XIX secolo: differenze tra le versioni

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*[[Charles Darwin]] (1809 - Reincarnato in vari animali), medico mancato, dopo non essere riuscito a superare il [[test di ammissione a Medicina e Chirurgia|test d'ingresso]] si iscrisse a [[biologia]] e andò in erasmus alle [[Galapagos]], dove scoprì l'[[evoluzione]] delle specie, fenomeno alla base di tutti gli esseri viventi, specialmente i [[pokémon]].
*[[Nikola Tesla]] (1856 - 1943), fisico e inventore [[zingaro]] naturalizzato [[rom]], suoi i primi esperimenti sul [[raggio della morte]], grazie al quale si liberò di alcune teorie obsolete sull'[[elettromagnetismo]] e della [[suocera]].
* [[Sigmund Freud]] (1856 -1939), neurologo austriaco, fondatore della [[psicoanalisi]], autore de ''[[NonLibriNonsource:Guida all'interpretazione dei sogni a cura del dottor Sigmund Freud|L'interpretazione dei sogni]]'', dell'atteso seguito ''[[La Smorfia]]'' e del terno secco con cui sbancò il banco lotto del [[Napoli|Vomero]].
*Il cancelliere [[Otto von Bismarck]] è l'artefice della nascita dell'Impero tedesco. Viene tuttavia soprattutto ricordato per aver creato la pizza alla Bismark, con l'uovo sopra.
*[[Elisabetta di Baviera]] (1837 – 1898), imperatrice d'[[Austria]], meglio nota come la ''Principessa Sissi'' perché era [[Troia|una che non riusciva mai a dire di no]].
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*[[Antoni Gaudi]] (1852 - 1926), architetto spagnolo, iniziatore della corrente architettonica delle ''opere incompiute'', {{tooltip|{{colore|green|ancora oggi molto in voga in Italia}}|[[File:ponte inutile dentro un paese.jpg|220px]]}}
*[[Abraham Lincoln]] (1809 - 1865), [[presidente degli Stati Uniti]] che abolì la schiavitù e si beccò una pallottola in fronte come ringraziamento.
*[[Henry Dunant]] (1828 - 1910), [[gente che passava di lì per caso|tizio che passava di lì per caso]] al termine della [[battaglia di Solferino]]. A lui si deve la fondazione della più grande organizzazione di [[volontariato]] del mondo: {{s|<del>il [[Tempio del popolo]]}}</del> la [[Croce Rossa]].
 
== Invenzioni, scoperte, innovazioni ==
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*Progresso nella [[chirurgia]]. Nel secolo precedente sopravviveva solo il 34% dei soldati feriti, in questo la percentuale resta tutto sommato invariata, ma ogni 100 individui operati si ottengono in più un portabandiera e due tamburini.
*Viene scoperto il ''Mycobacterium leprae'', l'agente patogeno della [[lebbra]]. Finalmente i malati potranno essere chiamati propriamente "lebbrosi" e non più "torta sbrisolona".
*Grazie al [[matematico]] norvegese [[Niels Henrik Abel]], autore della formidabile dimostrazione di poter [[ManualiNonbooks:Risolvere un'equazione|risolvere per radicali l'equazione generale di grado superiore al quarto]], la materia scolastica più odiata nei secoli successivi sarà l'[[algebra]].
* Si afferma il [[Fantascienza|romanzo scientifico]] con lo scrittore francese [[Jules Verne]]. Nonostante le ridicole trovate, la sua opera ''[[NonLibriNonsource:Ventimila seghe sotto i mari|20.000 leghe sotto i mari]]'' è ancora oggi più credibile di una puntata di [[Voyager - Ai confini della conoscenza|Voyager]].
*Uno studioso francese decifra i geroglifici egizi e scopre le prime barzellette sugli ebrei.
*Viene inventato lo stetoscopio da uno scassinatore di casseforti.
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Il secolo si apre con la [[Rivoluzione francese]] e l'impero napoleonico che esportano i loro ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza in tutta Europa, che all'Europa piaccia o meno, e importano tesori, denaro e opere d'arte in Francia. Il successo di Napoleone termina quando ha la brillante idea di [[campagna d'inverno|invadere la Russia in inverno]], cosa impossibile anche in tempi di riscaldamento globale, figuriamoci nell'Ottocento durante la Piccola Era Glaciale. L'invasione rappresenta l'inizio della fine per Napoleone, che viene successivamente sconfitto definitivamente a Waterloo, esiliato nell'isola di Sant'Elena in mezzo all'Oceano Atlantico e dopo la morte commemorato da [[Alessandro Manzoni]].
 
Il [[Congresso di Vienna]] risistema le cose: ricrea lo Stato del [[Lussemburgo]], fondamentale per la geopolitica mondiale, frantuma l'Italia in dieci staterelli, la [[Polonia]] in due e - per fare bella figura senza troppo impegno - abolisce formalmente la tratta dei [[negrineri]].
 
==Situazione italiana==
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Re [[Vittorio Emanuele II]], non esattamente entusiasta di convivere con zanzare malariche e donne baffute, ma con un certo vizietto del gioco, tipico della sua dinastia [[Francia|mangia-ranocchie]] che tanto darà da leggere alle casalinghe dal parrucchiere nei decenni a venire, fa fare una verifica fiscale ai Borboni e viene fuori che c'hanno un botto di grana. Il giorno dopo fa un salto al "[[compro oro]]" e lascia l'albergo senza pagare il conto. Lo ritroveranno una settimana dopo a [[Saint-Vincent]] che piange come un bambino al tavolo della [[roulette]].
 
Si consola trovando un posto come primo Re d'Italia. Lo stipendio non è male, poi di questi tempi bisogna accontentarsi. A Cavour che c'ha da pensare alla fabbrichètta non potrebbe fregare di meno di conquistare altre regioni piene di zappaterra con le piattole, ma Vittorio si annoia e quindi eccoti che mette gli occhi anche sulle lande della [[Liga Veneta]]. E non ti arriva il solito Garibaldi che vince la guerra tutto da solo con una mano legata dietro la schiena? Certo, ''come no''. In realtà gli Austriaci menano come bbestie, ma siccome gli sta sul cazzo [[Flavio Tosi|Tosi]] cedono il {{s|<del>[[Zelda|triforce]]}}</del> triveneto ai Francesi, che non ne vogliono sapere ''une verge''<ref>un cazzo</ref> e lo smollano agli Italiani. Manca solo la conquista di Roma, ma a quel punto Vittoriuccio nostro ne ha già le palle piene e praticamente il [[Pio X|Papa]] si arrende per farla finita con 'sta pantomima. Alè, Italia unita, Roma capitale, '''[[popopopopopopo|pooo-po-poo-po-po-poooo-poooo]]''', ora si inizia a magna' sul serio.
 
È a questo punto che il garrulo [[Massimo d'Azeglio]] proferisce il proverbiale:
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Sul finire del secolo inizia a svilupparsi nel mondo la voglia di confrontarsi con gli altri, gareggiare e imporsi sugli avversari in ogni modo possibile ed immaginabile. Questa malsana fantasia porterà nel [[Novecento|secolo successivo]] a ben due [[Guerra mondiale| conflitti mondiali]], una [[Guerra fredda]] e l'invenzione dei [[Reality show]]. Grazie mille [[Pierre De Coubertin]].
 
{{Citcitazione|L'importante non è vincere, è insultare l'arbitro|[[Pierre de Coubertin|Il barone Pierre de Coubertin]] sul [[calcio]]}}
 
Dichiararsi guerra l'un l'altro rimase l'unico ed incontrastabile tipo di svago per decine d'anni, finché Pierre de Coubertin, [[checca|che ne aveva piene le palle di combattere]], inventò un nuovo modo per umiliare e distruggere psicologicamente le altre nazioni {{Citnecsenfon|senza dover ricorrere alla violenza fisica}}: le [[Olimpiadi]]. Le prime Olimpiadi furono svolte ad [[Olimpia]], in [[Grecia]], nel [[1896]]; le uniche discipline presenti allora erano il [[lancio della vacca]] e un torneo di [[Counter Strike]], ma il numero di discipline crebbe esponenzialmente nelle edizioni successive, annoverandosi di giochi quali il '''lancio dell'[[Euro]]''' e lo '''scaccia il migrante''', quest'ultimo tornato da poco in voga proprio nel Paese natale.
 
Nel [[1893]] viene fondata la prima società di [[calcio]] italiana: il [[Genoa Cricket and Football Club]]<ref>Non sapevano ancora a cosa convenisse giocare.</ref>, che si contenderà i primi campionati nazionali con le numerose altre squadre. Tutte di [[Torino]]. Furono edizioni controverse, perché il regolamento del gioco era in inglese, e gli arbitri, non sufficientemente formati, finivano per far confusione e rovinare le partite. Così, nel [[1897]], si decise di risolvere la questione fondando la [[Juventus]]: nel dubbio gli arbitri avrebbero potuto decidere in favore della neofondata società, per non scontentare nessuna delle precedenti.
Questo nuovo passatempo ha così tanto successo che, negli anni successivi, vengono creati molti nuovi strani [[sport]] e altrettante società sportive in tutto il mondo. Questo capitolo della [[storia]] ha segnato tanto fortemente i secoli successivi che possiamo ancora vedere i suoi effetti al giorno d'oggi.
 
Nel [[1893]] viene fondata la prima società di [[calcio]] italiana: il [[Genoa Cricket and Football Club]]<ref>Non sapevano ancora a cosa convenisse giocare.</ref>. I gloriosi grifoni si contenderanno i primi campionati nazionali con le squadre di [[Torino]]: la Torinense, l'FC Torino e la Ginnastica Torino.
 
Furono edizioni controverse, perché il regolamento del gioco era in inglese, e gli arbitri, non sufficientemente formati, finivano per far confusione e rovinare le partite. Così, nel [[1897]], si decise di risolvere la questione fondando la [[Juventus]]: nel dubbio gli arbitri avrebbero potuto decidere in favore della neofondata società, per non scontentare nessuna delle precedenti.
 
Anche questo sarà un evento chiave per il [[Novecento|ventesimo secolo]].
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==Note==
 
 
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