Utente:Cla94/Sandbox/5

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Psicologia della trama

In verità, il motivo per cui nessuno [1] ha capito il significato di questo film, è il fatto che esso è così intrinseco di significati nascostissimi [2] e profondissimi [3] che non avresti potuto nemmeno immaginare, senza un’analisi attenta e accurata fotogramma per fotogramma. Infatti, mettendo da parte i 666 mila messaggi subliminali trovati dai ricercatori Disney, il team di fisici teorici mandato dalla NASA per il decriptaggio del lungometraggio, ha potuto evidenziare ed estrapolare 2 concetti fondamentali in esso racchiusi:

L'insano desiderio di fuga del protagonista

Non prendiamoci in giro, la vita che questi isolati trascorrono all’interno del super-mega bunker, è fottutamente epica! Esaminiamo una giornata tipo:

  • È mattina, vieni svegliato dolcemente dalla voce registrata di una pornostar di alto borgo, la quale ti dice il tuo nome, che ore sono, cosa hai sognato, gli indici migliori di Wall Street e che tra 3, 2, 1 secondi sentirai il bisogno di andare al cesso.
  • Capatina in bagno perché, sì, il computer aveva ragione. E non solo: mentre fai i tuoi bisogni, il cesso ti parla, conversa amorevolmente con te e si preoccupa perche hai carenza di alcune proteine.
  • Giri per la tua camera di design d’autore (molto minimal) mentre ti avvicini ai cassetti (che si aprono automaticamente con la forza del pensiero[4]) mostrandoti centinaia di migliaia di maglie bianche, scarpe bianche, pantaloni bianchi, mutande bianche, calze bianche tutto rigorosamente appena lavato a 650° C e ripiegato ordinatamente.

Ora analizziamo le domande che si pone il personaggio:

  1. Perché egli dovrebbe domandarsi chi le ripiega nel suo cassetto? Per caso LUI preferirebbe farlo al suo posto?[5]
  2. Perché non può avere vestiti di altri colori e tipologie? Per caso non si è accorto che in questo modo, il dilemma biblico che la gente si pone quando è indecisa sul “cosa indossare” è completamente risolto? Ore e ore di crisi di nervi risparmiate grazie alla semplice impossibilità di scegliere[6].
  • A questo punto, esci in un salone sconfinato per incontrare tutti i tuoi amici e fare colazione.
  • Lavori per un quarto d’ora in un laboratorio stile “Piccolo Chimico”
  • Se non sei nuovo, non devi nemmeno andare più a leggere ad alta voce la storia dello zio Tom[7]
  • dopo un ottimo pranzo, ti ritrovi a dover scegliere se fare una sguazzata in piscina, giocare a qualsiasi gioco possibile immaginabile, farti una lampada e dei massaggi, sedimentarti su un divanetto, insomma: a chi non verrebbe voglia di andarsene segretamente per entrare in un luogo sporco, gocciolante e pieno di cavi scoperti a chiacchierare con un depravato?
  • La sera, puoi partecipare a incontri pseudo reali di combattimenti contro una gnocca, scolarti strane brodaglie con nomi scientifici<tipo scivolizia.> che ti daranno lo stesso benessere dell’alcool e divertirti in altri modi molto chic con la gente che ti circonda fino all’ora del coprifuoco.

L’Isola

Il concetto psicologico dell’Isola non è nient’altro che un superenalotto rappresentante simbolicamente ciò che ognuno di noi desidera e anela di più al mondo ma che ovviamente non avrà mai. Da questa rappresentazione cinematografica del senso della vita, è stato possibile estrarre 2 leggi fondamentali:

  1. Ciò che si desidera di più al mondo, non si otterrà mai. O ci sarà lo 0,000004% di probabilità che accada.
  2. Nella remota possibilità di ottenere ciò che si desiderava, era meglio non averlo desiderato affatto.

Infatti, come Lyncoln ci può dimostrare, una volta ottenuta la tanto amata libertà ed essere arrivato nel mondo vero, capisce che la realtà è uno schifo e che è il clone di qualcun'altro.

Le perle di McCord

« Lo so che questa esperienza umana è una cosa tutta nuova per voi, ma esiste una verità universale ed è: Non dare mai la tua carta di credito ad una donna. »
(McCord si rivolge ai due cloni impartendogli i fondamenti della società moderna.)
« Perchè il Dott. Merrick si comporta come se avesse uno schedario ficcato su per il culo? »
(Pensiero di chiunque sul proprio capo)


  1. ^ neanche tu ammettilo!
  2. ^ ma proprio ben nascosti
  3. ^ giù giù giù GIÙ GIÙ!
  4. ^ hai sempre sognato di poterlo fare.
  5. ^ ma certo, chi non ama lavare, stirare, piegare e sistemare i propri indumenti?
  6. ^ Mi chiedo, sei forse ritardato figliolo?
  7. ^ Si, è in questo che consiste la scuola lì; dimostrazione di quanto siano realmente distruttive le conseguenze della riforma Gelmini.