
  3. ^ mettendo ancora una volta in risalto la grande fantasia dei nostri adattatori
  4. ^ Altro nome tipicamente italiano
  5. ^ Non potevano cambiare il nome di chi dava il nome alla serie, altrimenti sarebbero andati incontro a delle beghe legali niente male
  6. ^ Si noti la grande coerenza: cambiano Nobita e tengono il nome più impronunciabile di tutti

Link esterni