Utente:Fethry Duck/sandbox

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La scala Mercalli è una scala utile a rilevare le caratteristiche principali dei terremoti. In genere, la scala Mercalli si rende utile soltanto dopo che il terremoto è passato, poiché la scala Mercalli non prevede l'arrivo di terremoti, ma è utile a contate quanti danni ha fatto e quanti avrebbe potuto farne. Comunque è un passatempo divertente per aspettare la propria morte ridendo e scherzando, tirando ad indovinare l'intensità del terremoto.

Differenze fra Mercalli e Richter

Intanto bisogna fare chiarezza: la scala Mercalli non è molto differente dalla scala Richter, se non per il nome. La vera differenza comunque sta nel fatto che, mentre la scala Richter misura tutte le grandezze fisiche e le peculiarità fisiche del sisma (ovvero, misura quanto è forte una scossa, anche se non è necessario ricorrere ad una scala per sentire un terremoto), la scala Mercalli si orienta sull'analisi di quelli che sono stati gli effetti disastrosi di un terremoto, effetti e danni che abbiamo tutti davanti, ma se non possono essere quantificabili per legge in base ad una scala, allora niente di tutto ciò è mai successo veramente. In sostanza: la scala Richter misura quanto è grande il crepaccio nel terreno del giardino di zia Marianna, la scala Mercalli misura quante auto e quante persone ci sono finite dentro.

Altra differenza sostanziale, nella complessiva inutilità di queste due scale, riguarda i valori di misura: se la scala Richter utilizza una scala di valori da 0,0 fino a 10,0 con tanto di soggettività annessa, la scala Mercalli utilizza i numeri romani per dare quel tono di catastrofismo ai terremoti.

Ancora non è chiaro se sussistono altre differenze tra queste due scale, sta di fatto che né l'una né l'altra, sono lontanamente utili per prevenire catastrofi. Specie la scala Richter: misurare la grandezza fisica di un terremoto mentre ci stai cadendo dentro, è piuttosto inutile in chiave di sopravvivenza.

Storia

Chiamandosi scala Mercalli, il suo inventore è ovviamente tale Giuseppe Mercalli, famoso vulcanologo, sismologo e geologo di quartiere part-time. Stanco dell'ennesimo sisma che non gli consentiva di prendere sonno la notte, di interrompere sul più bello vari amplessi sessuali, di comprare tutte le volte nuovi set di porcellane, decise che era giunto il momento di studiare il fenomeno al fine di prevenirne la conseguenze. I suoi studi cominciarono in men che non si dica: anni e anni di sperimentazioni, di studi e di ricerche, portarono ad una conclusione logica il famoso geologo:

« Ok, adesso non ci capisco più niente. Meglio fare come tutti i grandi luminari: ripartiamo dalle scoperte di qualcun altro! »

I suoi studi raggiunsero un punto di svolta, quando il grande vulcanologo capì che, se avesse voluto risolvere il problema dell'analisi delle scosse sismiche, avrebbe dovuto fare il parassita sulle ricerche altrui. Con un colpo di copia-incolla di un'altra scala per le misurazioni delle scosse sismiche, cambiando un paio di parametri a destra, a manca e a casaccio, e modificandone il nome, il ben conosciuto sismologo creò una scala di misurazioni che avrebbe rivoluzionato il mondo scientifico.

La sua invenzione fu promossa soltanto più tardi, poiché Mercalli, nel tentativo di dimostrare l'utilità della sua creazione, morì durante un sisma: fu colto dall'indecisione nel valutarlo, e mentre rifletteva un pezzo di cornicione lo prese in pieno in testa, stordendolo e facendolo precipitare in un crepaccio.

Correlazioni con le quantità fisiche

La scala Mercalli, a dispetto di quanto si possa pensare, non misura in alcun modo le grandezze fisiche, ed è utilizzabile anche in assenza di strumentazioni fisiche. Esempio:

Supponiamo che si capiti nel bel mezzo di un terremoto, e non sappiamo come valutare la situazione mentre pezzi di grattacieli vengono giù come Dio li manda. E supponiamo che non abbiate gli strumenti per misurare fisicamente la gravità della situazione. Allora, si ricorre al seguente ragionamento:

  • Il terremoto distrugge i palazzi.
  • I palazzi che crollano uccidono le persone.
  • Il palazzo che crolla è una prova indiziaria di terremoto ma è bene stare in campana.

Et voilà, viene così applicata la scala Mercalli.

Valori tragici della scala Mercalli

Dunque, adesso ci si inventano dei gradi di pericolosità in base all'umore e alle paranoie, da uno a quanto volete. Esempio:

Grado Scossa Descrizione
I Bah ZZZ... Ronf... ZZZ...
II Molto leggera Niente di che, bisogna essere paranoici per avvertirla.
III Leggera Può darsi che i lampadari comincino a muoversi leggermente. A meno che non abbiate mangiato pesante, probabilmente è una piccolissima scossa.
IV Moderata Oltre ai lampadari cominciano a tremare le finestre. O siete ancora storditi dal pranzo.
V Piuttosto forte Chi dorme si sveglia. Perché gli è caduto il lampadario in testa.
VI Forte Le finestre schiantano, e la parete di casa vostra e di quella del vicino si aprono scoprendo così il tradimento di vostra moglie col vicino.
VII Molto forte Cominciano a cadere i camini, e anche i santi per via di vostra moglie.
VIII Rovinosa Gli edifici non hanno retto. Il vostro vicino e vostra moglie sono sprofondati con esso, per la vostra gioia.
IX Distruttiva Crollo drammatico di interi quartieri. Molte vittime, nessuno di questi vi stava simpatico.
X Completamente distruttiva Idem come sopra, solo con qualche crepaccio aperto in più.
XI Catastrofica Oltre al crollo degli edifici e alla devastazione della città, arriva un tsunami. Giusto per completare il quadretto.
XII Apocalittica SI SALVI CHI PUÒ!

N. B.: vostra moglie e il vostro vicino potrebbero essere sopravvissuti. Si consiglia di armarsi di spranga e coltellaccio, per confermare le uccisioni.

Terremoti rilevati e valutati, non dalla scala Mercalli ma comunque valutati

Alcuni dei terremoti più famosi del 21° secolo, esempi di capolavori moderni di efficienza planetaria nel liberarsi degli esseri umani:

  • Terremoto di Haiti (2010): in realtà, un terremoto piuttosto lieve. Il crollo degli edifici e del sottosuolo fu causato dal panico delle persone che correvano tutte in un'unica direzione, e dall'abusivismo edilizio.
  • Terremoto dell'Aquila (2009): altro terremoto di lieve intensità. I trecento morti furono capri espiatori per giustificare il vittimismo generale, e furono tutti quelli che votarono contro questa congiura.
  • Terremoto di Christchurch (2011): tra i cento e i duecento morti. La cifra non è stimabile esattamente, perché chi risulta morto o disperso sceglie di non rinnovare il contratto con un determinato produttore. Barbara D'Urso lamenta intanto la mancanza di vittime.
  • Terremoto di Sendai (2011): beh, questo fu un maremoto in realtà. I morti non contano in questo caso.
  • Terremoto in Emilia (2012): terremoto che secondo alcuni, fu un complotto fascista per colpire una regione notoriamente rossa. Come se i fascisti avessero l'intelligenza necessaria per creare un terremoto dal nulla!
  • Terremoto della Costa Rica (2012): due morti. In un incidente stradale la settimana prima. A Napoli.