Titolo visualizzato | Utente:Superdotato/Sandbox |
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Namespace | Utente |
ID della pagina | 56321 |
Lingua del contenuto della pagina | it - italiano |
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ID utente | 17475 |
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Creatore della pagina | Maestro venerabile (rosica | curriculum) |
Data di creazione della pagina | 00:22, 5 lug 2009 |
Ultimo contributore | Nonciclopediologo (rosica | curriculum) |
Data di ultima modifica | 14:04, 1 ott 2012 |
Numero totale di modifiche | 3 |
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Numero di autori diversi recenti | 0 |
Descrizione | Contenuto |
Article description: (description ) This attribute controls the content of the description and og:description elements. | I primi chimici volevano scoprire i segreti della crescita vegetale per far crescere le loro piantine di marijuana il più velocemente possibile, di per sè a loro non fregava un cazzo degli apici vegetativi, ma gli fregava soltanto perché volevano far crescere bene gli esseri che avrebbero donato loro la beatitudine. Di fatto i chimici furono i primi botanici, e tuttora la botanica è una scienza molto in voga tra di loro.
Una pianta è fatta da due apici vegetativi principali, uno nella chioma (detto semplicemente apice vegetativo) e un altro nella radice. In questi due apici avviene la crescita primaria, fatta da tessuti meristematici primari (composti da cellule che si riproducono). Mano a mano che la crescita primaria va avanti aumenta anche la differenziazione cellulare, vi sono presenti quindi tessuti conduttori (xilema e floema) e parenchimatici (che accumulano amido, cellulosa, lignina, alcaloidi drogastici (e su queste due parole l'elettroencefalogramma dei chimici, notorialmente piatto, segna un picco)). La disposizione di questi tessuti varia a seconda del tipo di piante, per esempio nelle radici delle dicotiledoni (es. papavero da oppio) i tessuti conduttori avranno un disposizione triarcha, tetrarca o esarca detta actinostele (diciamo a stella, o detto per venire incontro alla vostra catalessi cerebrale, a ombelico di cartone animato giapponese o a buco di culo di Paperino; invece nelle monocotiledoni (es. Marijuana) l'apice radicale i fasci conduttori, composti da xilema e floema, è ricco di fasci conduttori (stile i brufoli che vi vengono quando vi fate le seghe), l'apice meristematico delle dicotiledoni (es. peyote) (e delle gimnosperme) invece è formato da una cerchia di fasci conduttori (disposizione che quelli che si fanno seghe mentali chiamano eustele), le monocotiledoni (es. skunk) invece avranno dei fasci disposti a cerchio cavo (queste piante hanno il fusto cavo) per formare quella che i masturbatori spirituali chiamano atactostele.
Dopo un anno, nelle dicotiledoni (es. coca) una fila di cellule parenchimatiche compresa tra i fasci xilematici e floematici comincia a crescere e a ridiventare meristematico (cambio cribo-vascolare, meristema secondario), alla fine farà all'interno xilema e all'esterno floema, interrompendo quindi la struttura primaria. L'esterno del fusto inoltre avrà più un altro cambio meristematico (che si chiama cambio subero-fellodermico) che produce parenchima all'interno (interessante soltanto se ricco di droga) e epidermide (suberificata negli alberi). |