Yukio Mishima: differenze tra le versioni

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{{wikipedia}}
[[File:Yukio Mishima spada.jpg|right|thumb|250px|Yukio Mishima, scrittorementre compassatocerca edi deditoassumere allauna riflessioneposa filosofica.]]{{Cit2|La vita umana è breve, ma io vorrei vivereaffascinante per sempre.|Yukio[[Play Mishima nel suo ossimoro meglio riuscito}}Boy]]
 
{{Cit2|La vita umana è breve, ma io vorrei vivere per sempre.|Yukio Mishima nel suo ossimoro meglio riuscito}}
 
{{Cit2|Il giocattolo rizzava inoltre la testa verso la morte e le pozze di sangue e le carni nerborute.|Ipse dixit sui suoi gusti sessuali}}
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{{Cit2|Nel cinismo, che giudica ridicola ogni forma di eroismo, è senza dubbio presente un complesso di inferiorità fisica.|Mishima sul suo essere diventato, da scricciolo che era, un simil-[[Goku]]}}
 
'''Yukio Mishima''' ([[Tokyo]], [[14 gennaio]] [[1920]] - [[Tokyo]], un balcone di un edificio statale, [[1975]]) è unoun qualunque frequentatore dei piùgay-bar della [[Tokyo]] del dopoguerra, oltre ad essere un mediocre scrittorello grandipart-time suicidi giapponesisuicida.
È noto al pubblico anche per aver composto drammi e aforismi, universalmente riconosciuti grazie a una tipica peculiarità dell'autore. Questa prende il nome di [[Harakiri]].
 
== Vita ==
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Nel 1944 si inscrive a giurisprudenza per volere dei familiari, e inizia la sua doppia vita: funzionario di giorno, uomo in calzamagli..., ehm, scrittore la notte. Questa situazione tesa si risolve dopo che il nostro eroe tenta di buttarsi sotto un treno: per la disgrazia della letteratura mondiale tutta, la famiglia decide di fargli fare l'imbrattacarte a tempo pieno. Nel [[1946]] Mishima incontra [[Yasunari Kawabata]], uno scrittore di cui sarà sempre profondamente invidioso, tanto da bucargli, la notte, le porte scorrevoli di casa. Kababata riuscì ad ottenere tutto quello che Mishima desiderava, come il [[premio Nobel]] per la letteratura ed un suicidio riuscito al primo tentativo.
 
Dopo aver tentato per l'ennesima volta di togliersi la vita per esser stato giudicato non idoneo alla visita militare, Mishima entra nel mondo intellettuale di sinistra, fingendo di essere un comunistoide populistacomunista, affetto di paternalismologorroico e [[logorrea]]populista.
 
[[File:Yukio-mishima con orchidea.jpg|right|thumb|210px|MIshima nel pieno della sua virilità.]]
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Nel 1951 inizia un lungo viaggio, che tocca l'[[America]] e l'[[Europa]]. Di quest'ultima lo colpisce soprattutto la [[Grecia]], nella cui antichità riscontra quell'amore per i giovanetti, comune alla via dei [[samurai]].
 
Tornato in [[Giappone]], Yukio si dedica al culturismo e inizia a doparsi, sino a diventare qualcosabozzuto di molto simile acome ununa tortinofrittata di miofibrille.patate
 
[[File:Yukio-mishima in "Patriottismo".jpg|right|thumb|210px|Lo scrittore in un momento d'intimità coniugale]]
Nel 1958 sposa per soldi Yoko Sugiyama, dalla quale ha due figli. Nello stesso periodo viene sempre più frequentemente avvistato da riviste scandalistiche come [[Chi?|誰?]] mentre si diverte nei gay-bar della capitale.
 
Nel 1966 dirige il mediometraggio "Patriottismo" (Yukoku), in cui recita e anticipa quella che sarà la sua morte mediante suicidio rituale: il 25 novembre 1970, dopo aver occupato con la sua forza armata privata l'ufficio del generale Mashita, pronuncia un discorso in cui condanna duramente il [[Giappone]], che sta perdendo il suo spirito tradizionale per trasformarsi nel paese di [[Hello kitty]], delle [[NIkon]] e delle [[Kawasakipornobimba|pornobimbe]] [[cosplay]]. DIsgustato da tutto ciò, lo scittore compie seppuku[[harakiri]] con il suo amante Morita.
Le sue ultime parole furono: "Scusate lo sporco."
 
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* ''La foresta in fiore'', in cui racconta i primi timidi risvegli ormonali di alcuni ragazzini, repressi dalla dura etichetta tradizionale giapponese.
* ''La dimora delle bambole'', in cui descrive la sua [[donna]] ideale: una [[real doll|bambola gonfiabile]] che sforni eredi, da utilizzare al bisogno.
* ''Confessioni di una maschera'', in cui sfoga la sua omosessualità repressa..
* ''Sete d'amore", cocente dichiarazione d'amore al suo nuovo amante.
* ''Morte di mezza estate'', in cui inizia a vaticinare il suo [[suicidio]]
* ''Il padiglione d'oro'', storia delle sue crisi mistiche.
* ''Una virtù vacillante'', che narra i suoi primi approcci al culturismo.
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