Utente:Marco campa/Sandbox/Concilio di Nicea I: differenze tra le versioni

rimozione template decorativi obsoleti
(rimozione template decorativi obsoleti)
 
(28 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate)
Riga 4:
{{Cit2|'Cazzo dici? Se appare solo in un testo?!|Altro vescovo, sempre su [[Maria]]}}
{{Cit2|E per [[Giove]], vi volete mettere d'accordo? Porco [[Zeus]]!|[[Costantino]] su precedenti tizi}}
Il '''Concilio di Nicea I''' è stata la più grande [[teologia|rissa teologica]] nonchè caso di [[delirio|pazzia collettiva]] di tutta la [[storia]] romana tardoantica. Il concilio verteva sul fatto che una massa di ciarlatani in palandrana, altresì detti vescovi, e un gelataio col cappello da [[idiota]], altresì detto [[papa]], si dovevano una volta per sempre mettersi l'[[anima]] in pace e decidere quale <s>[[favola]]</s> dottrina <s>[[propaganda|propinare]]</s> insegnare alle genti, a scrutare il tutto come un ''magister iudicis miii penis'' vi fu l'[[imperatore]] [[Costantino I]], al quale sinceramente [[menefreghismo|nun gliglie enene poteva frega' de meno]] di tutto ciò.
==Scopo==
{{wikipedia|Concilio di Nicea I}}
Riga 41:
{{dialogo2|Alessandro da Alessandria|Vossignoria è concorde?||}}
{{dialogo2|I e II rappresentante del [[papa]]|A nome del papa... andate avanti, che finora non ci ho capito molto|Costantino I|E lo dici a me?}}
[[File:CapoMonstero (Artart Attack)attack.jpg|right|250px240px|thumb|{{cit2|[[Mike Buongiorno|Allegria!]]|...E dopo il Concilio}}]]
{{dialogo2|Ario|Continuiamo?|Alessandro da Alessandria|Certamente...}}
{{dialogo2|Nicola di Mira|Vuoi dire qualcosa Germanico?|Germanico da Mosca|Chissà che non mi incazza, aeh!}}
Riga 127:
su [[Satana|Satanasio]];
Sant'[[Befana|Epifanio]] di [[mortadella|Salamino]] scrisse alla metà del IV secolo che:
{{quote2citazione|... l'imperato' ... convocò 'n concilio de 318 vescovi ... n'a città de Nicea. ... Quelli dissero de si ad arcuni [[hashish|can(n)oni]] ecclesiastici durante 'r concilio, e inortre decretarono riguardo 'a Pasqua ebraica che ci dovesse esse' 'n accordo de tutti su 'a festa.|}}
 
Il concilio si assunse il compito di regolare queste differenze, un po' anche perché in alcune diocesi era proibito fare coincidere la Pasqua ebraica con la Pasqua cristiana.
{{quote2citazione|Si decise di celebrare ovunque la festa della resurrezione di [[domenica]], e di non farla <u>mai in nessun modo</u> coincidere con la Pasqua ebraica, cioè sempre dopo il 14 di Nissan, la domenica dopo il plenilunio di primavera <small>[[ignoranza|(che tralaltro non so neanche di che si tratta...)]]</small>. Il motivo principale di questa decisione era l'opposizione netta e severa al giudaismo, che aveva disonorato la Pasqua con la crocefissione del Signore.|<s>[[Mein Kampf]]</s> Lettera di un parroco per niente [[nazismo|antiebreo]]}}
Eusebio di Cesarea scrive che Costantino disse queste parole:
{{quote2citazione|[[nazismo|... sembrava una cosa indegna e disonorevole che nella celebrazione di questa santissima festa si dovesse seguire l'oscena pratica dei Giudei, che hanno insozzato le loro schofose mani con un peccato enorme e imperdonabile, e sono stati giustamente puniti con la cecità delle loro anime. ... È bene non avere nulla in comune con la detestabile cricca degli sporchi Giudei; in quanto abbiamo ricevuto dal Salvatore una parte diversa.]]|<s>[[Hitler]]</s> [[Costantino I]]}}
Teodoreto di Ciro riporta invece queste parole dell'imperatore<ref>Ma non si mattonomettono mai d'accordo?</ref>:
{{quote2citazione|[[Antisemitismo|Fu prima di tutto dichiarato obrobrioso seguire i costumi degli odiosi Giudei nella santa celebrazione della santissima Pasqua, perché, a causa del fatto che le loro mani erano state macchiate dal crimine, le menti di questi uomini maledetti e infedeli erano necessariamente accecate. ... Non abbiamo nulla in comune con i Giudei, che sono i nostri avversari e nemici. ... evitando ogni contatto con quella parte malvagia e impura. ... le cui menti, dopo avere tramato la morte del Signore, fuori di sé, non sono guidate da una sana ragione, ma sono spinte da una passione irrefrenabile ovunque la loro follia innata le porti. ... un popolo così completamente depravato e infame. ... Quindi, questa irregolarità va corretta, in modo da non avere nulla in comune con quei parricidi e con gli assassini del nostro Signore. ... neanche un solo punto in comune con quegli spergiuri dei Giudei.]]|Sempre <s>[[Hitler]]</s> il buon [[Costantino I]]}}
Il Concilio di Nicea, dunque, contrariamente a quanto entrò poi nella letteratura successiva, dall'epoca di Dionigi [[pene|il piccolo]] in poi, non stabilì alcun criterio oggettivo per il calcolo della Pasqua, tranne uno solo: che la Pasqua non potesse mai, assolutamente e per nessun motivo al mondo essere celebrata il 14 di Nissan, anche se quest'ultimo fosse stato una domenica. In particolare, il concilio non dichiarò i calcoli alessandrini o romani come obbligatori, scomodando così [[astronomia|astronomi]] e [[matematica|matematici]] che prima stavano beatamente in panciolle. Invece, il concilio diede al Vescovo di Alessandria il dovere di annunciare annualmente la data della Pasqua cristiana alla Curia romana. Alla [[fine]], nonostante ilConcilio avesse promesso di stabilire una data certa per la pasqua, si concluse in [[vuoto spinto|un nulla di fatto]], [[Tecnica della smentita fulminante|smentendo ovviamente le precedenti dichiarazioni]], e lasciando fare a ognuno quel cazzo che glie pareva.
 
===Il battesimo degli eretici===
{{stub2S sezione}}
 
==Effetti del concilio==
Riga 153:
 
Notevole è la discussione che fa [[Edward Gibbon|Edoardo Gibbone]] del Concilio nella sua monumentale opera ''Decline and Fall of the Roman''<ref>[[Libro]] che ovviamente non vi filerete de pezza...</ref>. In particolare questo [[tizio]] evidenzia le necessità politiche di mantenimento l'Impero unito, che spinsero [[Costantino I|Costantino]] a convocare il concilio. Gibbon non nasconde il [[minaccia|ricatto]] d'esilio da parte imperiale: «(...) la dottrina nicena fu decisa da Costantino, e quando l'imperatore affermò incazzato come una bestia che chiunque avesse osato opporsi al giudizio divino del concilio avrebbe dovuto prepararsi a prendere immediatamente qualche calcio in culo e la via per la porta, tacquero i brusii di protesta di una fiacca opposizione, fiacca quasi quanto quella del [[PD]], che da diciassette vescovi si ridusse quasi istantaneamente a quattro gatti.»
[[File:OminofgsfdsOmino sentenzioso "fgsfds".gif|300px|right|thumb|Un illuminato storico, giudica il giudicabile [[ma anche no|con inneffabile intelligenza]]]]
[[Voltaire]] invece fa più casino nelle sue posizioni, infatti nel suo Dizionario filosofico scrive otto la voce "Concili" un [[bambino|riassunto da quinta elementare]] sulla storia dei concili ecumenici. [[Voltaire]] indica l'attore primo della convocazione del concilio in [[Costantino I|Costantino]], il quale desiderava che a causa delle "frivole" dispute teologiche non si creassero scandali, che {{citnec|[[qualcuno]] gli pagasse a sua insaputa una [[casa]] per farlo dimettere}} o, peggio, occasioni di caciara tra il popolo. [[Voltaire]] ritiene che tali dispute [[Dialetto romanesco|'n c'entrassero 'na mazza]] con il messaggio principale dei [[Vangeli]], e [[banconota da 0 euro|con la moralità che normalmente si chiede da una persona per bene]].
 
Riga 168:
{{quote|I Padri del Concilio distinsero tra libri delle Scritture e apocrifi grazie ad un espediente piuttosto bizzarro: avendoli collocati alla rinfusa sull'altare vennero detti apocrifi quelli che caddero in terra.}}
[[File:Suor-presa.jpg|250px|left|thumb|Fedi secondo l'iconografia canonica]]
Come potete vedere da questa [[citazione]], sempre di [[Voltaire]], {{citnec|il quale aveva di sicuro fonti certissime|e= Certo, certo...|p= No}}, gli illuminati Vescovi del Concilio avevano i loro [[delirio|arguti metodi]] per decidere i testi sacri da quelli non. Questo metodo fu deciso, si dice, durante il [[Concilio di Gerusalemme I]], da alcuni monaci: ''Minzolione'', ''Fedi'' e ''Sanbove''<ref>Ogni riferimento a personaggi realmente esistenti e fortemente voluto.</ref>, i primi due volevano distinguere i testi in base al [[SMS|messaggio]], l'ultimo in base alla [[poesia]]. La vicenda s'è più o meno svolta così: Minzolione propose, durante una [[puttan tour|passeggiata]] di leggere i testi per decidere, quelli col significato più morale sarebbero stati approvati, a quel punto è subentrato Sanbove che voleva soprattutto poetica, per rendere il tutto più bello [[filosofia|e quindi vero]], ma Fedi ribbatteva che anche una bella poesia non era nulla se [[nonsense|senza significato]]. Allora Minzolione cominciò a recitare il Vangelo di Luca, mettendo in risalto la bontà di Cristo, ma Sanbove [[polemica|ribbattè]] citando l'ultima parte del capitolo 19: {{quote2citazione|Io vi dico che A CHIUNQUE HA, SARÀ DATO; ma A CHI NON HA, SARÀ TOLTO ANCHE QUELLO CHE HA. E quei miei nemici che non volevano che io regnassi su di loro, conduceteli qui e UCCIDETELI IN MIA PRESENZA |Luca 19:26-27}}
A quel punto Fedi e Minzolione si [[rosik|irritarono]] dicendo di non stare a vedere [[proverbio|il pelo nell'uovo]] e, che comunque <s>quella è la [[Verità]] Assoluta</s> [[scusa|quel testo andava interpretato]], a quel punto intervenne Fedi che, dopo aver sapientemente sfilato dalle mani del collega il suo [[libro]] e averci messo al suo posto un [[preservativo]] usato, cominciò a recitare Matteo, ma di nuovo, [[rompipalle|come se sapesse esattamente quando è il momento migliore per rompere]], Sanbove citò il decimo capitolo di quel libro: {{quote2citazione|A chiunque parlerà male del figlio dell'uomo sarà perdonato, ma la BESTEMMIA CONTRO LO SPIRITO, NON GLI SARÀ PERDONATA, nè in questo secolo, nè in quello futuro|Matteo 12:32}}
A quel punto, entrambi quasi sul punto di [[bestemmia|bestemmiare]], recitarono le lettere di Paolo, ma ecco che di nuovo, con irritante puntualità, quello riattaccò: {{quote2citazione|Come in tutte le comunità dei fedeli, LE DONNE nelle assemblee TACCIANO perché NON È LORO PERMESSO PARLARE; stiano invece SOTTOMESSE, COME DICE anche LA LEGGE.|1-Corinzi 14:34 (di san Paolo)}} A questo segno<ref>"Segno" usato nel senso [[Manzoni|Manzoniano]], cioè "punto", se vi importasse...</ref> i due erano definitiavemnte sul punto di sbroccare e, onde evitare citazioni peggiori, si astennero dal leggere l'Antico Testamento, e chiesero allora una prova, una messa in pratica di quanto scritto nel [[Bibbia|Sacro Testo]], per vedere, se era [[droga|cosa buona]], in quale parte ciò era scritto. Allora Sanbove andò in un tempio di [[Zeus]], distrusse la statua che era all'interno, incendiò il tutto e per finire [[omicidio|uccise]] un [[Luttazzi|autore satirico]] perchè aveva osato bestemmiare il suo dio e diede fuoco ad una prostituta che tradiva suo marito, quelli allora si convinsero e, mentre si rifugiavano in qualche catacomba [[prigione|onde evitare grane]], decisero che effettivamente il senso non aveva importanza e, sotto consiglio di Fedi, si misero d'accordo sull'usare un metodo-[[nonsense]] per la decisione dei libri ispirati, questo metodo però entrò venne utilizzato solo nel concilio successivo.
 
===Il rapporto con l'[[Agnosticismo Mosconiano]]===
[[File:Macheooh.jpg|200px|left|thumb|[[Mosconi]] [[bestemmia|leggermente indignato]] per essere stato definito "eresiarca"]]
Il rapporto tra la <s>[[pedofilia|Pedof]]</s> [[C.H.I.E.S.A.|Santa Madre Chiesa]] e i Mosconiti iniziò con il predecessore del [[Agnosticismo Mosconiano|culto]]: Germanico da Mosca, quelil quale aveva coomentatocommentato al Concilio la sua missiva d'invito così:{{quote|AnunciatioHic quodanunciatio facta est a deretano! (trad: "Un annuncio fatto da cul'!")|Risposta alla missiva d'invito al Concilio di Germanico da Mosca}} Come si può già intuire da queste parole, il rapporto tra Germanico e la [[burocrazia]] [[prete|ecclesiastica]] non era quel che si dice ottima. Comunque sia, Germanico presenziò alla riunione, esponendo le sue opinioni, le quali sono principalmente:avversione contro lo gnosticismo, in particolare contro il concetto [[teologia|teologico]] del Monade e la necessità di scrivere in un modo da tutti comprensibile i [[burocrazia|documenti ufficiali]], ponendo soprattutto l'attenzione sui [[punto|punti]] e le [[Sindrome di Caps Lock|maiuscole]].
Della questione della [[punteggiatura]] Germanico discusse con i suoi colleghi prima dell'inizio ufficiale del Concilio (notevole il commento agli scribani sul loro [[merda|stile di scrittura]]: "''Neque punto neque grandioribus litteris vestri scripti facti sunt!''"), nonostante ciò non ottenne l'attenzione voluta, e l'argomento cadde lì. Sulla seconda questione bisogna dedicare maggiore [[spazio]]: Germanico, prima di diventare vescovo, lavorava come storico in un convento chiamato [[Telenuovo|"San' Novus"]], e aveva il compito di ricopiare e riscrivere testi antichi, o semplicemente di fare la cronaca, rigorosamente o in [[greco]] o in [[latino]], di tutte le notizie che gli passavano sotto tiro. Questa situazione era però pericolosamente ostacolata da dei canti di uno gnostico della stanza accanto, che forniva a Germanico i fogli e le notizie recenti ([[Sindrome del distacco forzato della punteggiatura|scritti da schifo]]) e che inoltre aveva il pesante onere di [[Quello che continua ad andare avanti e indrio|dover portare tutti i documenti da una parte all'altra del convento, il che disturbava al quanto il povero futuro Vescovo]]. Questo fatto rese ben presto Germanico insofferente verso gli Gnostici, e in particolare verso il Monade, che sentiva spesso invocare da loro. Ciò si protrasse per [[infinito|parecchio tempo]], e quando andò al Concilio riuscì a [[burzum|far valere le sue ragioni]], ma venne [[scomunica|scomunicato]] in quanto [[divinità mosconiane|il suo concetto di divinità]] non era in [[geometria|linea]] con il resto del gruppo, nonostante ciò Germanico accetto il concilio, e [[Germano Mosconi|i suoi discendenti]] nelle loro [[bestemmia|preghiere]] fecero sempre riferimento a ciò che lì venne deciso. Va inoltre ricordato che è grazie a Germanico che ci è pervenuto il racconto di Fedi, Minzolione e Sanbove.
 
==Dan Brown==
{{cit|Il primo concilio ha assunto una certa notorietà nel [[2003]], grazie al romanzo di [[Dan Brown]] "[[Il codice da Vinci]]". Nel romanzo si sostiene che "fino a quel momento, Gesù era visto come un profeta mortale dai suoi seguaci ... un grande e potente uomo, ma sempre un uomo. Un mortale. La sua definizione come "il figlio di Dio" fu ufficialmente proposta e votata al concilio di Nicea. " Il romanzo afferma quindi che la divinità di Gesù è stata ottenuta dopo una votazione al concilio, con un margine stretto, e che Costantino avrebbe condizionato il voto per consolidare il suo potere."
 
In realtà le affermazioni del romanzo [[PWNED|non sono accettate da alcuno storico serio]], che può citare come la divinità di [[Gesù]] sia affermata dagli apostoli quasi subito dopo la sua morte. Anche uno storico [[latino]] come Plinio il Giovane, parlando dei cristiani, afferma che "cantano un inno a Cristo come ad un dio".
 
La visione più comune degli storici è che Costantino convocò il concilio per risolvere la disputa su Gesù, se fosse "fatto" (cioè creato) o "generato", e non ci furono votazioni, ma piuttosto una [[Discussione:Concilio di Nicea I|discussione]], per redigere un "Credo", che fu infine firmato da tutti i partecipanti [[pignoleria|tranne due]].
Line 187 ⟶ 188:
 
==Note==
 
{{Legginote}}
<references/>
==Curiosità==
{{curiosità}}
*In questa pagina ci sono 19 note perchè, secondo tradizione, 19 uomini tra Vescovi e Cardinali persero tutti i denti durante un'acceso dibattito
*Si dice he durante il concilio [[Costantino]] tifasse per Ario, anche se non lo diceva
*Il concilio è stato definito da parecchi storici "Una discussione accesa con toni seri e con parole definibili concrete e lusinghiere, che aveva come punto centrale il rendere il [[fuffa]] ancora più inutile"
*Si dice che alcuni [[CL|ciellin]]i e [[papaboy]], pur di poter partecipare alla discussione, si nascosero sotto i gonnelloni di alcuni partecipanti opportunatamente pagati
*[http://it.wikipedia.org/wiki/Concilio_di_Nicea_I Checcè ne possa dire Kiwipedia], in realtà il papa era presente al Concilio: era travestito da uno dei suoi due rappresentanti
*C'è chi dice che durante il concilio si fossero sentiti [[sadomasochismo|rumori di frusta e gemiti di dolore (o di gioia?)]]
*C'è chi invece sostiene che qualcuno avesse portato addirittura delle [[WWE|sedie da sfasciare in testa ai partecipanti]]
*Per determinare chi dovesse iniziare per primo a parlare durante la seduta, venne stabilito che si dovesse fare una gigantesca partita a Morra Cinese
*Tutti i documenti che contengono gli atti del Concilio sono fatti di [[carta igenica]] appositamente lavorata con [[colla vinilica]] e pezzi di [[carta]] e papiro.
 
==Pagine correlate (per decisione di un Concilio)==
*[[Concilio di Costantinopoli I]]
*[[Concilio di Gerusalemme I]]
*[[Homooùsios]]
*[[Credo Niceno]]
*[[Costantino I]]
*[[Papa]]
*[[Vaticano]]
*[[Chiesa Cattolica Romana Apostolica|Chiesa]]
*[[Eresia]]
*[[Cristianesimo]]
*[[Agnosticismo Mosconiano]]
*[[Riunione di condominio]]
*[[Cazzata]]
*[[Fuffa]]
*[[bla bla bla]]
 
==Collegamenti esterni==
*[http://nonciclopedia.wikia.com/Concilio_di_Nicea_I Una pagina ben fatta, di un'altrettanto ben fatta enciclopedia, parla del Concilio]
*[http://it.wikipedia.org/wiki/Concilio_di_Nicea_I Questa invece è la stessa pagina, ma di un'encilopedia fatta alla cazzo]
*[http://www.youtube.com/watch?v=_Pj6YUz3bAE In partica, quello ch'è stato accettato da questo Concilio]