Davide Van de Sfroos: differenze tra le versioni

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==Ma è leghista sì o no?==
==Ma è leghista sì o no?==
{{quote|La Repubblica apprezza, incoraggia e fomenta le polemiche pretestuose e inutili, vero fondamento della cultura italiana, senza le quali andrebbe tutto a scatafascio.|Costituzione Italiana, Art. 140}}
{{quote|La Repubblica apprezza, incoraggia e fomenta le polemiche pretestuose e inutili, vero fondamento della cultura italiana, senza le quali andrebbe tutto a scatafascio.|[[Costituzione Italiana]], Art. 140}}
{{quote|Bisogna sempre buttare tutto in politica.|[[Fabrizio De André]]}}

{{quote|In verità, in verità vi dico: chiunque tra di voi sia del nord e parli un dialetto del [[nord]], egli veramente si può dire un leghista.|La [[Bibbia]]}}
Nonostante le continue e reiterate smentite sia da parte dell'interessato che da parte della Lega, le foto di lui che brucia delle effigi di Bossi dopo averci urinato sopra e le canzoni in cui dice ''io odio i leghisti e spero che muoiano tutti tra atroci tormenti, anche se sono miei fan'', restano ancora molti dubbi fondati, da parte di una consistente percentuale di opinione pubblica, sull'appartenenza del De Sfroos alla Lega Nord e ai suoi ideali. D'altronde, se uno canta in un dialetto del nord vivendo nel Nord Italia, deve essere '''per forza''' leghista<ref>Lo dice anche la Bibbia, d'altronde...</ref>.
Di fronte a queste inoppugnabili affermazioni, è logico scatenare una diatriba riguardo all'appartenenza politica del noto cantautore. Il fatto che egli non abbia mai preso posizione nei confronti della [[Lega Nord|Lega]] (e che certuni giurino di averlo visto orinare sopra una bandiera della Padania), ovviamente non costituiscono prove del contrario.<br>
In ogni caso, i più acerrimi sostenitori della leghisticità di Davide Van de Sfroos sostengono che egli si comporti come quelle popstar dalla sessualità ambigua: non dicono mai se sono eterosessuali o gay, anche se poi nello show business lo sanno tutti. La ragione di questo comportamento sta nel fascino che nei fan suscita l'ambiguità. In definitiva, Davide Van de Sfroos potrebbe essere definito anche il ''[[Ricky Martin]]/[[Tiziano Ferro]] prima che facesse outing del Lago di Como''.<br>
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Altri invece sostengono che se non ha mai detto di essere leghista - e che anche la Lega non ha mai cercato di appropriarsene - allora forse non è leghista per davvero. Ma si vede bene come queste argomentazioni siano fragili come castelli di carta bagnata.


==Stile==
==Stile==

Versione delle 14:17, 7 giu 2012

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Davide nel preciso momento in cui si rende conto d'essersi vestito al buio

Davide Van de Sfroos è un cantante olandese, ritenuto a furor di popolo il Bruce Springsteen del Lago di Como. Va detto che però, essendo l'unico vero cantante proveniente dal Lario, è conosciuto anche come il David Bowie/Albano Carrisi/Edith Piaf/chi più ne vuole più ne metta del Lago di Como.

Biografia

Infanzia e giovinezza

Il più grande cantante e rappresentante della cultura del Lago di Como nasce, com'è naturale che sia in questi casi, non sul lago di Como. E nemmeno in Provincia di Como. E neanche in Lombar... no, aspetta, quello sì.
Egli nasce un determinato giorno di un certo mese di un particolare anno a Monza. Diverse migliaia di minuti dopo, i suoi genitori, preoccupati dell'influenza che la tentacolare città dell'Autodromo e di Morgan può portare al loro piccino (il quale peraltro già si esprimeva con un linguaggio da osteria e una voce roca da fumatore incallito già intorno ai tre anni), decidono di fare armi e bagagli e di trasferirsi in quel di Mezzegra, sulle sponde Lago di Como, non lontano da Integra.

Qui egli cresce come un qualsiasi ragazzo di provincia: uccidendo lucertole per diletto, imparando a guidare il motorino e l'Ape Car a undici anni e ubriacandosi la prima volta proprio per festeggiare quell'occasione. Il suo animo sensibile e poetico tuttavia lo porta anche ad approfondire la conoscenza delle storie e delle tradizioni degli abitanti del lago: i pesci.

Col passare degli anni il Nostro sviluppa un grande animo poetico e un deciso anticonformismo: non si vuole rassegnare a essere solo un truzzo del lago, uno dei tanti. Un bel giorno prende e smette di parlare Italiano, passando all'Inglese. Dopo qualche mese di convivenza l'Inglese lo abbandona per le ripetute violenze cui è stato sottoposto[1]. Perciò perfeziona lo studio delle lingue antiche, imparando e cominciando a parlare il Lombardo e altre lingue misteriose e misteriche di cui fa uso tutt'ora nei concerti.

Dopo aver tentato la via della pittura, della scultura e del suicidio, approda alla musica; lo sbarco, un capolavoro tra Marina, Esercito e Aeronautica, è un successo. Il giovane acquista una chitarra e fa la conoscenza con due accordi, che non abbandonerà né tradirà mai con altri. Ma dopo aver imparato a suonare e cominciato a sviluppare determinate tematiche, si rende conto che aveva bisogno di quattro o cinque disgraziati che gli tengano bordone e lo seguissero ovunque. Comincia perciò a battere in lungo e in largo il Lago di Como, da Bellagio a Bolvedro, da Cadenabbia a Tremezzo, da Azzano di Mezzegra a Sala Comacina, da Domaso a Colonno, da Argegno a Nobiallo, fino ad arrivare fino a Piona e addirittura cambiando lago, e finendo su a Porlezza. Nelle sue peregrinazioni comincia a molestare tutti i giovini del luogo, cercando di convincerli a unirsi a lui. Il fatto che non si sappia niente di lui fino all'inizio degli Anni Novanta fa intuire quanto successo possa aver avuto.

I De Sfòrs, o come diavolo si chiamano

Finalmente, dopo aver a lungo cercato, riesce a raccattare quattro o cinque disgraziati che gli tengano bordone e che lo seguano nella sua nuova avventura musicale.
Galvanizzato da questa circostanza, decide di abbandonare il proprio nome e... un momento, non abbiamo ancora detto come si chiama veramente! Voi che ne dite?

<abc>Qual è il vero nome di Davide Van de Sfroos? |Silvio Bernasconi. |Davide Berlusconi. |Pasquale Piscitiello. </abc>

Insomma, cambia il suo nome e prende quello di Davide Van de Sfroos. Dopodiché, in un attacco acuto di modestia, chiama il gruppo De Sfroos. Il fatto che tale nome sia un omaggio ai contrabbandieri che vanno dall'Italia alla Svizzera a Panama e Tortuga, mostra chiaramente l'educazione alla legalità che ha ricevuto nel periodo della sua formazione.

Col suo gruppo, il Davide dà alle stampe nel 1992 il primo album: un'audiocassetta delle Fiabe Sonore sovraregistrata e ribattezzata Ciulandari (cioè "cazzaro"), che contiene hit quali De Sfroos, Kamell e Zia Luisa (oltre che Biancaneve).
Un paio d'anni dopo esce VIIF ("Live"), che contiene altri grandi successi come De Sfroos, Kamell e Zia Luisa (oltre che Alì Babà e i Quaranta Ladroni).

Nel frattempo, grazie al passaparola e all'innovativo sito MèSpazzi (antesignano di MySpace), i De Sfroos riescono a divenire un gruppo di fama internazionale, ottenendo ingaggi in lungo e in largo nel Canton Ticino, dalla fiera di Onsernone alle serate al casinò di Mendrisio alle sagre di centri vitali quali Biasca, Cresciano e Sorengo.

Nel 1995, dopo esser riusciti a contrabbandare fortunosamente una partita di CD vergini, i De Sfroos riescono a incidere il primo disco, Manicomi, che porta al successo brani indimenticabili tipo De Sfroos, Kamell e Zia Luisa.
L'emozione è tale che, per festeggiare il discreto successo di vendite, si sciolgono. Dopo essere stati riportati allo stato solido da un amico compassionevole, decidono di andare ognuno per la propria strada.

Carriera solista

Ormai conosciuto, apprezzato e idolatrato a livello intercomunale, Davide Van de Sfroos può permettersi di tenere il vecchio nome d'arte anche dopo la fine dell'esperienza coi De Sfroos; gli altri membri del gruppo invece finiscono tutti nel dimenticatoio, là dove è dolore e stridore di denti.
Nel 1999 esce il primo album da solista Brèva e Tivàn ("i due nomi di due venti lariani"), ricco di canzoni dal sapore folk piene di legami con il lago e la sua gente.
Successivamente, sempre in quell'anno pubblica il mini-CD Per una poma [...]
Nel 2001 è la volta di ...E semm partii, ricco di canzoni di sapore folk piene di legami con il lago e la sua gente.

Perché Sanremm a l'è Sanremm

Ma è leghista sì o no?

« La Repubblica apprezza, incoraggia e fomenta le polemiche pretestuose e inutili, vero fondamento della cultura italiana, senza le quali andrebbe tutto a scatafascio. »
« Bisogna sempre buttare tutto in politica. »
« In verità, in verità vi dico: chiunque tra di voi sia del nord e parli un dialetto del nord, egli veramente si può dire un leghista. »
(La Bibbia)

Di fronte a queste inoppugnabili affermazioni, è logico scatenare una diatriba riguardo all'appartenenza politica del noto cantautore. Il fatto che egli non abbia mai preso posizione nei confronti della Lega (e che certuni giurino di averlo visto orinare sopra una bandiera della Padania), ovviamente non costituiscono prove del contrario.
In ogni caso, i più acerrimi sostenitori della leghisticità di Davide Van de Sfroos sostengono che egli si comporti come quelle popstar dalla sessualità ambigua: non dicono mai se sono eterosessuali o gay, anche se poi nello show business lo sanno tutti. La ragione di questo comportamento sta nel fascino che nei fan suscita l'ambiguità. In definitiva, Davide Van de Sfroos potrebbe essere definito anche il Ricky Martin/Tiziano Ferro prima che facesse outing del Lago di Como.

Altri invece sostengono che se non ha mai detto di essere leghista - e che anche la Lega non ha mai cercato di appropriarsene - allora forse non è leghista per davvero. Ma si vede bene come queste argomentazioni siano fragili come castelli di carta bagnata.

Stile

Una cosa che pochi notano, ma che invece è centrale nella produzione musicale del Van de Sfroos è l'utilizzo sistematico del dialetto del medio Lago di Come come lingua espressiva. E fin qui siamo tutti abbastanza d'accordo.
Quello che ancora meno persone notano è che tale scelta stilistica è stata adottata al fine di camuffare con una lingua esotica certe frasi e passaggi che in Italiano avrebbero pochissimo senso. Davide Va de Sfroos infatti è uno dei membri del Club dei Cantanti che Scrivono Frasi e Parole a Caso, che ogni giorno che passa raccoglie nuovi sostenitori.
Non ci credete? Ecco una prova:

« Perchè ogni ciod fa maa se 'l sboggia

Ma anca quand te le tiren foeu
e quand el temp el finiss la benda
el tacca a doperà el corlasc
e te seet minga se l'è colpa del ciod
o del martell che l'ha piccaa
e la mattina la gh'ha l'or in bocca

però i diamanti j'ha sconduu in del cuu »
(Donna Luserta)

Come potete notare, sono presenti nella stessa strofa almeno tre argomenti diversi, che vengono amalgamati l'un l'altro con la perizia di un alchimista sbronzo:

  • Perché ogni chiodo fa male se buca, ma anche quando te lo tirano fuori
  • E quando il tempo finisce la benda inizia a usare la mannaia
  • E non sai se è colpa del chiodo o del martello che lo ha picchiato
  • E la mattina ha l'oro in bocca però i diamanti li ha nascosti nel culo

Ma ascrivere Davide Van de Sfroos solo al novero dei Frasisti per Caso sarebbe troppo ingeneroso: difatti egli ha scritto numerose canzoni (sì, più di una) di senso compiuto, le quali tendenzialmente parlano di:

  • Pazzi.
  • Vecchi pazzi.
  • Contrabbandieri.
  • Contrabbandieri pazzi.
  • Vecchi contrabbandieri pazzi.
  • Vagabondi.
  • Vagabondi pazzi.
  • Pescatori.
  • Pescatori pazzi.
  • Vecchie.
  • Vecchi/e con un passato oscuro pieno di pazzia.
  • Vecchi/vecchie pazzi/pazze con un passato oscuro pieno di pazzia.
  • Amori tristissimi, con un pizzico di pazzia qui e là.
  • Il vento.
  • Altri venti venti.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Ha partecipato a diversi kolossal hollywoodiani col nome d'arte di Davide Warnerbros.

Note

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