Utente:Flaming Ace/Sandbox/6: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Riga 6: Riga 6:
{{Cit2|Preparaci la colazione, brutto invertebrato ciuccia-zucchine!|Meg ordina gentilmente da mangiare a Kyohei}}
{{Cit2|Preparaci la colazione, brutto invertebrato ciuccia-zucchine!|Meg ordina gentilmente da mangiare a Kyohei}}


'''Bakuretsu Tenshi''' (in [[Italia]] '''Ti decidi ad esplodere, dannato angelo?''') è un [[anime]] e un manga a metà strada fra [[Robocop]] e [[Un posto al sole]].
'''Bakuretsu Tenshi''' (in [[America]] '''Burst, {{s|you fucking}} Angel!''') è un [[anime]] e un manga a metà strada fra [[Robocop]] e [[Un posto al sole]].

== Trama ==

== Personaggi ==

=== Amy ===

=== Sei ===

=== Jo ===

=== Meg ===

=== Kyohei ===


= NonLibri:La passera solitaria =
= NonLibri:La passera solitaria =

Versione delle 00:17, 21 giu 2011

Bakuretsu Tenshi

Template:Anime/Yuri

« Ma trovati uno stile tuo! »
(Dante su Jo)
« Preparaci la colazione, brutto invertebrato ciuccia-zucchine! »
(Meg ordina gentilmente da mangiare a Kyohei)

Bakuretsu Tenshi (in America Burst,

Angel!) è un anime e un manga a metà strada fra Robocop e Un posto al sole.

Trama

Personaggi

Amy

Sei

Jo

Meg

Kyohei

NonLibri:La passera solitaria

Giacomo Leopardi in libreria, mentre si appresta ad autografare alcune copie de La Passera Solitaria™.

La passera solitaria è un comoponimento di Giacomo Leopardi, il cui titolo rivela gli impulsi sessuali repressi del poeta.

Origini

Testo

D'in tra le gambe d'una bella donna,
passera solitaria, al letto vai finché non more il porno;
ed erra l'ingrifìo per questa stanza.
vaìna dintorno
brilla sotto gli slip, e per la casa esulta,
si' ch'a mirarla irrigidisce il membro.

Testo del passero solitario, così non devo cercarlo ogni volta che aggiungo qualcosa all'articolo

D'in su la vetta della torre antica,
passero solitario, alla campagna
cantando vai finche' non more il giorno;
ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
brilla nell'aria, e per li campi esulta,
si' ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
gli altri augelli contenti, a gara insieme
per lo libero ciel fan mille giri,
pur festeggiando il loro tempo migliore:
tu pensoso in disparte il tutto miri;
non compagni, non voli,
non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;
canti, e cosi' trapassi
dell'anno e di tua vita il piu' fiore.
Oime' quanto somiglia
al tuo costume il mio! Sollazzo e riso,
della novella eta' dolce famiglia,
e te german di giovinezza, amore,
sospiro acerbo de' provetti giorni,
non curo, io non so come; anzi da loro
quasi fuggo lontano;
quasi romito, e strano
al mio loco natio,
passo del viver mio la primavera.
Questo giorno ch'omai cede alla sera,
festeggiar si costuma al nostro borgo.
Odi per lo sereno un suon di squilla,
odi spesso un tonar di ferree canne,
che rimbomba lontan di villa in villa.
Tutta vestita a festa
la gioventu' del loco
lascia la case e per le vie si spande;
e mira ed e' mirata, e in cor s'allegra.
Io solitario in questa
rimota parte della campagna uscendo,
ogni diletto e gioco
indugio in altro tempo: e intanto il guardo
steso nell'aria aprica
mi fere il Sol che tra lontani monti,
dopo il giorno sereno,
cadendo si dilegua, e par che dica
che la beata' gioventu' vien meno.
Tu, solingo augellin, venuto a sera
del viver che daranno a te le stelle,
certo del tuo costume
non ti dorrai;che di natura e' frutto
ogni vostra vaghezza.
A me, se vecchiezza
la detestata soglia
evitar non impetro,
quando muti questi occhi all'altrui core,
e lor fia voto il mondo, e il di' futuro
del di' presente piu' noioso e tetro,
che parra' di tal voglia?
che di questi anni miei ? che di me stesso?
Ahi pentirommi, e spesso,
ma sconsolato, volgerommi indietro.