Capoeira

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Ecco una delle tante cose che riuscirete a fare imparando la capoeira. Vi basterà solo evitare di spaccarvi il cranio ad ogni volo o capriola e farete un figurone con gli amici!
« No no, padrune! Noi non stare inventandu lotta micidiale per ribbellarci e massacravi di legnade, noi stavamu... ballandu! »
(Shiavo nero su padrone sospettoso)
« POW! »
(Non più tanto schiavo nero su ex-padrone)
« Muovi i tasti a cazzo, tanto vinci lo stesso. »
(Eddy Gordo su Capoeira)
« Ehi, attento a dove le alzi quelle gambe, potresti... POW! »
(Ballerino di Capoeira su incidente di percorso)


La capoeira (pronunciato Capuera) è un arte marziale proveniente da un posto insolito per le arti marziali, cioè il Brasile. Essa dimostra al resto del mondo che quei simpaticoni transgenici con la erre moscia di quel paese non sono bravi solo a calcio, o perlomeno non fanno solo quello dalla mattina alla sera.

La capoeira è un'arte due in uno: durante i carnevali e davanti i turisti è un sinuoso balletto in cui se sei forunato puoi intravedere qualche scollatura e qualche figa delle belle morette che la praticano[1], in palestra e tra le favelas è la principale fonte di incontri a cento all'ora tra i piedi dei praticanti e le facce dei niubbi che rompono loro le palle o salgono sui bus senza biglietto.

Storia

[[File:Capoeira 2.jpg|thumb|right|Ci avevano detto che era solo una delle tradizioni della loro cultura che tanto disprezziamo e deridiamo... Come potevamo immaginare che avessero intenzione di... POW!| La capoeira è copyright dei neri, così come il burro di arachidi, la vendita di fazzoletti ai semafori e il pisello grande.

Note

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  1. ^ Se sei sfortunato ti becchi in faccia la tibia del ballerino invece.