Carlo Giuliani: differenze tra le versioni

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[[File:Amaro giuliani.jpg|250px|thumb|right|Dopo la sua morte Carlo divenne triste al punto da guadagnarsi il soprannome di "Amaro Giuliani" dagli amici del baretto.]]{{citazione|Quando un [[uomo]] con l'estintore incontra un uomo con la pistola, l'uomo con l'estintore è un uomo morto.|[[Per un pugno di dollari|Ramón]]}}
{{Carlo Lucarelli}}
{{citazione|Carlo è vivo e lotta insieme a noi. Come [[Elvis]].|[[Sedicenne comunista]]}}
[[File:Amaro giuliani.jpg|250px|thumb|right|Dopo la sua morte Carlo divenne triste al punto da guadagnarsi il soprannome di "Amaro Giuliani" dagli amici del baretto.]]{{Cit|Quando un [[uomo]] con l'estintore incontra un uomo con la pistola, l'uomo con l'estintore è un uomo morto.|[[Per un pugno di dollari|Ramón]]}}
Quella che raccontiamo stasera è una strana storia. Una storia piena di misteri e di contraddizioni. Una storia di estintori senza incendi, di omicidi senza colpevoli, di spari senza motivo. Se fosse un [[romanzo]] sarebbe un fallimento: nessuno legge più i libri. Ma quello di stasera non è un romanzo, stasera raccontiamo una [[Cazzata|storia vera]]. La storia di '''Carlo Giuliani'''.
{{Cit|Carlo è vivo e lotta insieme a noi. Come [[Elvis]].|[[Sedicenne comunista]]}}
Quella che raccontiamo stasera è una strana storia. Una storia piena di misteri e di contraddizioni. Una storia di estintori senza incendi, di omicidi senza colpevoli, di spari senza motivo. Se fosse un [[romanzo]] sarebbe un fallimento: nessuno legge più i libri. Ma quello di stasera non è un romanzo, stasera raccontiamo una [[storia vera]]. La storia di '''Carlo Giuliani'''.


== La vita ==
== La vita ==
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A questo punto sembrerebbe che, essendo i due fatti consecutivi, siano anche correlati da un rapporto di causa ed effetto. E invece no. Al processo, le perizie mediche e [[ballista|balistiche]] hanno dimostrato che si è trattato solo di una [[coincidenza]], e che non sono stati gli spari a uccidere Carlo.
A questo punto sembrerebbe che, essendo i due fatti consecutivi, siano anche correlati da un rapporto di causa ed effetto. E invece no. Al processo, le perizie mediche e [[ballista|balistiche]] hanno dimostrato che si è trattato solo di una [[coincidenza]], e che non sono stati gli spari a uccidere Carlo.


Innanzitutto, dall'[[autopsia]] è emerso che Carlo era affetto da [[wikipedia:it:Coriza|coriza virale acuta]]; la difesa di Placanica sostiene che sia stato proprio un accesso fulminante di coriza a spappolargli la faccia. Chissà. Mettiamola da parte, per ora.<br />
Innanzitutto, dall'[[autopsia]] è emerso che Carlo era affetto da [[wikipedia:it:Coriza|coriza virale acuta]]; la difesa di [[Mario Placanica|Placanica]] sostiene che sia stato proprio un accesso fulminante di coriza a spappolargli la faccia. Chissà. Mettiamola da parte, per ora.<br />
In secondo luogo, analizzando ad alto ingrandimento le immagini dello sparo, si può notare uno sbuffo di fumo fuoriuscire dallo zigomo di Carlo. Uno sbuffo di fumo come quelli che si osservano nelle ''demolizioni controllate''. Paura, eh?
In secondo luogo, analizzando ad alto ingrandimento le immagini dello sparo, si può notare uno sbuffo di fumo fuoriuscire dallo zigomo di Carlo. Uno sbuffo di fumo come quelli che si osservano nelle ''demolizioni controllate''. Paura, eh?


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{{dialogo|Raffone|Bella mira!|Placanica|Ma io avevo mirato in aria...|R|Ancora più difficile! Sei un asso!|P|Guarda, si muove ancora! è vivo! Ci tocca salv-}}
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{{dialogo|Cavataio|Oh, finalmente è ripartita!|R|Ma sei pirla!! L'hai investito! Oh be', uno di meno...|P|No, guarda, respira ancora. Ma chi è, [[Resident Evil 3: Nemesis|Nemesis]]? Vabbe'... forza, Cavataio, fai retromarcia così lo portiamo in ospedale|C|Subito}}
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{{dialogo|P|Avevo detto RETROMARCIA!|}}
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== I miracoli ==
== I miracoli ==
In quanto martire, Giuliani venne immediatamente canonizzato e nominato patrono delle patatine. San Carlo non è riconosciuto come autore di miracoli: la sua morte è stata già abbastanza sovrannaturale. Si pensava che dopo la sua uccisione il ministro dell'Interno e i vertici delle forze dell'ordine si sarebbero dimessi, o che avrebbero almeno ammesso le proprie colpe: ma quello, più che un miracolo, sarebbe stato un segno della [[fine del mondo]].
In quanto martire, Giuliani venne immediatamente canonizzato e nominato patrono di chi, trovandosi a una manifestazione, caricato a freddo in un corteo autorizzato, dopo un paio di ore di cariche addossati ad una massicciata, caricati anche di fianco, gli si gonfiano i coglioni di brutto, dato che a quella manifestazione ci è andato perché è già piuttosto schifato dallo stato delle cose, schifato dalla propria impotenza, dalla propria inutile rabbia, da un esistenza che si esaurisce nel farsi i propri cazzi, un po' di soldi, la figa, divertirsi con quello che passa il convento, e a culo tutto il resto, il mondo intero. Perché poi se ti si gonfiano i coglioni sei pure un violento, anche se quel giorno volevi spaccargliela quella mano, con la pistola puntata contro chi ne ha due coglioni così di mangiarsela quella rabbia... almeno quel giorno non dovevate romperci i coglioni! mentre pensi che la violenza che ti si mangia la percepisci intorno quando gli altri se ne sbattono, o non la sentono, perché sei un coglione che se la prende, che ci perde il tempo a tentare di capire, e che quando trova quello che sente sbattuto in faccia, altro che estintore, coglioni! Questo è un sistema criminale! Un modello di sto cazzo di sviluppo insostenibile! Che le Multi trainano. Dati dati dati cazzo! Non si è mai creata tanta ricchezza - e la "ricchezza", sia chiaro! è lavoro sociale accumulato! - mentre il divario tra ricchi e poveri è stato tanto impressionante (358 miliardari hanno accumulato ricchezze pari a quelle del 45 per cento dell'intera popolazione mondiale, due miliardi e trecento milioni di persone), consegnando un potere colossale ai primi, che possono produrre le condizioni materiali dell'esistenza e un consenso passivo al loro potere, con il miraggio di "partecipare" al banchetto (la formazione di questo consenso passivo avviene codificando i nuovi stili di vita; in casa tutti hanno questo dispositivo della produzione di senso...). <Come va il mondo alla vigilia del Duemila? Mai così bene per pochi, mai così male per molti, la maggioranza. "Peggio della grande Depressione degli anni Trenta", per un miliardo e settecento milioni di persone di cento Paesi; ottimamente, "una spettacolare crescita economica", per quindici nazioni. È lo stato del Pianeta descritto nel Rapporto sullo sviluppo umano realizzato dall'undp (united nations food program). In effetti, sono due, oggi, i mondi. Due umanità sempre più polarizzate, separate da un abisso mai conosciuto a memoria d'uomo. Più di un secolo fa il pianeta, da questo punto di vista, era molto più giusto. Il reddito dei Paesi non industrializzati raggiungeva il 65 per cento del totale. Nel 1960 la quota si era ridotta al 12. La tendenza alla concentrazione del denaro in poche mani è continuata nell'ultimo trentennio, accentuandosi. Da una parte ricchi così ricchi come non se ne erano mai visti, con il reddito di una sola persona che vale, letteralmente, quello di milioni di uomini e donne. Dall'altra poveri sempre più poveri. Un quarto dell'umanità, l'altro mondo che vive in cento Paesi, ha visto il proprio reddito ridursi dal 1980 ad oggi. "Un peggioramento senza precedenti", secondo l'ONU. Nello stesso periodo, in quindici Paesi il reddito è rapidamente aumentato. Dei 23.000 miliardi del PIL globale, nel 1993, 18.000 sono prodotti dai Paesi industrializzati, e solo 5.000 da tutti i Paesi in via di sviluppo (il periodo coloniale li ha costretti alle monoculture per l'esportazione, soppiantando l'economia di sussistenza, asservendoli in seguito alle politiche dell'FMI, della Banca Mondiale, etc.). Il periodo seguito al famoso crollo di Wall Street del 1929 è passato alla Storia e diventato materia di studio. La nuova "Grande Depressione", di portata ancora più devastante, è in atto da un bel pezzo. Ma sui libri di testo nelle scuole nessuna traccia. "Un declino di cui molti sono consapevoli - spiega il rapporto - e la cui gravità è troppo spesso oscurata". Lo scopo della crescita economica dovrebbe essere quello di arricchire l'esistenza delle persone. Dovrebbe cioè essere il mezzo attraverso il quale migliorare lo sviluppo umano. "troppo spesso non è così - avverte il Rapporto - Non c'è nessun legame automatico fra crescita e sviluppo umano". Si verificano così distorsioni macroscopiche anche nei "fortunati" Paesi in cui il Pil cresce. È stata battezzata 'crescita crudele', nei Paesi dove i frutti dell'incremento del reddito vanno a beneficio principalmente dei ricchi, lasciando milioni di persone in stato di povertà o semipovertà. Nel periodo 1970-85 il Pnl complessivo è cresciuto del 40% e, ciononostante, il numero dei poveri è cresciuto del 17%. In molti Stati "la crescita economica e incontrollata sta comportando la devastazione delle foreste, l'inquinamento dei fiumi, la distruzione delle biodiversità e l'esaurimento delle risorse naturali". La generazione presente sperpera le risorse necessarie alle future generazioni. È la 'crescita senza futuro'. Sono esempi di come, spesso, lo sviluppo perpetua le diseguaglianze. Uno sviluppo, secondo l'Undp, "non sostenibile e che non merita di essere sostenuto". Il 15 per cento della popolazione mondiale vive nelle nazioni ad alto reddito che rappresentano però il 56 per cento dei consumi mondiali complessivi, mentre il 40 per cento più povero, nei paesi a basso reddito, rappresenta solamente l’11 per cento dei consumi. Mentre attualmente la maggior parte delle persone consuma in misura maggiore, grazie all’espansione dell’economia mondiale verificatasi negli anni ’90 e alla crescita degli standard di vita che si è realizzata in numerose nazioni, rispetto a 25 anni fa, il consumo della famiglia africana media è più basso del 20 per cento. Ma il consumo sostenibile non è solamente una questione che riguarda un equo utilizzo delle risorse. Secondo l’indice "footprint" di sostenibilità ecologica, una misurazione indipendente basata su statistiche delle Nazioni Unite, se ogni persona sulla faccia della Terra dovesse comportarsi come l’abitante medio delle nazioni ad alto reddito, ci sarebbe bisogno di altri 2,6 pianeti per soddisfare le necessità di noi tutti. Il prodotto annuale dell’economia mondiale è cresciuto, passando dai 31.000 miliardi di dollari nel 1990 ai 42.000 miliardi di dollari nel 2000, a fronte di soli 6.200 miliardi di dollari nel 1950. Nonostante che in 40 nazioni, a partire dal 1990, il reddito pro capite abbia avuto un incremento pari al tre per cento annuo, più di 80 nazioni hanno dei redditi pro capite che sono attualmente più bassi rispetto a quanto non fossero un decennio fa. Un quinto della popolazione mondiale vive con meno di un dollaro al giorno, priva dei mezzi necessari a provvedere alle proprie necessità fondamentali quali cibo, acqua potabile e assistenza sanitaria.

A partire dal 1992 il consumo mondiale di energia ha registrato un significativo incremento e si prevede che fino al 2020 esso continui a crescere a un tasso del 2 per cento all’anno. Dal 1992 al 1999 i consumi globali di carburanti fossili sono aumentati del 10 per cento. L’uso procapite rimane più alto nei paesi sviluppati, dove si è consumato fino a l’equivalente di 6,4 tonnellate di petrolio per anno, dieci volte il consumo nei paesi in via di sviluppo. Spesso i consumatori pagano dal 50 al 100 per cento in più per prodotti per i quali non siano stati utilizzati agenti chimici e pesticidi. Come risultato, durante gli anni ’90 negli Stati Uniti l’industria dell’alimentazione biologica ha registrato una crescita annuale superiore al 20 per cento, con tassi di crescita similari anche nelle altre nazioni industrializzate. La FAO stima "la perdita di 13 milioni di ettari di foreste naturali ogni anno, il che corrisponde a una scomparsa di 25 ettari - ovvero 36 campi di calcio - al minuto; e stima che, dall’inizio del ventesimo secolo, sia stato perduto oltre il 50% dell’estensione originale delle foreste pluviali, e ciò che ne rimane sta scomparendo a un ritmo forsennato". Quali sono i risultati quando un quinto dell'umanità consuma più risorse di quante la capacità di rigenerazione del loro territorio consenta (consumando perciò le risorse degli altri), e nello stesso tempo propone (impone) lo stesso modello di sviluppo al resto del mondo, per aprire nuovi mercati. Ecco cosa dice un'organizzazione fin troppo moderata, il WWF: "Oggi, al miliardo di "consumatori" classici dei paesi ricchi (area OCSE, e cioè USA, Canada, Europa, Giappone, Australia e Nuova Zelanda) si è aggiunto oltre un miliardo di nuovi consumatori (una percentuale delle popolazioni di diversi paesi dalla Cina all'India, dalla Malesia all'Indonesia, dalla Tailandia al Sudafrica, dal Brasile all'Ucraina, dalla Federazione Russa all'Argentina, etc.). Il risultato è naturalmente un sempre maggiore impatto sulle risorse naturali. Una delle più recenti ricerche condotta dal Sustainable Europe Research Institute (SERI) sui flussi delle materie prime che attraversano le economie mondiali attesta che la quantità annuale delle risorse estratte dagli ecosistemi a livello globale da parte delle società umane è aumentata dai 40 ai 53 miliardi di tonnellate l’anno nel periodo che va dal 1980 al 2002, un arco di soli 22 anni. Si prevede che nel 2020 arriveremo a sottrarre agli ecosistemi 80 miliardi di tonnellate annui. Quindi, secondo autorevoli studi di scenario, la situazione di “collasso” possibile delle nostre società potrebbe verificarsi prima del 2050>. Ora va pure affanculo... Si pensava che dopo la sua uccisione il ministro dell'Interno e i vertici delle forze dell'ordine si sarebbero dimessi, o che avrebbero almeno ammesso le proprie colpe: ma quello, più che un miracolo, sarebbe stato un segno della [[fine del mondo]].
== Voci correlate ==
*[[G8]]
*[[G8 di Genova]]
*[[Giotto]]
*[[Consumismo]]
*[[Capitalismo]]
*[[No Global|No Globalismo]]
*[[Black Block|Black Blockismo]]
*[[Mario Placanica]]


[[Categoria:Terroristi]]
[[Categoria:Terroristi]]
[[Categoria:Italiani]]

Versione attuale delle 03:45, 12 ott 2022

Dopo la sua morte Carlo divenne triste al punto da guadagnarsi il soprannome di "Amaro Giuliani" dagli amici del baretto.
« Quando un uomo con l'estintore incontra un uomo con la pistola, l'uomo con l'estintore è un uomo morto. »
« Carlo è vivo e lotta insieme a noi. Come Elvis. »

Quella che raccontiamo stasera è una strana storia. Una storia piena di misteri e di contraddizioni. Una storia di estintori senza incendi, di omicidi senza colpevoli, di spari senza motivo. Se fosse un romanzo sarebbe un fallimento: nessuno legge più i libri. Ma quello di stasera non è un romanzo, stasera raccontiamo una storia vera. La storia di Carlo Giuliani.

La vita

La nostra storia comincia a Roma il 12 marzo 1978. È qui, in questo giorno, che nasce Carlo, figlio di Heidi e di Giuliano Giuliani, noto produttore di amari medicinali. Due giorni dopo, sempre a Roma, le Brigate Rosse sequestrano Aldo Moro. Una coincidenza? Chissà... Per ora mettiamoli da parte e torniamo alla nostra storia.

Passa qualche anno, è il 1985. Carlo ha sette anni, e per Natale suo padre gli regala il primo vero passamontagna. È contento, Carlo: in quel periodo il passamontagna è un articolo molto richiesto tra i bambini. La passione per i passamontagna accompagnerà Carlo per tutta la vita.

Essendo notoriamente un non-violento, anche se i maligni dicono che fosse un fancazzista, si dichiara obiettore di coscienza e si bossa il servizio militare. Viene rifilato alla sezione locale di Amnesy Internescional dove passa le giornate dormendo come un sasso (sasso di cui riparleremo in seguito).

La morte

Passa ancora qualche anno. È il 20 luglio 2001. Siamo a Piazza Alimonda, a Genova, durante il G8. Un Defender con a bordo tre carabinieri sta partendo dalla piazza: lo guida Filippo Cavataio, che ha preso la patente il giorno prima. Dovendo far manovra per uscire dal parcheggio, invece della retro ingrana la prima, schiantandosi contro un cassonetto per la raccolta dei Game Boy.

Un mezzo blindato dei carabinieri. Due di questi fanno un blindato intero

La piazza è piena di pericolosi terroristi zombie cannibali, che circondano minacciosamente la jeep ora immobile: i tre militari sono terrorizzati. Il motore si è inceppato, e Cavataio gira più e più volte la chiave a vuoto ripetendo con voce rotta “... ti prego parti, ti prego parti, ti prego parti...”.

In quel momento dietro la camionetta appare Carlo, il quale indossa un passamontagna per ripararsi dal freddo di luglio e ha in spalla un sacco pieno di sassi, che gli sarebbero serviti per costruire un muretto. Avvicinandosi al defender, il giovane scorge un oggetto che a prima vista gli appare un estintore, e che si rivela essere proprio un estintore. Felice per il ritrovamento, lo solleva sopra la testa in segno di trionfo.
  I tre agenti sono presi dal panico, pensando erroneamente che lui voglia tirarglielo addosso. D'altronde, se fosse stato così, avrebbero avuto ben ragione di spaventarsi: un estintore di tre chili può sfondare un autoblindo di due tonnellate come niente. Conscio del pericolo, il carabiniere Mario Placanica estrae la pistola e spara due colpi. Un istante dopo Carlo cade a terra, sanguinando dal viso.

A questo punto sembrerebbe che, essendo i due fatti consecutivi, siano anche correlati da un rapporto di causa ed effetto. E invece no. Al processo, le perizie mediche e balistiche hanno dimostrato che si è trattato solo di una coincidenza, e che non sono stati gli spari a uccidere Carlo.

Innanzitutto, dall'autopsia è emerso che Carlo era affetto da coriza virale acuta; la difesa di Placanica sostiene che sia stato proprio un accesso fulminante di coriza a spappolargli la faccia. Chissà. Mettiamola da parte, per ora.
In secondo luogo, analizzando ad alto ingrandimento le immagini dello sparo, si può notare uno sbuffo di fumo fuoriuscire dallo zigomo di Carlo. Uno sbuffo di fumo come quelli che si osservano nelle demolizioni controllate. Paura, eh?

Il sasso che ha deviato la pallottola era probabilmente un asteroide

Infine, è stato dimostrato che i due proiettili non hanno mai ferito Carlo. Il primo ha colpito il ragno che usciva in quel momento preciso dal tronchetto della felicità. Il secondo invece è volato alto ed si è scontrato con un sasso che si trovava sulla sua traiettoria esattamente in quell'istante. C'era una probabilità su ventisette triliardi che accadesse, ed è accaduto. Poi dicono che Dio non esiste.

L'impatto ha generato un'energia così grande che, secondo alcuni, il proiettile potrebbe essere stato sbalzato altrove, nello spazio e nel tempo. Ad esempio a Dallas, il 22 novembre 1963. Proprio qui, in questo giorno, il presidente John Fitzgerald Kennedy viene colpito a morte da un proiettile di arma da fuoco. Un’arma da fuoco, proprio come la pistola di Mario Placanica. Coincidenza? Chissà. Però questa è un'altra storia, per ora mettiamo da parte anche Kennedy.

Ma allora, cos'è che ha ucciso Carlo? Il tribunale ha stabilito che non sono stati i proiettili a causarne la morte, bensì gli pneumatici della camionetta. Pertanto ha assolto Placanica e gli altri due, mentre la Pirelli risulta ancora nel registro degli indagati.

La seguente è una ricostruzione delle vicende successive agli spari all'interno della jeep.

- Raffone: “Bella mira!”
- Placanica: “Ma io avevo mirato in aria...”
- R: “Ancora più difficile! Sei un asso!”
- P: “Guarda, si muove ancora! è vivo! Ci tocca salv-”
VROOOMMM!! Screeek!!
- Cavataio: “Oh, finalmente è ripartita!”
- R: “Ma sei pirla!! L'hai investito! Oh be', uno di meno...”
- P: “No, guarda, respira ancora. Ma chi è, Nemesis? Vabbe'... forza, Cavataio, fai retromarcia così lo portiamo in ospedale”
- C: “Subito”
VROOOMMM!! Screeek!!
- P: “Avevo detto RETROMARCIA!”

E così muore Carlo Giuliani. Una vittima casuale, una vittima di un incidente. È capitato a lui come poteva capitare a un altro. O forse no. Forse è quello che vogliono farci credere. Forse Carlo sapeva troppo e qualcuno ha provveduto a tappargli la bocca.
Meno di due mesi dopo, l'11 settembre 2001, si verificano i famosi attentati. La città più colpita è New York, e nel 2001 il sindaco di New York è un certo Rudolph Giuliani... Paura, eh?

I miracoli

In quanto martire, Giuliani venne immediatamente canonizzato e nominato patrono delle patatine. San Carlo non è riconosciuto come autore di miracoli: la sua morte è stata già abbastanza sovrannaturale. Si pensava che dopo la sua uccisione il ministro dell'Interno e i vertici delle forze dell'ordine si sarebbero dimessi, o che avrebbero almeno ammesso le proprie colpe: ma quello, più che un miracolo, sarebbe stato un segno della fine del mondo.

Voci correlate