Utente:Il Signor Lapa/Sandbox: differenze tra le versioni

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'''Senigallia''' è una ridente cittadina [[Marche|marchigiana]], anche se nessuno ha mai capito cosa caspita abbia da ridere.

== Storia ==
==== Fondazione ====
[[File:Guerrieri galli.png|right|thumb|240px|Il consiglio di guerra gallico mentre delibera l'esodo dalla madrepatria]]
'''400 [[a.C.]], Paese di [[Asterix e Obelix]]:''' erano tempi duri per i ''Galli Senoni'', stremati dalle incursioni degli Insubri, piegati dalle carestie e giustamente stanchi delle battute squallide sulle loro mogli, le celebri [[tette|''Galline Tettone'']]. Fu così che levarono le tende dalla Gallia, le stirarono, le ripiegarono accuratamente nei loro trolley e partirono alla volta della [[Padania]], la Terra Promessa dei popoli nordici, alla ricerca del leggendario [[federalismo]] fiscale e di un angolo di terra non ancora corrotto da [[Roma]] ladrona, ma trovarono già tutto occupato, e si spinsero più a sud di ogni altro popolo celtico, con grande piacere dei [[qualcuno|Lingoni]] che finalmente avevano un popolo più [[terrone]] di loro da spernacchiare.

Verso il '''400 meno un po'''' [[a.C.]] finalmente trovarono un parcheggio libero e decisero di posare lì le fondamenta della nuova capitale, anche perché erano comprensibilmente stanchi di portarsele in spalla sin dalla [[Francia]]. Il paesaggio ancora intatto offriva loro una grande varietà di luoghi dove fondare la città e dolci colline verdi, ma saggiamente scelsero di stabilirsi in un acquitrino alluvionale circondato da paludi a perdita d'occhio, protetto ad est da una solida muraglia di [[zanzara|zanzare]].


==== Senigallia vs Roma: The big match ====
Una volta fondata la capitale, che i Galli Senoni chiamarono fantasiosamente Sena Gallica, non restava che conquistare un po' di città a caso da sottomettere. A quel punto re Brenno prese in [[mano]] il mappamondo, e dopo un'attenta analisi, scelse di partire con un obbiettivo semplice: [[Sparta]]. Dunque partì col suo esercito al galoppo in direzione sud-est, per poi tornare subito indietro bagnato fradicio dopo aver scoperto che sotto a quei banchi di [[zanzara|zanzare]] ad est della città c'era il mare Adriatico.

[[File:Sacco di Roma.jpg|right|thumb|240px|Il celebre Primo [[Sacco di Roma]]]]
Fu così che decisero di andare a conquistare qualcosa comodamente raggiungibile in [[autostrada]], e visto che a quei tempi [[proverbio|tutte le strade portavano a Roma]], fu proprio lì che andarono, trovandosi però la via per la città sbarrata dall'esercito della [[Età repubblicana di Roma|Repubblica]] all'uscita dello svincolo di Tor Bella Monaca: subito i due schieramenti attaccarono un'aspra battaglia campale: ci furono un po' di [[morte|morti]], parecchi feriti e alcuni che s'erano presi proprio un brutto spavento. Ah, comunque alla fine vinsero i Galli Senoni.

{{cit2|Un momento un momento un momento! NO, CIOÈ, MI STAI DICENDO CHE ABBIAMO CONQUISTATO [[Roma|ROMA]] PER DAVVERO?!|Re Brenno scuotendo vigorosamente il suo scudiero Artiryon lo Scuotibile}}

Mentre i due eserciti si stavano ancora chiedendo se non fosse una [[candid camera]], i senatori comprarono la libertà di [[Roma]] per [[tanto|tanto così]] di oro più la sorella gnocca di [[qualcuno|Fabio Mennio Varone]], ma Brenno costrinse i romani a versare altro [[oro]], gettando sulla bilancia anche la sua spada e urlando il celebre ''"Vae victis!"''<ref>A seconda delle traduzioni ''"Guai ai vinti!"'' o anche [[dialetto romanesco|''"E mo' ve lo pijate ar culo!"'']]</ref>,

Vista la furbata del loro re, tutti gli altri senoni corsero a gettare sul piatto della bilancia le loro spade, armature, scudi e persino le pochette del make-up da viaggio: rimasti disarmati e col trucco sfatto, per i romani fu un gioco da ragazzi farne arrosticini di gallo ed [[esportare la democrazia]] a Senigallia, come testimoniato da recenti scavi archeologici, che hanno riportato alla luce ben due cocci rotti, attribuibili quasi certamente al celebre [[orinatoio]] da viaggio dell'Imperatore [[Vespasiano]], oltre ad un pregevole sasso un po' squadrato, che dovrebbe raffigurare una [[casa|casetta]], ammirevole per la tanta buona volontà spesa dall'autore nel cercare di scolpirlo.


==== Medioevo e Rinascimento ====
[[File:Mare.jpg|right|thumb|270px|Buona parte della rifioritura di Senigallia è da attribuire all'apertura di grandi saline, dopo la storica scoperta dell'abbondante acqua salata intorno alla città ''("Senigalliesi esultano per la scoperta dell'acqua salata"'', acquerello su acqua, [[1500|1500 e un po']] [[d.c.]]'')'']]
Durante i [[Medioevo|Secoli Bui]], Senigallia non fu mai abbandonata, anzi entrò addirittura a far parte del country club più [[VIP]] d'Italia, la Pentapoli [[Impero Bizantino|Bizantina]], ma non lo venne mai a sapere, visto che la palude circostante con il declino dell'Impero si era allargata fino ad inglobare la città, regalando ai cittadini un sano colore [[giallo]], come testimoniato da vari manoscritti dell'epoca, e conferendo alla città una vispa atmosfera alla [[Silent Hill]] che inspiegabilmente la protesse sempre dalle [[invasioni barbariche|incursioni dei barbari]].

A [[cavallo]] del [[1500]], Senigallia conobbe un periodo di rinascita e di vittorie nell'equitazione di secoli: in quegli anni [[qualcuno|Giovanni della Rovere]], nipote di [[papa]] Sisto IV, ordinò la bonifica delle paludi locali, così, giusto per divertirsi a sprecare i [[soldi]] del nonno<ref>Tanto pagavano quei coglioni dell'[[Otto per mille]]</ref> e fu con grande piacere che scoprì che sotto quella fitta coltre di [[zanzara|zanzare]] c'era una città, sebbene gli abitanti furono trovati tutti morti, inceneriti dalla luce solare dopo secoli di buio.

Per ovviare a questo vuoto demografico, Giovanni garantì a Senigallia lo status di [[città]] franca e numerose agevolazioni sui dazi: non appena ebbe firmato l'editto, le viscere della [[terra]] si spalancarono e fra fiamme e vapori di zolfo ne uscirono sciami di [[ebrei]] che riempirono immediatamente il borgo abbandonato di [[banca|banche]] e oreficerie, seguiti a ruota da rapinatori e scassinatori da tutte le contrade circostanti, garantendole il lusinghiero titolo di ''Sinigaja mezza ebrea e mezza canaja'', di cui i cittadini vanno ancora oggi così fieri.

==== Dal '600 ad oggi ====
[[File:Papa Pio IX.jpg|right|thumb|210px|Sì, [[Pio IX]] sta fissando proprio te, lurido ebreo, e ha già deciso quale baggianata costruire a Senigallia con i tuoi [[soldi]].]]
Col passare del tempo, le agevolazioni economiche andarono sempre crescendo e con esse la città, che conobbe in questi anni un grande flusso di commercianti da tutto il [[mar Mediterraneo|Mediterraneo]] e l'[[Europa]], oltre che di lettere minatorie da [[San Marino]] e dalla [[paradiso fiscale|Federazione Paradisi Fiscali]]: ciò portò ad una fioritura di ostelli, magazzini, osterie, convention centers e ''3D live acting cinemas'' (volgarmente detti teatri). La stagione teatrale era ospitata nel prestigioso ''Comunale'', poi andato in fiamme e ricostruito come ''Teatro La Fenice'', bruciato di nuovo e riedificato come ''La Nuova Fenice'', incendiato e rifatto come ''La Fenice 3: Mobbasta incendi proprio no eh!!'', inaugurato da una giunta comunale che per tutta la cerimonia ha misteriosamente [[superstizione|fatto finta di cercare le chiavi in tasca]].

Nel [[1846]] salì al soglio pontificio il senigalliese Papa [[Pio IX]], amato dalle folle non solo per aver difeso con le armi il sacrosanto potere temporale della chiesa dagli sporchi [[Risorgimento|patrioti italiani]] o per aver conferito nuova credibilità alla chiesa con la proclamazione dell'infallibilità del Papa, ma anche per aver saggiamente speso i fondi dello [[Vatikan|Stato Pontificio]] per donare a Senigallia un mercato del pesce con loggia, colonnato e portici, tre o quattro chiese, ospizi e degli apprezzatissimi [[cesso|cessi pubblici]] monumentali. Il suo fu il pontificato più lungo di sempre, salutato al suo funerale da una colonna di bersaglieri reduci da Porta Pia che saltellarono sulla sua bara spernacchiandolo a nome dell'[[Italia]] tutta; ancora oggi la città lo onora come grande santo, devozione stranamente scarsa altrove.

Oggi Senigallia è una città in grande espansione, che nell'[[agosto]] [[2008]] ha superato la soglia psicologica dei [[parecchio|parecchimila]] abitanti: negli ultimi anni, poi, si è fatto tutto il possibile per incentivare la vocazione cittadina per il turismo di fascia alta, con l'avvio dell'edificazione di un complesso alberghiero a 5 stelle fra il ghetto dei [[negro che tenta di venderti i fazzoletti|vucumprà]] e lo scarico dei motopescherecci, una spiaggia di lusso sotto i piloni della Rotonda a Mare, ma soprattutto tanti viali a marmo e mattoncini, giardinetti a marmo e mattoncini e addirittura barriere frangi-flutti a marmo e mattoncini<ref>A Senigallia marmo e mattoncini [[cosi che escono dalle fottute pareti|escono dalle fottute pareti]], letteralmente.</ref>.

[[File:Rotonda di Senigallia con neve.jpg|right|thumb|220px|La Rotonda quella volta che avevano provato a riciclarla come rifugio sciistico.]]

== Luoghi raffigurati sulle cartoline<ref>Le cartoline più in voga sono quelle con delfini salterini [[Photoshop|photoshoppati]] davanti alla statua di Pio IX all'ospizio o quelle con le donnine nude sulla spiaggia, ma per ovvi motivi non saranno incluse in questo elenco.</ref> ==
*Attualmente, la quasi totalità dei [[turista|turisti]] si reca a Senigallia solo per venire a fare il [[bagno]] al mare, ma visto che il mare oramai è grande ed è ora che impari a farsi il bagno da solo, i cittadini hanno provveduto ad edificare molte altre attrazioni turistiche di fama interprovinciale:

==== Rotonda sul Mare ====
Giustamente eletta simbolo della città, è un [[qualcosa]] che è stato chiamato "Rotonda" per qualche motivo, anche se nessuna automobile è mai riuscita a girarci intorno<ref>Forse per la mancanza di segnaletica stradale in quel braccio di mare</ref> e a dirla tutta non è nemmeno rotonda. Progettata sull'esempio dei migliori palazzetti dello sport [[Calabria|calabresi]], è di gran lunga la prima voce di spesa del Comune, investimento [[quasi]]<ref>Molto quasi.</ref> interamente ripagato dalle orde e orde di clienti che ogni giorno si riversano nel lussuoso [[bar]] all'interno a doppia stella Michelin a gustare prelibato carpaccio di cozze cresciute sui suoi piloni.

==== Rocca Roveresca ====
[[File:Foro Annonario di Senigallia in pubblicità.jpg|right|thumb|225px|Come mostra questa foto, ogni primo venerdì del mese il Foro viene rettificato e riempito di fontane magiche per le folkloristiche gare fra auto che si guidano da sole.]]
Imponente [[castello]] di forma castelloidale, costruito in una buca e più basso degli edifici circostanti, veniva in [[passato]] utilizzato per avvistare i nemici già entrati in città; oggi, invece, dopo il massiccio restauro a marmo e mattoncini di tutta la piazza<ref>Lo erano già, ma un po' di marmo e mattoncini fanno sempre bene.</ref>, la Rocca ha ritrovato la sua funzione originale, quella di muro contro cui rompere le bottiglie di [[vetro]] della prospiciente Associazione [[alcol|Alcolizzati]] Violenti Senigalliesi.

==== Foro Annonario ====
Piazza circolare fatta erigere da [[Pio IX]] a marmo e mattoncini e recentemente restaurata con ancora più marmo e mattoncini, è un tributo monumentale all'orgoglio cittadino, i pesciaroli e porchettari che da secoli, con le loro sonore [[bestemmia|bestemmie]] dialettali amplificate dall'ottima acustica del luogo (utilizzato anche per concerti) rinfrancano il cuore dei senigalliesi e rimembrano loro l'antico vernacolo natio, i Santi patroni locali e gli animali da compagnia e da cortile delle verdi campagne circostanti, tutto in una solo, caro, vecchio bestemmione.

==== Statua di Penelope ====
Col rifacimento di tutto il porto pescherecci a marmo e mattoncini, l'assessorato alla [[megalomania]] ha sentito l'impellente bisogno di collocare in mezzo alle banchine anche degli utilissimi divani futuristici di pietra per [[gabbiano|gabbiani]], scacchiere di marmo colorato per le frotte di scacchisti che ogni mattina si recano al [[vongola|Consorzio Vongolari]] e tante altre amenità, fra cui una statua che attirasse pullman e pullman di giovani turisti spendaccioni. [[File:Penelope di Senigallia con lucchetti.jpg|right|thumb|280px|Pur di far venire qualche idiota a mettere un lucchetto su questo obbrobrio in culo al mondo il sindaco è arrivato persino a celebrare matrimoni facili di massa al primo torpedone di turisti [[gente che passava di lì per caso|che passava di lì per caso]] con l'unica condizione di recarsi al porto in processione dopo la celebrazione a mettere un lucchetto.<ref>Davvero.</ref>]]

La cittadinanza pensò: cosa può attirare tanti ragazzi? Le [[tette]]!

E cosa può attirare tante ragazze? [[Ho voglia di te]], con i suoi lucchetti sul lampione e simili baggianate sentimentali!

E fu così che la città ebbe la sua statuina con le [[tette|zinne]] al vento e tanti lucchettini carini, e tutti vissero felici e contenti.

== Eventi ==
==== San Paolino ====
Nominato santo patrono della città all'insaputa sua e dei cittadini, secondo [[Kiwipedia]] è morto nell'826<ref>http://it.wikipedia.org/wiki/San_Paolino</ref>, ma è vissuto nel 1200<ref>http://it.wikipedia.org/wiki/Paolino_Bigazzini</ref>, e già questo mi sembra un miracolo più che sufficiente per far santo [[qualcuno]]. Viene celebrato il [[4 maggio]] con un'immensa processione che riunisce per un giorno tutta la cittadinanza in un momento di grande fervore religioso e di partecipazione: basti pensare che l'anno scorso il [[prete|vescovo]] ha dovuto far finta di essere andato a ritirare la [[pensione]] alle Poste per poi tirar fuori all'improvviso da sotto l'ascella la statua del Santo Patrono pur di farla seguire almeno dalla gente in coda dietro a lui.

==== Notte della Rotonda ====
Una piacevole notte bianca in cui la [[ebbrezza|sbornia]] collettiva è allietata da raffinate esibizioni circensi che aiutano anche a [[vomito|liberarsi dell'alcool nello stomaco]] e da grandi fuochi d'artificio sopra la Rotonda che coprono alla perfezione le sirene delle [[ambulanza|ambulanze]] dopo le tradizionali risse [[File:Donne con trucco vintage a Senigallia.jpg|right|thumb|370px|[[Nessuno]] sa cosa ci sia veramente sotto le maschere di cerone ed i grotteschi costumi delle folle di posseduti che si aggirano per la città nelle loro sinistre auto d'epoca: qualcuno pensa siano vampiri abilmente camuffati, altri, che siano solo dei coglioni.]]in spiaggia con il rito del lancio della bottiglia al [[pakistano che per strada tenta di venderti le rose]].

==== Summer Jamboree ====
*Cerchi un posto dove nessuno ti prenda per i fondelli se vai in giro con abiti trafugati da cadaveri di gente crepata durante la [[Seconda guerra mondiale]], anzi faccia la fila per scattare una foto assieme a te?
*Da anni sei costretto a sfogare la tua perversione per [[Elvis Presley]] accarezzando un orribile vestito sbrilluccicoso anni '50 nascosto in uno sgabuzzino per non traumatizzare i tuoi bambini?
*Hai sempre sognato di condividere con tutta la tua famiglia la tua passione per lo [[strip tease]] portandoli a vedere per una settimana di fila decine di spogliarelliste da tutto il [[mondo]] facendoci pure la figura dell'[[intellettuale]]?
*Sei appena stato risvegliato da sessant'anni di [[sonno]] criogenico e sei stanco di diavolerie tecnologiche che ti fanno [[domanda retorica|domande retoriche]]?

Vieni a Senigallia al Summer Jamboree! Qui troverai persone gentili e comprensive e tanti tuoi simili con i tuoi stessi [[problemi esistenziali|problemi]], oltre a concerti di leggende del rock & roll del calibro di [[qualcuno|Chuck Berry o Jerry Lee Lewis]], appositamente riesumati e ridipinti per l'occasione!

==== Fiera di Sant'Agostino ====
Fondata quasi 700 anni fa, dopo aver portato per secoli a Senigallia mercanti da tutta [[Europa]] ed il Mediterraneo e con essi ricchezza e prestigio, ancora oggi conserva le antiche glorie, con gustosi [[carretto degli sfincioni|stand eno-gastronomici a rotelle]] e nutrite rappresentanze di [[Negro che tenta di venderti i fazzoletti|grossisti di prodotti per l'igiene subsahariani]], e se proprio non doveste riuscire a decidervi su cosa comprare, è disponibile 24 ore su 24 un efficientissimo servizio di ''[[borseggiatore|pocket lightening]]'' effettuato dalla locale comunità [[zingaro|zigana]].

[[File:Lapa prende il sole sulla spiaggia.jpg|right|thumb|250px|Un tipico senigalliese mentre [[doppio senso|prende il sole]] sulla spiaggia. La loro intelligenza media non giova certo alla continuazione della specie: anche il pirla in figura sta per beccarsi una bell'ustione per non aver usato le presine da forno.]]

== Curiosità ==
*Benché a Senigallia non abbia assolutamente nulla di interessante e non sia mai stata nominata da anima viva fuori dalla provincia di [[Ancona]], questa pagina è lunga il doppio di quella su [[Roma]], cosa che fa dubitare che non sia solo una subdola invenzione dell'[[autore di questo articolo]] per farvi sprecare mezz'ora.
*I senigalliesi hanno una bassa resistenza alla tortura: mediamente, basta appenderne uno a testa in giù per appena mezz'ora per fargli ammettere di essere concittadino di [[Nesli]] e [[Fabri Fibra]].

== Note ==
<references/>

Versione delle 13:50, 23 lug 2011