Utente:Zurpone/Affari in sospeso: differenze tra le versioni

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== Andare a + verbo a caso all'infinito presente ==
{{Lingua italiana}}
{{Cit|E adesso andiamo a impiattare il nostro risotto alla placenta di facocero!|[[Carlo Cracco]] impiatta.}}
{{Cit|A questo punto andiamo ad applicare un balsamo rinforzante al nandrolone!|[[Giovanni Ciacci]] applica.}}
{{Cit|Bisogna solo andare a posizionare lo sbrindolamento trifasico con scappellamento a destra!|[[Ugo Tognazzi]] supercazzola.}}
'''Andare a + verbo a caso all'infinito presente''' potrebbe essere definibile come una perifrasi tipica del ''sermo plebeius'' che significa: "ora si fa questa cosa qua". Nella realtà si tratta invece di un inutile giro di parole il cui senso esistenziale viene esplicato essenzialmente attraverso i tre punti seguenti:
# aerare il cavo orale di coloro che la utilizzano
# conferire un'aura di superiorità dialettica al discorso che si pronuncia
# appagare un uditorio solitamente sordo e poco attento alle divagazioni lessicali

== Origini ==
L'espressione '''andare a + verbo a caso all'infinito presente''' (da qui in avanti: '''Aa+vacaip''') nasce in un'epoca imprecisata: forse è sempre esistita ma l'uomo, per questioni di buon gusto, l'ha sempre snobbata, almeno fino al terzo millennio. Da qualche [[anno]], invece, corre sulla bocca di tantissimi, tramite una diffusione virale dalla quale pare non esserci scampo.<br />La [[televisione]] ha dapprima promosso l'espressione '''Aa+vacaip''', diffondendola capillarmente in tutto il territorio nazionale ed ora tutti la fanno propria, sfoggiandola come se fosse un vanto di cui andare particolarmente fieri.<br />Non è dato sapere chi sia stato il primo ad utilizzare l'espressione '''Aa+vacaip''', peccato perché ogni tanto menare le mani per sfogarsi un po' non farebbe male.

Pare tuttavia che l'espressione sia stata forgiata sul modello dell'ineccepibile "''andare a cagare''". Quest'ultima è un'espressione corretta non solo sintatticamente, ma anche eticamente: è giusto intimare all'interlocutore "''vai a cagare''", che significa "''recati al più presto nel luogo deputato alla produzione di deiezioni e ivi producine in gran copia''". Se all'interlocutore fosse intimato semplicemente "''caga!''", egli fraintenderebbe e cagherebbe sul posto seduta stante, con sommo imbarazzo generale complicato dall'emissione di mortali [[raggi gamma]] prodotti dalla [[merda|materia fecale]] ancora fumante.

L'errata unione del verbo "andare" con un altro verbo all'infinito provoca invece acidità gastrica, desiderio di instaurare punizioni corporali e creazione di ronde di [[Grammar Nazi]] che bacchettano le dita della popolazione inerme.

== Caratteristiche ==
Chi fa un largo utilizzo dell' espressione '''Aa+vacaip''' è ben riconoscibile da alcune peculiari tipicità antropologiche:
*il millantare titoli di studio superiori a quello della [[Scuola Radio Elettra]] effettivamente conseguito;
*chiarezza espositiva pericolosamente prossima al [[caos]]
*assoluta inutilità esistenziale
Tra gli utilizzatori più accaniti spiccano i professionisti che devono relazionarsi con un uditorio, solitamente allo scopo di illustrare un tutorial sulla realizzazione del timballo di spinaci alla meringa o sulla creazione del golfino invernale per l'[[axolotl]] di casa.

== Possibili rimedi ==
Purtroppo non ce ne sono, a meno di considerare percorsi drastici come la [[Olocausto|soluzione finale]] o la deportazione in [[Siberia]] dei fautori dell''''Aa+vacaip''', la cui attuazione non è affatto scevra di oggettive difficoltà. La [[speranza]] è che, come tutte le mode, prima o poi passi anche questa. Il timore è che venga sostituita da un'espressione ancora più idiota.

== Frasi a cazzo correlate ==
*[[Ce lo chiede l'Europa]]
*[[Noi, su argomento x, non accettiamo lezioni da nessuno]]

{{Frasi}}