Van Canto: differenze tra le versioni

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== Storia della band ==
== Storia della band ==

Una Domenica sera di non si sa quando, in una città tedesca che dirvi non so, Philip era stato appena sbattuto fuori dalla sua birreria di fiducia perché, a detta del proprietario, si stava scolando tutta la birra, rubandola anche agli altri clienti.<br />
Era una notte buia e tempestosa e Philip aveva bisogno di un riparo, ottenebrato dall'alchool si infilò nella prima porta che gli apparve dinanzi, andando a finire in una cappella dedicata a san Leonardo. Un po' per la vista delle catene appese alle vesti della statua del santo, un po' per i rumori della pioggia che martellava sul tetto e dei tuoni, un po' molto perché era sbronzo di brutto, si convinse che quello doveva essere il tempio del metal.<br />
Quindi il giorno seguente, o almeno quello che a lui sembrò il giorno seguente, trascinò la sua band a suonare nella cappella ma il parroco si oppose fermamente e sprangò il portone d'ingresso quando Philip minacciò di scatenare un demone cornuto contro di lui. Tuttavia il nostro eroe non si perse d'animo e pronunciò la sua famosa dichiarazione d'intenti:
{{Quote|Se il metal non può andare in cappella, la cappella andrà dal metal.}}
Fu in quel preciso momento che gli altri componenti del suo gruppo lo imprigionarono con una camicia di forza.<br />
Dopo essersi liberato Philip decise di mollare quei traditori dei suoi ex-compagni e creare una band tutta nuova, peccato che nessuno, nemmeno in un paese come la Germania<ref>Che, ricordiamo, ha dato i natali a loro.</ref>, volesse avere niente a che fare con un'idea tanto delirante. Alla fine, infilando di nascosto dell'oppio in una teiera riuscì a convincere quattro desperados a seguirlo; da quel giorno è usanza del gruppo bere un tè al mattino e uno a metà pomeriggio.<br />
I Van Canto si esibirono per la prima volta a Monaco, abilmente piazzati dal loro agente tra una tormenta di neve e un branco di lupi a caccia, tuttavia la loro musica ebbe un insperato successo, attirando sul posto ben tre persone che dichiararono:
{{Quote|Le loro voci... Potrebbero intaccare... La sanità mentale... Dell'uomo comune...|Questo era uno psicologo.}}
{{Quote|Mio Dio... Sembravano un incrocio tra dei gibboni e lo yeti... Non so... Se... Potrò tornare dalla mia famiglia...|L'uomo comune in questione.}}
Il terzo era un sordocieco trascinato lì dal cane guida che aveva equivocato le canzoni per i richiami di una femmina in calore.<br />
Oggi il gruppo porta avanti il progetto con indomito vigore, ma non sono previste esibizioni al di fuori della bassa Germania<ref>Sia lode al Signore.</ref>.


== Componenti ==
== Componenti ==

Versione delle 14:23, 5 gen 2010

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« Ci sono molte grandi band a cappella là fuori, ma la maggior parte fa pop o jazz. Quindi dovevamo riempire questo buco nell’heavy metal. »
(Van Canto su fare qualcosa di cui nessuno sentiva il bisogno.)
« Ran-dan-dan-ra-dan-ran-den-dan! Ran-dan-dan-ra-dan-ran-den-dan! Ran-dan-dan-ra-dan-ran-den-dan! »
(I Van Canto, in una loro canzone a caso.)
« Diri-di-diri-di-diri-di-dan-dan-dan! Diri-di-diri-di-diri-di-dan-dan-dan! Diri-di-diri-di-diri-di-dan-dan-dan! »
(Sempre loro, ogni tanto cambiano.)

I Van Canto sono la decimilionesima band metal nata in Cruccolandia, il loro genere è il Power epic hero metal a cappella una cosa che nemmeno Luca Turilli sarebbe stato in grado di inventarsi.

Storia della band

Una Domenica sera di non si sa quando, in una città tedesca che dirvi non so, Philip era stato appena sbattuto fuori dalla sua birreria di fiducia perché, a detta del proprietario, si stava scolando tutta la birra, rubandola anche agli altri clienti.
Era una notte buia e tempestosa e Philip aveva bisogno di un riparo, ottenebrato dall'alchool si infilò nella prima porta che gli apparve dinanzi, andando a finire in una cappella dedicata a san Leonardo. Un po' per la vista delle catene appese alle vesti della statua del santo, un po' per i rumori della pioggia che martellava sul tetto e dei tuoni, un po' molto perché era sbronzo di brutto, si convinse che quello doveva essere il tempio del metal.
Quindi il giorno seguente, o almeno quello che a lui sembrò il giorno seguente, trascinò la sua band a suonare nella cappella ma il parroco si oppose fermamente e sprangò il portone d'ingresso quando Philip minacciò di scatenare un demone cornuto contro di lui. Tuttavia il nostro eroe non si perse d'animo e pronunciò la sua famosa dichiarazione d'intenti:

« Se il metal non può andare in cappella, la cappella andrà dal metal. »

Fu in quel preciso momento che gli altri componenti del suo gruppo lo imprigionarono con una camicia di forza.
Dopo essersi liberato Philip decise di mollare quei traditori dei suoi ex-compagni e creare una band tutta nuova, peccato che nessuno, nemmeno in un paese come la Germania[1], volesse avere niente a che fare con un'idea tanto delirante. Alla fine, infilando di nascosto dell'oppio in una teiera riuscì a convincere quattro desperados a seguirlo; da quel giorno è usanza del gruppo bere un tè al mattino e uno a metà pomeriggio.
I Van Canto si esibirono per la prima volta a Monaco, abilmente piazzati dal loro agente tra una tormenta di neve e un branco di lupi a caccia, tuttavia la loro musica ebbe un insperato successo, attirando sul posto ben tre persone che dichiararono:

« Le loro voci... Potrebbero intaccare... La sanità mentale... Dell'uomo comune... »
(Questo era uno psicologo.)
« Mio Dio... Sembravano un incrocio tra dei gibboni e lo yeti... Non so... Se... Potrò tornare dalla mia famiglia... »
(L'uomo comune in questione.)

Il terzo era un sordocieco trascinato lì dal cane guida che aveva equivocato le canzoni per i richiami di una femmina in calore.
Oggi il gruppo porta avanti il progetto con indomito vigore, ma non sono previste esibizioni al di fuori della bassa Germania[2].

Componenti

  • Philip Dennis Schunke: il cantante e boss della band.
  • Inga Scharf: ha un ruolo imprecisato, i più concordano su quello di: suppellettile estetico.
  • Ross Thompson: quello che fa il basso con la voce, il suo ruolo in pratica consiste nel ripetere fino alla sfinimento: "Dan-dan-dan-dan!"
  • Stefan Schmidt: quello che fa la chitarra, vedi sopra. Solo che lui fa: "Ren-den-den-den-den-den-den!"
  • Ingo Sterzinger: altra chitarra, serve a dare maggiore potenza al gruppo, insieme a Stefan si sbronza tutti i Sabato sera alla locanda del Drago Verde.
  • Bastian Emig: il batterista, suona una batteria vera e questo fa di lui l'unica persona normale del gruppo. Certo che con quel nome...
  1. ^ Che, ricordiamo, ha dato i natali a loro.
  2. ^ Sia lode al Signore.