Controllore: differenze tra le versioni

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== Dialogo tra un controllore e un [[nonciclopediano]] su un treno ==
== Dialogo tra un controllore e un [[nonciclopediano]] su un treno ==

Versione delle 12:37, 5 ott 2011

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"Altolà! Ti ho beccato finalmente!"
« Papà, da grande voglio fare il controllore »
« Non è colpa mia mamma, era Luigi che doveva controllare la pasta »
(Aneddoti di vita mondana)
« Nove anelli furono dati ai controllori del treno, che più di ogni altra cosa bramano il potere »
(Il leo su Il Signore dei Ratti)
« Se i controllori non controllano i controllati, chi controllerà i controllori?? »
« Azz, e tu ora vieni?! »
(Napoletano al controllore che ha notato che il biglietto era del mese precedente)


Il controllore (detto anche Cane Bastardo dagli amici) è quella figura ambigua afflitto da complessi di inferiorità e "smanie di potere", più comunemente conosciuto come "se non hai il biglietto mi diverto a farti la multa".
Il lavoro del controllore richiede uno spiccato senso civico, unito a competenze tecnico-sanitarie di tipo D per eventuali risse, in seguito a multe salate al punto giusto nonché al dente. Lo stipendio medio di un controllore (mazzette escluse) ammonta a circa 100 volte il prezzo medio di un biglietto di media percorrenza durante la frequentazione delle scuole medie.

Genesi e modus controllandi

I controllori hanno un gran senso dell'umorismo.

Fu nientepopodimeno che Edward Aloysius Murphy Junior ad inventare la figura professionale del controllore per dimostrare la sua celebre legge. Se sali su un mezzo pubblico, l'unica volta che non avrai il biglietto sarà l'unica volta in vita tua che vedrai un controllore. Questa legge è talmente forte che spesso viene utilizzata dagli ingegneri per dimostrare alcuni noti teoremi di fisica quantistica. Il controllore è però ignaro di questa legge e ti reputa comunque una cacca per non aver pagato il biglietto all'azienda che lo sfama dalla notte dei tempi. Un curioso passatempo dei controllori è fare Millemila al Negro che tanto non le pagherà mai perché clandestino quindi inesistente per lo stato italiano. Per questo motivo Greenpeace annovera i controllori fra le categorie professionali che sprecano più carta sul lavoro.

Il sogno italiano

Quanti italiani hanno sempre sognato fare i controllori, quanti ci sono riusciti? Beh, secondo l'istituto nazionale di statistica ogni abitante italiano ha in media 5 controllori, da cui ne ricaviamo che ogni italiano lavora da controllore. Aristotele sosteneva infatti che ogni uomo fosse controllore di sé stesso, e grazie a questo stratagemma filosofico infatti, l'Italia possiede il primato di paese con più alta percentuale di controllori per abitante.

I Risvolti economici

Si stima che ogni controllore consumi al giorno circa 3 lattine di Coca Colla, un liquido preparato appositamente da un team di scienziati dell'ATM, in grado di dare loro l'energia di un pasto a lattina. La Coca Colla è anche utilizzata nel mondo odierno nei lavori di bricolage, per attaccare le assi di legno tra loro, come ad esempio hanno fatto i tre porcellini nella loro fantastica storia. E la azienda della Coca Colla, nata grazie a controllori, ha un fatturato annuo di miliardi di euro.

Il sogno erotico delle italiane

Un controllore scrive su un foglietto il suo numero di telefono, successivamente lo da a due sue fan.

Dopo il film cult del cinema italiano "Non ho timbrato" e dopo la conferma della fiction tv "Otto dentro un pullman", i sogni erotici delle italiane si sono orientati verso la figura del controllore. Seppur egli viene considerato da molti un cane bastardo, la donna italiana lo considera un sex symbol indiscusso. Clarabella in un intervista a Studio Aperto ha confessato 'Il controllore è un vero uomo, sa farsi rispettare. È gentile con le donne ed è tremendamente affascinante quando annota sulla multa i dati del trasgressore'.

Strategie del controllo

"Sono 600 € di multa. E già che ci sei, dammi 5 €, che devo comprare le sigarette dal tabaccaio."

Da distinguere due tipi di controllore molto importanti: il controllore da treno e quello da trasporto pubblico cittadino. Il primo lavora solitamente da solo e per questo deve adottare strategie di caccia da stealth ops per catturare le sue prede. Prima di passare per il controllo aspetta accuratamente che tu ti sia finalmente addormentato in modo da poterti svegliare di soprassalto con un bel "biglietti prego" preso di petto. Il controllore da trasporto pubblico, invece, adotta strategie da storm troopers: da ogni porta dell'autobus sale un controllore bloccando tutte le uscite e impedendo la tecnica di evasione "corri verso la libertà". Dopo di che prima che le persone abbiano diritto di scendere alla prossima fermata, controllano i biglietti alle persone appartenenti a categorie sospette, come quella dello Studente o del Negro urlando "libero!" ad ogni persona che controllano. Spesso si hanno vittime fra i civili durante queste operazioni ad alto rischio.

Espressioni tipiche del Controllore

Il controllore di Vergate sul Membro.
  • Come si chiama papà?
  • Giovanotto, come fai di nome? E di cognome? Dove abiti? Però dimmi tutto con sincerità eh?!
  • La biro non funziona
  • Biglietti prego
  • Prego biglietti
  • Questi n-posti sono riservati al personale di servizio. (controllore al pendolare rimasto in piedi).
  • Sono un pubblico ufficiale
  • Che giorno è oggi?
  • Prego, le sue generalità
  • Non mi prenda in giro
  • Non mi faccia perdere tempo
  • La contravvenzione ammonta a 100 euro più l'euro del biglietto
  • Può scendere per favore?
  • Se si rifiuta di pagare la sovrattassa di 5 euro mi vedrò costretto a chiamare la polizia ferroviaria

Controllori Famosi

Tra i controllori che la storia ci ha regalato possiamo annoverare ad esempio

Dialogo tra un controllore e un nonciclopediano su un treno

- Controllore: “Biglietti prego”
- Nonciclopediano: “Va bene”
- Controllore: “Ho detto di farmi vedere i biglietti”
- Nonciclopediano: “E io ho detto va bene”
- Controllore: “E allora perchè non mi fa vedere il suo biglietto?”
- Nonciclopediano: “Non è che non glielo voglio far vedere, anzi, solo che oggi il mio biglietto ha quindici minuti di ritardo, guarda caso proprio come il treno”
- Controllore: “E allora cosa facciamo?”
- Nonciclopediano: “Io non farò un bel niente, lei invece può far in modo che questa patetica scusa di arnese che vorrebbe far finta di essere un treno vada più veloce.”
- Controllore: “Ho capito, ripasso dopo.”

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