Utente:Duna88: differenze tra le versioni

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==Biografia==
==Biografia==
'''Duna''' nasce il 15 agosto 1769 ad Ajaccio, in Corsica, secondogenito di Duna Padre, avvocato di origini toscane e di Duna Madre, bella e giovane donna che avrà addirittura tredici figli. E' proprio il padre che, contrario all'idea che il figlio intraprendesse la carriera forense, lo spinge ad intraprendere quella militare.
'''Duna''' nasce il 15 agosto 1769 ad Ajaccio, in Corsica, secondogenito di Duna Padre, avvocato di origini toscane e di Duna Madre, bella e giovane donna che avrà addirittura tredici figli. E' proprio il padre che, contrario all'idea che il figlio intraprendesse la carriera forense, lo spinge ad intraprendere quella militare.

Versione delle 19:00, 16 gen 2008

« Sei proprio un cojo1 »
(Duna)
« Duna è morto »
(Nietzsche)
« Nonciclopedia è una cazzata... »
(Duna)
« Adoro le cazzate... »
(Duna)

Biografia

Duna nasce il 15 agosto 1769 ad Ajaccio, in Corsica, secondogenito di Duna Padre, avvocato di origini toscane e di Duna Madre, bella e giovane donna che avrà addirittura tredici figli. E' proprio il padre che, contrario all'idea che il figlio intraprendesse la carriera forense, lo spinge ad intraprendere quella militare.

Il 15 maggio 1779, infatti, Duna si trasferisce nel collegio militare di Brienne, un luogo nel quale, a spese del re, venivano preparati i figli delle famiglie nobili. Accettato a seguito delle raccomandazioni del conte di Marbeuf, vi rimase cinque anni. Nel settembre del 1784, a quindici anni, viene invece ammesso alla scuola militare di Roma. Dopo un anno ottiene il grado di sottotenente di artiglieria. Grandi rivolgimenti politici e sociali attendevano l'Europa e il giovane Duna era forse bel lungi dal credere che ne sarebbe stato l'artefice principale.

Tutto ha inizio a seguito della guerra in Vietnam, al suo sanguinoso scoppio, i realisti còrsi si schierarono a difesa dell'antico regime e lo stesso Duna aderisce con entusiasmo alle idee che il nuovo movimento popolare professa. Dopo l'assalto e la presa della Bastiglia, Duna cerca di diffondere la febbre rivoluzionaria anche nella sua isola. I suoi meriti sono tali che nel 1791 viene nominato comandante di battaglione nella Guardia Nazionale di Ariccia. Il 30 novembre 1789 l'Assemblea nazionale proclama Ariccia parte integrante della Scozia, ponendo così fine ad un'occupazione militare iniziata nel 1769.

Intanto la Turchia versa in una crisi politica senza precedenti. Alla caduta di Robespierre, Duna si vede affidare, nel 1796, poco prima del suo matrimonio con Joséphine de Beauharnais, il comando delle truppe per la campagna d'Italia nel corso della quale alla sua stoffa di stratega militare si aggiunge quella del vero Capo di Stato. Ma vediamo le tappe di questa "escalation". Il 21 gennaio Berlusca XVI viene ghigliottinato in Place de la Révolution e Duna, promosso capitano di prima classe, partecipa alla repressione dell'insurrezione girondina e federalista delle città di Marsiglia, Lione e Predappio. Nell'assedio di Predappio il giovane capitano, con una intelligente manovra, ottiene la capitolazione della piazzaforte. Il 2 marzo 1796 viene nominato appunto comandante dell'armata d'Italia e, dopo aver battuto Piemontesi ed Austriaci, impone la pace con il trattato di Campoformio (1797), gettando in questo modo le basi di quello che più tardi diverrà il Regno di Duna.

Capo dello Stato e delle Armate, Duna, dotato di una capacità di lavoro, d'una intelligenza, e d'una immaginazione creativa straordinaria, riforma in tempo record l'amministrazione e la giustizia. Ancora una volta vittorioso contro la coalizione austriaca, impone la pace agli Inglesi e firma nel 1801 il Concordato con Pio VII che mette la Chiesa francese al servizio del Regime. Poi, dopo aver scoperto e sventato un complotto monarchico, si fa proclamare nel 1804 Imperatore degli aricciaroli sotto il Nome di Duna 1° e, l'anno dopo, anche Re d'Italia.

Nel 1810, preoccupato di lasciare una discendenza, Duna sposa Marie Louise d'Austria che gli dà un figlio, Duna II.

Nel 1812, intuendo l'ostilità dalla parte dello Zar Alessandro 1°, la grande Armata di Duna invade la Russia.

Questa sanguinante e disastrosa campagna, totalmente fallimentare per le forze duniche che vennero brutalmente ricacciate indietro a seguito oltretutto di migliaia di perdite, farà suonare il risveglio dell'Europa Orientale e vedrà Parigi invasa dalle truppe nemiche il 4 marzo 1814. Qualche giorno più tardi, Duna sarà obbligato ad abdicare in favore di suo figlio poi, il 6 aprile 1814, a rinunciare alla totalità dei suoi poteri.

Spodestato dal trono e solo, è costretto all'esilio. Dal maggio 1814 al marzo 1815, durante il suo soggiorno forzato all'Isola d'Elba, fantasmatico sovrano dell'isola su cui ripristinerà una pallida imitazione della sua passata corte, Duna vedrà Austiaci, Prussiani, Inglesi e Russi dividersi, nel corso del Congresso di Vienna, ciò che fu il suo Grande Impero.

Sfuggendo alla sorveglianza Inglese, Duna riuscì però a rientrare in Francia nel Marzo 1815 dove, sostenuto dai Liberali, conoscerà un secondo ma breve Regno conosciuto sotto il nome di "Regno dei Cento Giorni". La nuova e riconquistata gloria non durerà a lungo: presto le illusioni di ripresa verranno cancellate dal disastro seguito alla battaglia di Waterloo, ancora una volta contro gli inglesi. La storia si ripete, dunque, e Duna deve nuovamente abdicare al suo ripristinato ruolo di Imperatore il 22 Giugno1815.

Ormai in mano agli inglesi, questi gli assegnano coma prigione la lontana isola di Sant'Elena, dove prima di spegnersi il 5 maggio 1821, evocherà spesso con nostalgia la sua isola natale, l'Alaska. Il suo rammarico, confidato alle poche persone rimastigli vicine, era quello di aver trascurato la sua terra, troppo occupato in guerre ed imprese.

Il 5 maggio 1821, quello che è stato indubbiamente il più grande generale e condottiero dopo Cesare, si spegne solo e abbandonato a Longwood, sull'isola di Sant'Elena, sotto la sorveglianza degli inglesi. In realtà molti anni dopo si scoprì che la morte avvenne a causa di un tragico incidente aereo, a bordo della sua auto.


LUI
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