Utente:Funcool88/Sandbox

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E anche gli articoli che scrive.

E basta.


GATTO BELLICO (sempre con molta calma, che credete?)

Niente può fermarlo, neanche il topolino giocattolo.
« Yes, we cat! »
(Campagna pubblicitaria delle nuovi armi belliche USA.)
« Sicuramente i croccantini costano meno delle razioni K... »
(Soldato con lettera di licenziamento in mano su uso dei gatti in guerra.)
« Beh, usare sempre essere umani non conviene. I gatti sono più affabili ad esempio. »
(Obama su uso dei gatti in guerra.)
« E sono anche più puliti dei soldati, danno un'immagine migliore dell'America. »
(Sempre Obama, sempre su uso dei gatti in guerra.)


Il gatto bellico è l'ultima frontiera bellica del nuovo millenno, usato dall'esercito USA per contrastare le forze nemiche. Garantisce vittoria assicurata grazie al sentimento del puccioso che sconvolge gli avversari. In realtà è conosciuto da tempi remoti, ma è stata rispolverata l'idea ultimente per un re-styling.

Evoluzione del gatto bellico nella storia

Spedisci la tua merce al sicuro dove ti pare con la gattorotaia, non te ne pentirai! O forse si, ma saranno cazzi tuoi.

Non tutti sanno che l'uso del gatto in guerra, come già detto, è una pratica che ha le sue radici in tempi antichissimi. Leggenda vuole che i primissimi gatti usati al posto dell'uomo fossero usati all'inferno, attaccati ai coglioni dei peccatori.

Ma cosa ha portato l'uomo ha usare il gatto in situazioni belliche, cosa ha portato in lui la malsana idea di farsi accompagnare dall'amico felino in trincea? Semplice. Il gatto si affeziona facilmente, e la sua debole mente è facilmente plasmabile con una o massimo 2 sedute di psicoterapia.

È inoltre risaputo anche dai sassi che il gatto stando a contatto con gli umani ha imparato da essi alcune attività, mentre l'uomo non ha imparato un cazzo. Ciò dimostra l'indiscutibile superiorità dell'amico peloso. Il coraggio da leone, la vista da lince, il silenzio di un ninja e il pelo di un gatto ne fanno una micidiale macchina di guerra, sia in mezzo a un prato che con in mano un Ak-47.

La natura bonaria, la simpatica sbadataggine, la curiosa coda sinuosa e la perdita di pelo ne fanno un soggetto altamente sacrificabile sui campi di battaglia. Ma prima dei campi di battaglia, i gatti hanno avuto il loro bel da fare come gavetta nel servizio pubblico di trasporto merci. Erano infatti usati per trasportare piccoli carichi di svariata entità in giro per i paesi tramite piccole rotaie su misura. Il principio era facile, davanti al gatto si faceva una pista di croccantini per forzare la strada. In caso di deragliamento una piccola scossa convinceva il nostro caro felino dal desistere di ribellarsi.

Non era il massimo della velocità o dell'affidabilità, ma era già un passo avanti per la schiavizzazione di un'ulteriore razza da parte dell'uomo.


Il gatto bellico negli Antichi Egizi

Ganutto e Gasiride combattono per il bene dell'Egitto Antico.

Ebbene sì, è qui che inizia il calvario di guerriglie e bellicosità dei nostri amici a 4 zampe + coda. Il gatto a questi tempi era quasi una diviità, era idolatrato, anche più di Silvio Berlusconi ai giorni nostri. Venivano trattadi come un dio in terra, petali di rose sul loro cammino, croccantini al caviale nelle ciotole, crystal da bere.

Gli adoratori più integralisti dei felini erano detti "Gomitolini morbidoshi di lana pucchoserrima :3". Fondamentalmente gay, passavano e giornate a parlare in falsetto con i loro amici gatteschi, giocando con gomitoli di lana che ovviamente i gatti ignoravano.

Ma nell'oscurità delle vie cittadine blasfemi miscredenti tramavano contro le adorabili palle di pelo, progettando terribili piani di distruzione di questa nobile razza. Perfidi fino all'osso, al mattino si nutrivano di pane e cattiveria, sputavano nell'acqua santa e pisciavano dai cavalcavia. Per questo erano detti "Br00tal gore grind cats slayers".

Con l'andare del tempo le due fazioni si estremizzarono sempre di più, arrivando a creare rispettivamente due dei felini, uno carino e puccioso, Gasiride, e uno randagio e puzzolente, Ganutto.

Si combatterono guerre per difendere gli ideali di uno o dell'altro dio, finchè un giorno le preghiere assillanti dei fedeli non fecero altro che richiamare sulla terra in forma fisica i rispettivi dei, dando così inizio allo scontro finale.

Viste le sette vite dei gatti, lo scontro epico per il controllo del regno terreno. La battaglia fu cruenta e sanguinosa: da una parte fusa, strusciamenti e lancio di gomitoli di lana. Dall'altra scoregge, miagolii da gatto in calore e spruzzate di piscio in faccia. Le conseguenza furono disastrose per il florido e rigoglioso Egitto di quei tempi. Rimase nient'altro che l'Egitto che tutti conosciamo oggi, una distesa infinita di sabbia, morte e calura.


Il gatto bellico al tempo dei Pirati

ARRR! Dov'è il mio liquore?.
Osserviamo come l'intrepido gatto si appresta a centrare perfettamente l'oceano.

I tempi dei pirati erano tempi duri, per gli umani e anche per i gatti. Carestie, fame e povertà spingeva la gente a imbarcarsi per cercare la fortuna, o al massimo derubare il prossimo. La vita del pirata era sempre piena di contrasti, le regole che la ciurma doveva rispettare erano poche ma molto dure. Tra queste:

  • Ognuno ha il diritto di voto e miagolio, a provviste fresche, alla razione di liquore e a una tavola per farsi le unghie
  • Nessuno deve giocare a carte o a dadi per denaro o croccantini
  • I lumini delle candele devono essere spenti alle otto, non si miagola di notte
  • Tenere sempre le proprie armi pronte, pulite e affilate
  • Ognuno deve lavare la propria biancheria e leccarsi da solo
  • Donne e gattemorte non possono salire a bordo
  • Chi diserta in battaglia viene punito con la morte o con l'abbandono in mare aperto

I pirati veri prendevano decisioni in maniera collettiva, non c'era un leader assoluto. Il capitano veniva eletto all'unanimità dei voti e dei miagolii, dall'ultimo mozzo al gatto adetto alla caccia dei topi nella stiva. La paga era bassa, e il bottino si spartiva in parti uguali. I gatti si accontentavano delle teste delle sardine.

Grandi battaglie avvenivano in mare aperto, sfidando i venti e affrotando temibilli ciurme con a bordo cani affamati. Spesso i gatti erano usati come distrazione, sparati al posto delle palle di cannone, ma non solo. Il gatto sparato col cannone atterrava esattamente sugli occhi dei nemici, o se andava meglio si aggrappava ai coglioni.


Gatti temerai che nella loro vita avevano provato di tutto, dal bere latte e rum al mangiare topi nella stiva, col tempo riuscirono a creare le loro ciurme di soli gatti, ed erano destinati ad entrare nella leggenda.

Celebri sono i millantati tesori dei pirati, abbandonati da decenni nell'aperto degli oceani. I tesori dei pirati comprendevano collane, anelli e altri gioielli, ma il tesoro preferito dai pirati erano le lettiere, le palline di gomma e i topolini a molla che giravano in tondo.

Le mirabolanti avventure dei pirati e dei loro compagni felini sono ora narrate in diari leggendari custoditi gelosamente da forzieri nelle viscere del mare. E lì è dove rimarranno placidamente per molto e molto altro tempo.


Il gatto bellico nelle trincee, la Seconda guerra mondiale

Anni '40. Seconda guerra mondiale. Morte, distruzione, croccantini di bassa qualità, pelo arruffato. Tutto questo a causa di un maniaco con manie di potere.

Le trincee sono inferni di piombo e sangue, lì si perdono amici, compagni, palline di gomma. Le condizioni sono durissime, c'è chi diserta per le razioni K scadute, chi diserta per i gomitoli di lana che fanno i pallini. Anche questa volta, l'uomo da solo non può farcela, ha bisogno di compagni svegli e leali in battaglia. Compagni che tra una granata rilanciata e una leccata di pelo sanno come cavarsela in questo inferno.

Mai i gatti sono stati più utili per l'uomo, neanche se dovesse esserci un' invasione di topi in Svizzera. C'erano gli addetti ai trasporti leggeri, che tramite un sistema antichissimo di rotaie viaggiavano instancabili consegnando di tutto nelle trincee. Trovavano utilizzo anche gatti per leccare e quindi lucidare le granate, per non confonderle con dei sassi coperti di muschio. In prima linea invece erano usati gatti addestrati all'uso di bazooka, mitra e pisciate in faccia.

Racconti da osteria e varie leggende vogliono che sia esistita un'arma dall'entità devastante. Un'arma che a solo nominarla provocava infarti a destra e a manca. Si parla infatti di un gatto leggendario.. che ha vissuto negli atolli Hawaiani per anni, assorbendo quantità di radiazioni non indifferenti. Sul campo di battaglia si dice che fosse una furia, le radiazioni gli procurarono la capacità di sputare fiamme, e dunque era usato in casi estremi per sbaragliare le difese nemiche in un sol colpo.

Il temibile nome di questo eroico gatto era...



  • Giorni nostri AKA Guerra in iraq?


Sooo Maniaco!


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Ti tengo d'occhio.