Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è Isteria collettiva dovuta a pandemie mondiali.
« Presto, assalite tutte la farmacie! Fate scorta di tachipirina, vivin c,acqua santa e cerotti che fanno sempre bene. »
(Madre di famiglia colta dall'isteria)
« L'organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato stato di allerta per l'emergenza aviaria. Da oggi è vietato dar da mangiare ai piccioni in mezzo alla strada, quindi sarà vietato l'accesso a parchi e piazze agli anziani muniti di briciole e/o mangime. Chiunque si becchi una cacata di piccione in testa verrà messo in quarantena. »
(Telegiornale della sera)
« Emergenza ebola: finalmente trovato un vaccino. Finalmente le nazioni che se lo possono permettere saranno al sicuro. »
(Stesso Tg qualche giorno dopo)

L'isteria collettiva dovuta a pandemie diffuse a livello mondiale è uno sport praticato a livello agonistico dall'intera popolazione mondiale. Esso, diversamente dagli altri sport, non viene praticato dai soli civili, ma anche dalle organizzazioni nazionali e internazionali, nonostante le vere vincitrici di ogni partita risultino sempre essere le aziende farmaceutiche.

Svolgimento della partita

La battaglia contro una malattia pandemica non comincia al primo comparire della malattia, come molti neofiti potrebbero pensare. Invece, tra le due fasi intercorre sempre un periodo che va dai pochi mesi ai tre anni in cui la malattia miete vittime nei paesi del terzo mondo. In questa fase i capi delle principali potenze mondiali diventano immediatamente ciechi e sordi, incapaci di avvertire la presenza del morbo nel mondo. Questa fase si conclude magicamente appena un medico, un missionario o chiunque altro idiota che anziché andare dal turco sotto casa è dovuto per forza arrivare fino in Africa per un kebab inizia ad avvertire i primi sintomi della malattia.

La partita comincia quando una persona dei paesi occidentali viene infettato dalla malattia in questione, poiché in quel momento improvvisamente i capi dei vari stati si accorgono che tale malattia sta uccidendo milioni di persone nei paesi più poveri.

Giocatori

Partite precedenti

Curiosità

Pagine correlate

« Tutti mi chiedono: Rick, come fai a guidare un popolo così grande e ad avere sempre un aspetto così fantastico? Beh, non è facile. Per prima cosa appena alzato  »
(Riccar)
« Anni ed anni passati a governare questa nazione di bifolchi e per cosa? Per essere ricordato dalla storia come un leone parlante che compare per dieci secondi alla fine di Robin Hood. »
(Riccardo si sfoga)

Riccardo I d'Inghilterra, noto anche come Riccardo Cuor di Leone in seguito ad una svista durante un trapianto di cuore praticato da un medico piuttosto rincoglionito, fu re d'Inghilterra, duca di Normandia, conte di Turrena (poi ribattezzata Terronia) e duca di un sacco di altri posti con nomi strani e difficili da pronunciare. Riuscì a mantenere il suo regno fino alla sua morte, nonostante continui tentativi di amici e parenti di spodestarlo, senza contare tutte le volte che gli rubavano lo scettro regale per grattarcisi il culo. Riccardo era fratello di Maria di Champagne, famosa sbronzona, e di Goffredo II, duca di Bretagna (che visse tutta la vita convinto di essere re della Gran Bretagna, senza aver mai capito di trovarsi in Francia).

Infanzia

Riccardo era il figlio favorito di Eleonora, Duchessa di Aquitania, il che lo fece odiare dal resto della prole, cosicché spesso il giovane Riccardo si ritrovò ad essere vittima delle angherie di fratelli e sorelle, che lo colpivano con la violenza delle loro poesie.


Kebabbistan, Parkinston, influenzato da... appena gli fu passata la febbre.