Davide Van de Sfroos

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Davide nel preciso momento in cui si rende conto d'essersi vestito al buio
« Gh'è ona roeusa de plastiga in mezz a la rudera, la faccia de vedro de ona guardia de frontiera... »
(Van de Sfroos dice la sua sulla raccolta differenziata nella canzone Trenu Trenu )
« Disen tucc che 'l lagh de Comm l'è faa come on omm, ma mì son sigur che l' è ona donna... »
(Sempre lui su problema esistenziale nella canzone Il Costruttore Di Motoscafi )
« Non lo può certo sapere questo vecchio addormentato che sopra il suo cuscino io ci ho scorreggiato... »
(Ancora lui mentre parla della violenza domestica verso il suocero nella canzone Dove Non Basta Il Mare )
« ...e hoo bevuu in del Sacro Graal ... »
(Il Davide su una sua piccola distrazione )
« Ma cazzo!! Non potevi dirmelo prima?? »
(Giacobbo su precedente affermazione)
« La figlia del padrone
voleva far l'amore
con tre cassaintegrati sul comò
Ma el padron fa la frittada,
ghe ne da minga al cassaintegrada.
Dalle belle braghe bianche
alla fine le palanche non gli dà. »
(Elio e le Storie Tese si cimentano in una canzone vandesfrosa)

Davide Van de Sfroos è un cantante olandese, nato nel 1965 (già, il vino fa brutti scherzi), ritenuto a furor di popolo il Bruce Springsteen del Lago di Como. Va detto che però, essendo l'unico vero cantante proveniente dal Lario, è conosciuto anche come il David Bowie/Albano Carrisi/Edith Piaf/chi più ne vuole più ne metta del Lago di Como.

Biografia

Infanzia e giovinezza

Il più grande cantante e rappresentante della cultura del Lago di Como nasce, com'è naturale che sia in questi casi, non sul lago di Como. E nemmeno in Provincia di Como. E neanche in Lombar... no, aspetta, quello sì.
Egli nasce un determinato giorno di un certo mese di un particolare anno a Monza. Diverse migliaia di minuti dopo, i suoi genitori, preoccupati dell'influenza che la tentacolare città dell'Autodromo e di Morgan può portare al loro piccino (il quale peraltro si esprimeva con un linguaggio da osteria e una voce roca da fumatore incallito già intorno ai tre anni), decidono di fare armi e bagagli e di trasferirsi in quel di Mezzegra, sulle sponde Lago di Como, non lontano da Integra.

Qui egli cresce come un qualsiasi ragazzo di provincia: uccidendo lucertole per diletto, imparando a guidare il motorino e l'Ape Car a undici anni e ubriacandosi la prima volta proprio per festeggiare quell'occasione. Il suo animo sensibile e poetico tuttavia lo porta anche ad approfondire la conoscenza delle storie e delle tradizioni degli abitanti del lago: i pesci. Diventerà poi un fottuto hippie animalista dopo aver mangiato una lucertola ed aver sognato nella notte un lucertolone gigantesco con una mazza chiodata uscire dal lago insieme a sette avvocati muniti di vaselina a litrate.

Col passare degli anni il Nostro sviluppa un grande animo poetico e un deciso anticonformismo: non si vuole rassegnare a essere solo un truzzo del lago, uno dei tanti. Un bel giorno prende e smette di parlare Italiano, passando all'Inglese. Dopo qualche mese di convivenza l'Inglese lo abbandona per le ripetute violenze cui è stato sottoposto[1]. Perciò perfeziona lo studio delle lingue antiche, imparando e cominciando a parlare il Lombardo e altre lingue misteriose e misteriche di cui fa uso tutt'ora nei concerti.

Dopo aver tentato la via della pittura, della scultura e del suicidio, approda alla musica; lo sbarco, un capolavoro tra Marina, Esercito e Aeronautica, è un successo. Il giovane acquista una chitarra e fa la conoscenza con due accordi, che non abbandonerà né tradirà mai con altri. Ma dopo aver imparato a suonare e cominciato a sviluppare determinate tematiche, si rende conto d'aver bisogno di quattro o cinque disgraziati che gli tengano bordone e lo seguano ovunque. Comincia perciò a battere in lungo e in largo il Lago di Como, da Bellagio a Bolvedro, da Cadenabbia a Tremezzo, da Azzano di Mezzegra a Sala Comacina, da Domaso a Colonno, da Argegno a Nobiallo, fino ad arrivare fino a Piona e addirittura cambiando lago, e finendo su a Porlezza. Nelle sue peregrinazioni comincia a molestare tutti i giovini del luogo, cercando di convincerli a unirsi a lui. Il fatto che non si sappia niente di lui fino all'inizio degli Anni Novanta fa intuire quanto successo possa aver avuto.

Davide mentre tenta di ricordarsi dove ha messo le chiavi di casa

I De Sfòrs, o come diavolo si chiamano

Finalmente, dopo aver a lungo cercato, riesce a raccattare quattro o cinque disgraziati che gli tengano bordone e che lo seguano nella sua nuova avventura musicale.
Galvanizzato da questa circostanza, decide di abbandonare il proprio nome e... un momento, non abbiamo ancora detto come si chiama veramente! Voi che ne dite?

<abc>Qual è il vero nome di Davide Van de Sfroos? |Silvio Bernasconi. |Davide Berlusconi. |Pasquale Piscitiello. </abc>

Insomma, cambia il suo nome e prende quello di Davide Van de Sfroos; successivamente convince anche i suoi collaboratori a cambiare nome, rendendoli Alessandro Frode, Marcu de la Guasta, Fabietto Stralush e Lorenzo Mac Ingranada. Dopodiché, in un attacco acuto di modestia, chiama il gruppo De Sfroos. Il fatto che tale nome sia un omaggio ai contrabbandieri che vanno dall'Italia alla Svizzera a Panama e Tortuga, mostra chiaramente l'educazione alla legalità che ha ricevuto nel periodo della sua formazione.

Col suo gruppo, il Davide dà alle stampe nel 1992 il primo album: un'audiocassetta delle Fiabe Sonore sovraregistrata e ribattezzata Ciulandari! (cioè "cazzari"), che contiene hit quali De Sfroos, Kamell e Zia Luisa (oltre che Biancaneve).
Un paio d'anni dopo esce VIIF ("Live"), che contiene altri grandi successi come De Sfroos, Kamell e Zia Luisa (oltre che Alì Babà e i Quaranta Ladroni).

Nel frattempo, grazie al passaparola e all'innovativo sito MèSpazzi (antesignano di MySpace), i De Sfroos riescono a divenire un gruppo di fama internazionale, ottenendo ingaggi in lungo e in largo nel Canton Ticino, dalla fiera di Onsernone alle serate al casinò di Mendrisio alle sagre di centri vitali quali Biasca, Cresciano e Sorengo.

Nel 1995, dopo esser riusciti a contrabbandare fortunosamente una partita di CD vergini, i De Sfroos riescono a incidere il primo disco, Manicomi, che porta al successo brani indimenticabili tipo De Sfroos, Kamell e Zia Luisa.
L'emozione è tale che, per festeggiare il discreto successo di vendite, si sciolgono. Dopo essere stati riportati allo stato solido da un amico compassionevole, decidono di andare ognuno per la propria strada.

Carriera solista

Van de Sfroos con la sua band

Ormai conosciuto, apprezzato e idolatrato a livello intercomunale, Davide Van de Sfroos può permettersi di tenere il vecchio nome d'arte anche dopo la fine dell'esperienza coi De Sfroos; gli altri membri del gruppo invece finiscono tutti nel dimenticatoio, là dove è dolore e stridore di denti.
Nel 1999 esce il primo album da solista Brèva e Tivàn ("i due nomi di due venti lariani"), ricco di canzoni dal sapore folk piene di legami con il lago e la sua gente.
Successivamente, sempre in quell'anno pubblica il mini-CD Per una poma ("in Lombardo la parola pomo è al femminile"): una serie di allegre canzoni dissacratorie su alcuni episodi della Bibbia che precedono felicemente di alcuni anni certi articoli di Nonciclopedia sui temi religiosi.
Nel 2001 è la volta di ...E semm partii, ricco di canzoni di sapore folk piene di legami con il lago e la sua gente.
A questi lavori discografici si accosta un lento ma costante successo, che fa conoscere il Davide anche in Piemonte e nella Bassa Pavese: tra i concerti di questo periodo sono rimasti celeberrimi di Live Aid di Corteolona e il Festival di Belgirate.
Nel 2003 fa uscire il primo album dal vivo, LAIV ("non so scrivere in Inglese, oppure mi credo uno spiritosone").
In questo periodo inoltre Davide Van de Sfroos mangia, beve, dorme, fa dei sogni, scrive canzoni, scrive cartoline, si mette la giacca se fa freddo, strizza gli occhi, starnutisce, parla, si lava i denti, vede dei film, si arrabbia con della gente, si gratta, va in posti, vede gente, fa cose, apre gli occhi quando si sveglia, sgrida, tossisce, fa dei figli, ride, si soffia il naso, caga, perde capelli, chiude finestre, indossa cappelli, rompe accidentalmente un bicchiere di vetro, apparecchia la tavola, si mette la cintura in auto, accorda la chitarra, litiga, suona, fa concerti, sbadiglia, firma raccomandate, fa la doccia, prende in giro delle persone, sente, vede la televisione, fa la benzina, ascolta dischi, pensa, immagina, cammina, compra delle cose, si ricorda di avvenimenti della sua infanzia, apre porte, urla, parla sottovoce, fa autografi, stringe mani, passa davanti a chiese, osserva cani, si siede, si alza, si guarda le dita dei piedi, perdona, legge il giornale, fa degli incubi, corre, ascolta, dorme, beve e mangia ancora. Una vita quindi piena di avvenimenti, che mostrano comunque quanto il successo non gli abbia dato alla testa.

Nel 2005 esce il disco Akuaduulza ("ci sono migliaia di grafie diverse per scrivere in Lombardo acqua dolce, quindi me ne invento una mia personale") in cui, oltre a brani ricchi di atmosfere gotico-sciamaniche, sono presenti anche canzoni dal sapore folk piene di legami con il lago e la sua gente.
Il 2008 vede la pubblicazione di Pica! in cui, oltre a brani ricchi di atmosfere gotico-sciamaniche, sono presenti anche canzoni dal sapore folk piene di legami con il lago e la sua gente.
Nel frattempo viene convocato nella nazionale di calcio olandese; ai Mondiali del 2010 trascina la sua squadra in finale, dove viene clamorosamente sostituito da Sneijder (ché sennò come si faceva a fargli vincere il Pallone d'Oro?). Gli Spagnoli, commossi, ringraziano ancora.

Perché Sanremm a l'è Sanremm

La corriera di Davide Van de Sfroos un bel momento ha una svolta: più o meno all'altezza di Sala Comacina, sulla Statale 340, poco prima di arrivare a Lenno.
Ma anche la carriera di Davide Van de Sfroos un bel momento ha la sua svolta. Si dà il caso che in un bel giorno di fine 2010 Gianni Morandi e il suo sodale Gianmarco Mazzi un bel dì decidono di fare una scampagnata in auto e fare un picnic all'altezza di Gravedona, dove a quanto pare c'è un'ottima vista sul lago. Ricchi di gioia e speranza, i due prendono la strada che costeggia il lago ma all'improvviso si rendono conto di aver lasciato i panini a casa; urge ricomprarli! Di conseguenza rallentano, abbassano il finestrino e chiedono a un passante se per caso nei paraggi c'è una rivendita di alimentari. Il signore, invero molto gentile, in quattro e quattr'otto fornisce loro le indicazioni necessarie. I due, per gratitudine gli chiedono se vuole partecipare a una competizione canora. Dopo essersi premurato che non sia Festa in Piazza su Canale Italia, il signore, che altri non è che Davide Van de Sfroos, accetta. Il resto è storia, quindi non vi resta che studiarla. Per iscrivervi all'appello per l'esame, potete farlo sia dai terminali presenti in università che direttamente da Internet a casa vostra.

Dopo l'esperienza sanremese, Davide Van de Sfroos pubblica Yanez ("il sodale di Sandokan"), ricco di canzoni di sapore folk piene di legami con il lago e la sua gente.

Ma è leghista sì o no?

« La Repubblica apprezza, incoraggia e fomenta le polemiche pretestuose e inutili, vero fondamento della cultura italiana, senza le quali andrebbe tutto a scatafascio. »
« Bisogna sempre buttare tutto in politica. »
« In verità, in verità vi dico: chiunque tra di voi sia del nord e parli un dialetto del nord, egli veramente si può dire un leghista. »
(La Bibbia)

Di fronte a queste inoppugnabili affermazioni, è logico scatenare una diatriba riguardo all'appartenenza politica del noto cantautore. Il fatto che egli non abbia mai preso posizione nei confronti della Lega (e che certuni giurino di averlo visto orinare sopra una bandiera della Padania), ovviamente non costituiscono prove del contrario.
In ogni caso, i più acerrimi sostenitori della leghisticità di Davide Van de Sfroos sostengono che egli si comporti come quelle popstar dalla sessualità ambigua: non dicono mai se sono eterosessuali o gay, anche se poi nello show business lo sanno tutti. La ragione di questo comportamento sta nel fascino che nei fan suscita l'ambiguità. In definitiva, Davide Van de Sfroos potrebbe essere definito anche il Ricky Martin/Tiziano Ferro prima che facesse outing del Lago di Como.

Altri invece sostengono che se non ha mai detto di essere leghista - e che anche la Lega non ha mai cercato di appropriarsene - allora forse non è leghista per davvero. Ma si vede bene come queste argomentazioni siano fragili come castelli di carta bagnata.
Di fatto, Il Davide si è definito apolitico. D'altronde sarà anche un avvinazzato, ma rincoglionito no.

L'ultimo DLC di Guitar Hero

Stile

Una cosa che pochi notano, ma che invece è centrale nella produzione musicale del Van de Sfroos è l'utilizzo sistematico del dialetto del medio Lago di Come come lingua espressiva. E fin qui siamo tutti abbastanza d'accordo.
Quello che ancora meno persone notano è che tale scelta stilistica è stata adottata al fine di camuffare con una lingua esotica certe frasi e passaggi che in Italiano avrebbero pochissimo senso. Davide Va de Sfroos infatti è uno dei membri del Club dei Cantanti che Scrivono Frasi e Parole a Caso, che ogni giorno che passa raccoglie nuovi sostenitori.
Non ci credete? Ecco una prova:

« Perché ogni ciod fa maa se 'l sboggia

Ma anca quand te le tiren foeu
e quand el temp el finiss la benda
el tacca a doperà el corlasc
e te seet minga se l'è colpa del ciod
o del martell che l'ha piccaa
e la mattina la gh'ha l'or in bocca

però i diamanti j'ha sconduu in del cuu »
(Donna Luserta)

Come potete notare, sono presenti nella stessa strofa almeno tre argomenti diversi, che vengono amalgamati l'un l'altro con la perizia di un alchimista sbronzo:

  • Perché ogni chiodo fa male se buca, ma anche quando te lo tirano fuori
  • E quando il tempo finisce la benda inizia a usare la mannaia
  • E non sai se è colpa del chiodo o del martello che lo ha picchiato
  • E la mattina ha l'oro in bocca però i diamanti li ha nascosti nel culo
Van de Sfroos ritorna in superficie dopo aver eliminato personalmente la versione laghée del Mostro di Loch Ness a suon di schitarrate in testa

Ma ascrivere Davide Van de Sfroos solo al novero dei Frasisti per Caso sarebbe troppo ingeneroso: difatti egli ha scritto numerose canzoni (sì, più di una) di senso compiuto, le quali tendenzialmente parlano di:

  • Pazzi.
  • Vecchi pazzi.
  • Contrabbandieri.
  • Contrabbandieri pazzi.
  • Vecchi contrabbandieri pazzi.
  • Vagabondi.
  • Vagabondi pazzi.
  • Pescatori.
  • Pescatori pazzi.
  • Vecchie.
  • Vecchi/e con un passato oscuro pieno di pazzia.
  • Vecchi/vecchie pazzi/pazze con un passato oscuro pieno di pazzia.
  • Amori tristissimi, con un pizzico di pazzia qui e là.
  • Il vento.
  • Altri venti venti.

Canzoni notabili

  • Nonu Aspis: come vincere una querela dal nonno di Heidi.
  • La Balera: un rozzo contadino ci prova con una sciantosa di buona famiglia. Ce la fa.
  • Cauboi: una notte da leoni.
  • Ninnananna del contrabbandiere: un padre, per addormentare il figlio, gli narra le noiosissime transazioni finanziarie illecite che compie nella notte.
  • Trenu trenu: un pazzo inveisce contro un treno che, a sua detta, gli ha scippato una fotografia. Viene considerata la risposta alla Locomotiva di Guccini, ossia la vicenda vista da chi era fuori dal treno.
  • L'omm de la tempesta: un uomo dal misterioso passato si intrattiene con una zingara e si rifiuta di bruciare una fotografia. Probabilmente perché dono di un treno.
  • El Baron: un pazzo con un misterioso passato e con un violino che ammazza arriva un venerdì sera in un posto. Il ritornello consiglia alla gente di chiudere le finestre e di scappare.
  • Shymmtakula: Davide smatta, dice formule demoniache per due minuti e 53 secondi di canzone, nel booklet di Akuaduulza avverte di non cantare la canzone di notte per attirare gli animali del bosco in casa, probabilmente il testo è un rituale satanico per invocare cthulhu in persona.
  • Madame Falena: storia di una donna che ha ucciso un uomo per futili motivi e, a distanza di anni, si gode impunemente la vita. Prendi questo, sistema giudiziario italiano.
  • Il paradiso dello scorpione: un evasore fiscale, braccato dalla Finanza, trova rifugio in un bordello. Sembra strano, ma non è una metafora dell'Italia ai tempi di Monti.
  • La ballata del Cimino: un contrabbandiere (e, presumibilmente, un evasore fiscale), sfugge alla Finanza e se ne burla anche. Ancora una volta Davide Van de Sfroos si dimostra un maestro di vita ed educazione civica esemplare.
  • El Carneval de Schignan: un uomo dal misterioso e doloroso passato va in un ridente paesino della Val d'Intelvi durante la settimana bianca; importuna l'ex moglie protetto da una maschera e poi se ne va via.
  • Il Camionista Ghost Rider: artificio letterario per illustrare all'ascoltatore gli artisti musicali preferiti dal Davide. In compenso, alla fine della canzone il protagonista si prende gioco della Polizia Stradale: tanto per rimanere sui suoi virtuosi insegnamenti del rispetto delle Forze dell'Ordine e della legalità.
  • Ciamel Amor: una ragazza si concede a tutto un reparto di soldati tedeschi. Per far perder loro tempo, dice. Per salvare un partigiano, dice. Per amore, dice. Sì, sì, "amore", come no...
  • El Calderon De La Stria: leggete il testo tradotto e rendetevi conto da soli perché il vino faccia male... e perché non lo dovete dare al Davide.
  • Colle Nero: dura la vita da operaio cassaintegrato, eh?

Curiosità

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  • Ha partecipato a diversi kolossal hollywoodiani col nome d'arte di Davide Warnerbros.
  • Ha ricevuto diverse denunce per violazione della privacy da personaggi illustri, tra i quali El Bestia, Nonu Aspis e l'Alain Delon de Lenn, presentatisi in tribunale proprio con questi nomi.
  • Il violinista della sua band, Anga, è in realtà Rubeus Hagrid.
  • Ha un cugino psicanalista che si chiama Van des Freud.

Note

♫ Pizza e mandolino: the italian music! ♪

Melensi poeti dell'amore Claudio Sbadiglioni - Tiziano Ferro - Gigi D'Alessio - Pino Daniele - Drupi - Cristiano Malgioglio - Pino Mango - Amedeo Minghi - Gianni Morandi - Julio Iglesias - Marco Masini - Pupo - Emanuele Filiberto - Luca Canonici - Eros Ramazzotti - Luca Sardella - Antonello Venditti - Luca Carboni - Max Pezzali - Mauro Repetto - 883 - Lùnapop - Cesare Cremonini - Raf - Toto Cutugno - Gianni Togni - Andrea Bocelli - Massimo Di Cataldo
Cantautori impegnati Giorgio Gaber - Fabrizio De André - Francesco De Gregori - Vinicio Capossela - Mariottide - Rino Gaetano - Francesco Guccini - Enzo Jannacci - Angelo Branduardi - Daniele Silvestri - Elio e le Storie Tese - Paolo Conte - Olmo - Pino Scotto - Massimo Bubola - Franco Battiato - Lucio Dalla - Roberto Vecchiume - I Barbagianni
Tromboni Al Bano - Franco Califano - Giuseppe Vessicchio - Riccardo Scocciante - Il Liga - Luciano Pavarotti - Massimo Ranieri - Vasco Rossi - Piero Pelù - Zucchero - Renato Zero - Michele Zarrillo - Gianni Drudi - Pooh
Morti o ultravecchi Little Tony - Fred Buscaglione - Mario Merola - Nino D'Angelo - Adriano Celentano - Milva - Mina - Piero Focaccia - Lucio Battisti - Gino Paoli - Mino Reitano - Orietta Berti - Nilla Pizzi - Iva Zanicchi - Neri per Caso - Bobby Solo - Alan Sorrenti - Pierangelo Bertoli - Peppino di Capri - Ricchi e Poveri - Sergio Endrigo
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Niu generéscion Matteo Branciamore - Bugo - Marco Carta - Simone Cristicchi - DJ Francesco - Paolo Meneguzzi - Nek - Morgan - Omar Pedrini - Davide Van de Sfroos - Giusy Ferreri - Francesco Renga - Francesco Tricarico - Paola e Chiara - Giuseppe Povia - Anna Tatangelo - Negramaro
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