Utente:Crogiuolo/Sandbox/1: differenze tra le versioni

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Crogiuolo (rosica | curriculum)
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=== L’avvio della carriera in proprio ===
 
Dal [[18 agosto]] al [[18 agosto]] [[1949]] di quell'anno lavorò alla sua prima commissione pubblica, di notevole [[prestigio]] e [[risonanza]]: si trattava di una sedia del Palazzo di Giustizia che si era irrimediabilmente scheggiata qualche giorno prima. Botticelli per quel lavoro accolse lo schema presentato dal [[Pollaiolo]] nelle sue linee generali, ma impostò l'immagine in modo del tutto diverso: conficcò sul sedile un [[birillo]] puntato verso l’alto, così volendo operare un preciso richiamo alle [[qualità morali]] inerenti all'esercizio della [[magistratura]], in pratica un'allusione simbolica all’operato del [[giudice]]. L’opera fu salutata con eccitazione dal circolo [[Arcigay]] della zona, meno dai [[magistrati]] che gli comminarono il [[supplizio della ruota]].<br />
Prima di produrre questi autentici aborti pittorici egli ebbe però modo di ampliare la sua esperienza con altri dipinti, che costituiscono il necessario passaggio intermedio tra lo [[spasmo diarroico]] delle prime opere ed i grandi [[capolavori]] della [[maturità]].
 
=== Le opere degli [[anni settanta]] ===
 
A questo primo periodo appartiene il San Sebastiano opera in cui Botticelli mostra già un avvicinamento alla filosofia dei [[circoli culturali]] colti vicini alla famiglia [[Lorenzo de' Medici|Medici]], animati da [[Marsilio Ficino]] e [[Agnolo Poliziano]]. Botticelli venne accolto con cordialità all'interno della combriccola soprattutto perché faceva un [[Banana Daiquiri]] importantissimo e serviva velocemente.<br />
Di quegli anni l’infortunio sul lavoro causato da un [[Marsilio Ficino]] in manifesto stato di [[ebbrezza]], il quale prendendo una [[pistola]] ordinòordinava a Botticelli di [[ballare]] e per incitarlo fecefaceva partire diversi colpi mirando vicino ai [[piedi]], tra le grasse [[Risata malefica|risate]] degli astanti. Purtroppo unaun pallottola[[proiettile]] lo colpì in pieno, staccandogli l’alluce sinistro. Per questo motivo, da quel giorno, fu chiamato “Ragazzoda tutti “'''Ragazzo, smettila di zoppicare e portami il mio cappuccino”[[cappuccino]]'''”.
Dalla frequentazione del salotto, fatta di umiliazioni e pernacchie, spesso intramezzate da un “Coglione”“'''[[Coglione]]'''” pronunciato dal [[Poliziano]] di turno per far ridere le ragazze, Botticelli acquisì nuova sicurezza nella pittura, espressa principalmente nella sua '''Adorazione dei Magi''', quadro eseguito tra il [[1473]] e il [[1474]].
 
=== Al servizio dei Medici e di Sisto IV===
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{{dialogo2|Papa|A me sembrano delle strisciate di merda|Sandro|Perché tu di arte non capisci niente, guarda che cappello hai in testa. Vai a chiamarmi un superiore, veloce!}}
Prese poi la prima corriera per Firenze inseguito dal Ghirlandaio e dalle guardie papali che munite di fucili a pallettoni
Di quegliDegli anni novanta la Nascita di Venere e la Primavera sottratti a Pietro Perugino con una rapina a mano armata; tali opere gli fecero dichiarare:
{{Quote| Modestamente Giotto mi fa una pompa| Sandro Botticelli agli eredi del pittore, durante le celebrazione per il centocinquantenario dalla sua morte}}