Utente:Gold snake/recensioni

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché siamo dei cretini. Il titolo corretto è Tales of Symphonia.
Quella che è sicuramente la scena più epica dell'anime tratto dal gioco.

Voto

9.5

Pagella

Grafica: 8.5 Una grafica in cell shading che appaga gli occhi ed offre molte ambientazioni variate e caratteristiche, peccato per le animazioni dei personaggi e di qualche rallentamento in battaglia.

Sonoro: 10 Uno dei migliori lavori di Sakuraba nella serie che offre molte tracce caratteristiche per le location, battle themes incalzanti e temi per ogni personaggio che contribuiscono ancora di più alla loro caratterizzazione. Ottimo doppiaggio inglese.

Giocabilità: 9.5 Tales of Symphonia offre una trama coinvolgente ed un buon sistema di combattimento in tempo reale oltre che a dei puzzle nei dungeon accettabili. Anche se il sistema di combattimento in 3D è agli albori della saga e risulta migliorato in diversi capitoli successivi.

Longevità: 10 Symphonia è un titolo con una longevità che può raggiungere le 40 ore che possono raddoppiare se aggiunte anche le numerose subquests come l’onnipresente nella serie colosseo che offre una serie di combattimenti che possono essere affrontati utilizzando fino a quattro giocatori.

Pro

  • Character design e sistema di amicizie
  • Storia che coinvolge e con numerosi colpi di scena seppur raccontata in modo abbastanza semplice.
  • Ambientazioni variate e caratteristiche con un ottimo sonoro
  • Niente scontri casuali
  • Uno dei pochissimi titoli della saga ad essere disponibile in italiano
  • Difficoltà regolabile

Contro

  • Animazioni dei protagonisti
  • Alcuni punti di salvataggio nei dungeon che devono essere sbloccati
  • Inizio della storia che potrebbe puzzare di già visto.

Introduzione

Dizionario De Agostini, se cercate il termine “sinfonia”, oltre al significato più conosciuto ne è presente anche un secondo che cita: “Insieme di elementi armoniosi ben accostati fra loro es. Sinfonia di colori o di luci”. Ecco che quindi se una luce è scura l’altra deve essere chiara di conseguenza per tenere questa sinfonia. L’insieme di note in inglese si traduce come symphony, mentre questo secondo significato si traduce appunto come symphonia.

È proprio la sinfonia di due elementi (che non dico quali per non spoilerare) l’elemento centrale della trama di Tales of Symphonia. Dopo questa piccola lezione di vocaboli del significato del titolo possiamo parlare del gioco vero e proprio.

La salvezza del mondo

Il gioco inizia raccontandoci parte della storia del mondo di gioco mostrandoci la mappa per intero per poi avvicinarsi sempre di più verso l’edificio in cui inizieranno le nostre avventure. Quella che inizialmente appare come un introduzione assolutamente standard per un jRPG ecco che si rivela tutto una visione del protagonista Lloyd che si era distrattamente addormentato in classe, in piedi e con due enormi secchi d’acqua.

Ed ecco che viene raccontato il resto dell’introduzione di gioco sotto forma di lezione scolastica, il mondo di Sylvarant sta per deperire per colpa della mancanza del classico mana, senza il quale i raccolti non crescono ed appaiono i Desiani, gli antagonisti del gioco che posseggono vari campi di lavoro del mondo di gioco con vari riferimenti all’olocausto. Per salvare il mondo è stata nominata una prescelta, Colette, che dovrà recarsi alla Torre Della Salvezza per effettuare la sua trasformazione in angelo e così aumentare il flusso di mana.

Quella che inizialmente potrebbe apparire come una trama banalissima, oltre che una copia di quella di altri giochi come Final Fantasy X o Grandia 2, cambierà improvvisamente rotta non appena il gruppo si recherà alla sopracitata Torre della Salvezza, presentando una trama facile da seguire ma ciò nonostante molto coinvolgente.

Fujishima mon amour

Il character design del gioco, come anche per altri titoli della serie come Tales of Phantasia, Tales of the Abyss, Tales of Vesperia ed in parte Tales of Xillia è stato affidato al noto mangaka Kosuke Fujishima, conosciuto soprattutto per la creazione di titoli come “Sei in arresto” e “Oh, mia dea!”.

Il gruppo di personaggi è inizialmente formato dal coraggioso protagonista Lloyd, dalla sbadatissima prescelta Colette, dall’amico secchione Genis con la sua sorella professoressa Raine e dal misterioso mercenario Kratos ai quali in seguito si uniranno anche altri.

Lo stile del mangaka è evidente nel gioco, che presenta dei personaggi con un ottima caratterizzazione psicologica dando serietà senza però risparmiare alcuni momenti comici ai vari personaggi dando molta varietà, ad eccezione della protagonista principale Colette, talmente stupida ed ignorante di come va il mondo da risultare la parodia di se stessa.

Per valorizzare ancora di più la caratterizzazione dei vari personaggi è presente il sistema di amicizie, tale sistema vuole che ad ogni personaggio vengono assegnati un tot di punti amicizia, che possono aumentare o diminuire a dipendenza di quanto vengono usati nel team ed in base alle risposte che vengono date dal giocatore durante le numerose scelte nella storia.

In questo modo viene data la possibilità di affezionarsi di più ad un dato personaggio piuttosto che ad un altro, presentando dialoghi e scene diverse in base al personaggio con il numero più alto di punti amicizia.

Per aumentare ancora di più la caratterizzazione dei personaggi sono presenti molti dialoghi aggiuntivi tipici della serie, chiamati skit che possono essere visualizzati a scelta del giocatore durante punti prestabiliti nella storia con la pressione del tasto select o recandosi in determinati punti luminosi sulla mappa del mondo di gioco, questi ultimi servono anche ad aumentare i punti amicizia di un dato personaggio. Questo risulta essere un sistema molto buono e funzionale che però ho visto ripetere nella saga solo in Tales of Innocence ed in un sistema molto meno complesso.

Veniamo al sistema di gioco

Tales of Symphonia presenta un sistema di combattimento molto simile a quello degli altri capitoli della saga, oltre ad essere il primo esperimento della conversione del sistema in 3D.

Il combattimento è completamente in tempo reale, il giocatore può controllare qualsiasi dei 8 personaggi disponibili utilizzando le varie combo a disposizione. Con A si possono eseguire delle combo normali che possono far guadagnare un paio di MP direzionandole di lato, in basso oppure in alto con il control stick. Con B si possono usare delle tecniche speciali che consumano MP da concatenare alle combo da assegnare ognuna ad una direzione diversa del control stick da direzionare durante la pressione del pulsante B in base alla tecnica che si vuole usare. Con X si eseguono delle parate di fondamentale importanza ed il pulsante Y è dedito all’apertura del menù.

Essendo in tempo reale può essere importante saper scegliere le combo giuste a dipendenza del tipo e delle azioni del nemico. Degli 8 personaggi ne è possibile inserire in campo 4 per volta, gli altri personaggi possono essere controllati come quello principale da altri giocatori con controller supplementari oppure dalla CPU che può essere gestita assegnando dei comportamenti standard e disattivando le tecniche che non si vuole vengano eseguite.

Oltre a questo è possibile assegnare ad ognuno dei personaggi 4 exeosfere che vanno a sbloccare delle abilità utili al combattimento e che vanno a sbloccare tecniche diverse ai personaggi a dipendenza del tipo. Purtroppo non è possibile togliere un exeosfera da un personaggio senza distruggerla irreparabilmente, un peccato visto che sono rare da trovare.

Al di fuori del combattimento il gioco ci propone i classici dungeon con dei vari puzzle da risolvere spostando casse o grazie all’utilissimo anello dello stregone (altro elemento spesso presente nella serie) che può cambiare modalità nei vari dungeon per poter azionare vari meccanismi o per paralizzare momentaneamente i vari mostri che per fortuna appaiono direttamente sullo schermo invece di apparire tramite i spesso odiati scontri casuali, così da poter dare la possibilità al giocatore di evitarli o scontrarli entrandoci a contatto a dipendenza delle necessità.

Purtroppo il sistema di combattimento è ai suoi inizi della saga ed il 3D risulta spesso mal sfruttato con una telecamera che tenta di oscurare eventuali giocatori secondari.

Ambientazione

L’ambientazione di Tales of Symphonia risulta subito ben curata, offrendo uno stile grafico in cell shading molto bello e dando alle varie location una propria caratterizzazione fornendo ad ogni città le proprie usanze ed i propri stili di edifici, giocando anche un ruolo piuttosto fondamentale per raccontare la storia.

Anche la colonna sonora curata da Motoi Sakuraba ha la propria importanza, fornendo alle varie città tracce caratteristiche ed alle battaglie musiche piuttosto incalzanti.

Nota positiva anche le varie tracce che costituiscono i temi dei personaggi, che variano da una melodia triste per Presea, una malinconica per Lloyd ad una epica per Kratos, fornendo ancora più carattere ai personaggi. Anche le battle theme risultano molto numerose e forniscono molto movimento alle battaglie più epiche.

La OST, in generale, risulta quindi molto ricca e caratteristica, composta da un totale di 111 tracce.

Nota negativa sotto il profilo tecnico va alle animazioni, che danno rallentamenti durante nelle battaglie nei momenti più movimentati e facendo parlare i vari personaggi facendoli fare sempre la stessa serie di gesti e movimenti, come per esempio Genis che muove su e giù il braccio destro o Zelos che si passa la mano sulla pancia, rischiando di farli apparire abbastanza ridicoli alla lunga. Per risolvere almeno in parte il problema è comunque presente una serie anime di Ufotable con delle animazioni mozzafiato, se preferite rinunciare a 80% di trama per vedere delle ottime animazioni sapete dove dirigervi.

Conclusione

Tales of Symphonia è sicuramente uno dei migliori esponenti di jRPG in circolazione oltre a quello che personalmente reputo il migliore capitolo della serie, complice soprattutto il character design e le ambientazioni.

Un acquisto obbligato soprattutto per gli amanti del genere che vogliono allontanarsi momentaneamente da combattimenti a turni e scontri casuali, oltre che un ottimo punto di inizio se si vuole provare la famosa saga di Tales of.