Utente:Sceriffodekansascity/sandbox2: differenze tra le versioni

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Italianizzazione dell'inglese
Italianizzazione dell'inglese


== Indagine sul campo ==


{{cit|Ich verstehe das nicht|Italiano su [[italianizzazione dell'inglese]]}}
{{cit|Ich verstehe das nicht|Italiano su [[italianizzazione dell'inglese]]}}
L'interesse verso l'italianizzazione dell'inglese ha recentemente toccato anche l'Accademia della Crusca che ha sguinzagliato i suoi scherani per saggiare dal vivo come l'italiano si stia trasfomando secondo tappe culturali distinte: da italiano a italiese, da italiese a itaglese, da itaglese a itinglese, da itinglese a idioma sconosciuto.

Attraverso i calcoli di grossi cervelli elettronici si suppone che l'idioma finale sarà un mix irresistibile di parole terrone e ispano-inglese con qualche fievole reminiscenza di italiano dotto. Ma leggiamo i resoconti dei sociologi dell'Accademia della Crusca, che hanno registrato questi dialoghi suggestivi.
Con italianizzazione dell'inglese si intende la trasformazione di molte uorde inglesi in uorde italiane di nuovo tipo. Questo tipo di linguaggio è molto diffuso fra i chiddi e gli iunghi menni che lovvano spicherare in questo uaio.
Per anderstandare bettero listeniamo queste registrazioni:


Iungo menno innammorato: lo novi? Sono molto lovato di te. Mi laica il tuo viso e i tuoi airi goldoni.<br />
Iungo menno innammorato: lo novi? Sono molto lovato di te. Mi laica il tuo viso e i tuoi airi goldoni.<br />
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Collega A: greto, così quando ingoio per rinnovare la insuransa, buio anche qualcosa da itare. Tu vuoi qualcosa da itare?<br />
Collega A: greto, così quando ingoio per rinnovare la insuransa, buio anche qualcosa da itare. Tu vuoi qualcosa da itare?<br />
Collega B: No tanko.<br />
Collega B: No tanko.<br />

==Voci correlate==
* [[italianizzazione]]


[[Categoria:lingue]]

Versione delle 18:27, 13 set 2013

Italianizzazione dell'inglese


Indagine sul campo

« Ich verstehe das nicht »

L'interesse verso l'italianizzazione dell'inglese ha recentemente toccato anche l'Accademia della Crusca che ha sguinzagliato i suoi scherani per saggiare dal vivo come l'italiano si stia trasfomando secondo tappe culturali distinte: da italiano a italiese, da italiese a itaglese, da itaglese a itinglese, da itinglese a idioma sconosciuto. Attraverso i calcoli di grossi cervelli elettronici si suppone che l'idioma finale sarà un mix irresistibile di parole terrone e ispano-inglese con qualche fievole reminiscenza di italiano dotto. Ma leggiamo i resoconti dei sociologi dell'Accademia della Crusca, che hanno registrato questi dialoghi suggestivi.

Iungo menno innammorato: lo novi? Sono molto lovato di te. Mi laica il tuo viso e i tuoi airi goldoni.
Iunga uomana innamorata: iesso, lo novo. Anch'io sono molto lovata di te. Sei uildo e culo e ti dressi in un modo che mi laica a loto.
I.M.I.: ti tanko per i complimenti. lo novi? Mi dresso in uno scioppo del centro touna, vicino alla residenza del maiore. Li sellano scirte, panti e hanno meni, meni atti.
I.U.I.: io dovrei buiare dei butti. Sellano anche butti?
I.M.I.: no, butti non ho mai sinno.

Friendo A: lissena questa musica, brecca baddo. È molto arda. Mi laica.
Friendo B: iesso. Agreio con te. Hai teichenato il disco o lo hai daunlaudato?
Friendo A: daunladaudato, di corsa.
Friendo B: mi laicano above ollo le cheiborde.
Friendo A: iesso, sono cule e smarte.

Collega A: mi passi, plise quel telefono, devo collare il bosso.
Collega B: se lo colli, rememberagli anche del problema al carro. La insuransa è spirata.
Collega A: greto, così quando ingoio per rinnovare la insuransa, buio anche qualcosa da itare. Tu vuoi qualcosa da itare?
Collega B: No tanko.