Utente:Orticaria/Sandbox1

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Grammar Nazi

Con il termine Grammar Nazi si intende raggruppare quel genere di persone che, a causa di qualche trauma infantile, traggono piacere sessuale nell'infliggere inutili supplizi psicologici a coloro che, involontariamente o meno, compiano un errore di qualsiasi natura nell'ambito della lingua italiana. I Grammar Nazi si possono trovare ovunque: per strada, in mare, in cielo, nelle scuole, ma di solito rompe[1] i coglioni solo dietro ad un monitor. Il Grammar Nazi si riconosce istantaneamente perché il suo commento è sempre fuori luogo, ed è più fuori luogo nella misura in cui egli è più Grammar Nazi. Questo personaggio può incutere timore e reverenza, perchè il suo modo di parlare presuppone un considerevole bagaglio culturale di chissà quale vastità.

Nascita e sviluppo della personalità Grammar Nazi nell'inconscio di un imbecillemente qualunque

L'imprinting gioca un ruolo determinante nella mente spugnosa degli infanti. Avere genitori Grammar Nazi crea una predisposizione quasi assoluta:

- Mamma: “Cosa hai fatto di bello oggi?”
- Bambino: “Ho sventato un gattino.”
- Papà: “Sventrato!”
- Si dice sventrato, ignorantello!: “{{{8}}}”

Il bambino si convince che per dominare sul prossimo sia necessario sapere benissimo l'italiano. Il contatto con i coetanei fa scattare la fase successiva. Il bambino corregge i suoi compagni di asilo e viene ignorato ed evitato. Poi corregge i compagni alle elementari e viene insultato. Infine corregge i compagni delle medie e viene lapidato con i cancellini e si rende finalmente conto che forse non sa ancora bene l'italiano. Così si chiude nel mutismo più totale fino a quando non ha completamente assimilato uno Zingarelli del 1946.

« La mente del bambino si svuota quindi di contenuto riempiendosi di forma, ma il vuoto generato dalla mancanza di contenuto non può essere riempito dalla forma piché la forma copre il contenuto che è contenuto nella sua forma, hai capisch? »
(Emanuele Severino dopo una gare di Tequila BUM.)

Il Grammar Nazi ti corregge anche quando usi vocaboli stranieri?

Si Grazie alla R.M.D.G.R.(Rete Mondiale Del Grammar Reich) i Grammar Nazi si scambiano informazioni di nessuna importanza per scovare navigatori che usano terminologie straniere a sproposito per smerdarli alla velocità della luce.


Note

  1. ^ "Ah, questa è una palese incongruenza! Hai usato il soggetto al plurale, poi al singolare dopo la virgola! Capra! (Ti ho letto nel pensiero, vero? Stupidissimo GN?)

Cucina

« 
- Marito: “Oggi ti voglio portare in un posto dove non sei mai stata.”
- Moglie: “Che meraviglia! A Parigi?”
- Marito: “No, in cucina!”
 »
(... le donne moderne...)

La cucina è un particolare ambiente domestico atto a contenere tutto ciò che riguarda l'alimentazione di un nucleo abitativo. Una cucina modello base è di solito composta da un frigorifero, un forno, un lavandino e una coppia di riviste di cucina. Il resto delle cose che si aggiungeranno in seguito sono praticamente inutili. Inoltre la cucina contiene il 75% dei batteri patogeni della casa, la percentuale rimanente ce la avete addosso. Una volta in cucina si svolgeva una gran parte delle attività familiari come cucinare, mangiare e scopare, che erano grosso modo le uniche attività di una volta. Oggi la cucina è un grosso contenitore di scatolame e surgelati, violato raramente da fugaci apparizioni. [[File:Cucina abitabile

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Oggettistica assolutamente superflua di una cucina

= Elettrodomestici e oggetti pesanti che si usano una sola volta nella vita

Per la sfoglia Robot da cucina Mortaio Gasatore di bevande


Oggettini che si comprano più che altro perché sono carini

L'oggestistica assolutamente superflua della cucina viene sistemata solitamente tra il 3º e il 4º cassetto delle posate partendo dall'alto. In questo cassetto è praticamente impossibile trovare l'oggetto inutile che vi serve. Se doveste mai trovarlo sarà seguito da tutti gli altri oggetti incastrati in un nodo gordiano fino all'ultimo inutile oggetto. Il groviglio di metallo e plastica può contenere il lardellatore, il leva-torsoli, lo schiaccia-aglio, stampini arrugginiti, tappini per saccapoche, rotelle per sfoglia, e altre migliaia di oggetti acquistati perché ci era venuto in mente che avremmo potuto fare... magari un giorno... quella ricetta... che poi alla fine... ho avuto un impegno... forse un'altra volta... forse.

Odori della cucina